close
4 RuoteF2 & F3Su pista

F2: Vips fa doppietta a Baku. Zhou naufraga ma resta leader del campionato





Juri Vips si ripete. Il pilota estone della Hitech, dopo la bella vittoria di ieri in Gara 2, riesce a ripetersi nella Feature Race di F2 odierna, dominando e presentandosi come contendente per il titolo. Secondo è Piastri, che nonostante una penalità di cinque secondi riesce a chiudere davanti a Shwartzman, terzo. Fuori dai punti, solo tredicesimo, Guanyu Zhou, che resta però leader del campionato con tre punti su Piastri.

La partenza è rimandata di un giro, perché sia Aitken che Nannini restano fermi in griglia di partenza, provocando un secondo giro di formazione. L’anglocoreano riuscirà a ripartire, mentre l’italiano sarà costretto ad alzare bandiera bianca. Al vero via il poleman Lawson si fa fregare sia da Vips che da Lawson, arretrando in terza piazza e stringendo in maniera pericolosa la ART di Pourchaire. Dietro intanto Ticktum, Armstrong e Pourchaire arrivano in tre in curva 4: l’inglese tampona il francese che, a catena, prende il neozelandese all’esterno, con gli ultimi due costretti al ritiro. Entra in scena la Safety Car, con Ticktum che rientra ai box per riparare i danni, senza però poter “sbloccare” il pit stop obbligatorio, visto che questo può avvenire solo al sesto giro, ricevendo anche una penalità per il contatto. Al giro tre rientra la Safety Car ai box, e subito Lawson passa Piastri per la seconda piazza, ma il pilota della Hitech viene penalizzato di dieci secondi per la difesa su Pourchaire. Dietro, intanto, Shwartzman risale la china, passando le due Uni Virtuosi di Drugovich e Zhou, con quest’ultimo che viene infilato anche dal compagno di squadra e da Beckmann. Al sesto giro iniziano i pit stop, con Vips e Zhou che rientrano, seguiti in un giro dopo da Lawson (che sconta i dieci secondi), Piastri e Drugovich. La situazione resta identica, ma con i vari cambi gomme risalgono la china Aitken, partito con le dure, e Ticktum, che approfitta del pit anticipato per risalire primo.

Alla decima tornata, intanto, Shwartzman passa anche Boschung per la quinta posizione, la terza virtuale per via dei pit stop. Al quattordicesimo giro altro colpo di scena, con Piastri che riceve cinque secondi di penalità per un unsafe release con Drugovich. L’australiano però mantiene la posizione su Shwartzman, incapace di colmare il gap. Davanti quindi, le cose restano cristallizzate, e l’unico sussulto avviene con il doppiaggio di Deledda da parte di Vips, con l’italiano che chiude la porta. Riceverà un Drive Through. Nelle tornate 22 e 23 Ticktum e Aitken rientrano ai box, lasciando campo libero a Vips. Nel finale non succede più nulla, a parte il sorpasso di Drugovich su Boschung per un’ottima quarta piazza e il doppio sorpasso di Ticktum su Beckmann e Lundgaard per l’ottava piazza, a completare la sua rimonta. Negli ultimi due giri Piastri si avvicina a Vips, ma conscio della penalità rinuncia all’attacco, e i due chiudono in parata.

e3iov6ux0auihez
FIA

Vince quindi Vips, al secondo successo consecutivo, davanti Piastri e Shwartzman. A punti anche Drugovich (partito undicesimo), Boschung, Lawson, Daruvala, Ticktum (autore del giro più veloce) Lundgaard e Zendeli. Nella classifica piloti Zhou resta primo nonostante due zeri, ma il vantaggio su Piastri si è notevolmente ridotto: 78 a 75. Terzo sale Shwartzman a 66 punti, davanti a Vips a 63 e Ticktum a 60. Appuntamento a Silverstone per il prossimo round della Formula 2.

FIA
FIA




Tags : f2Formula 2GP AzerbaigianJuri Vips
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.