La FIA, dopo le proteste dei piloti, ha deciso di modificare l’Appendice B del Codice Sportivo Internazionale, riducendo le sanzioni pecuniarie in caso di linguaggio scurrile.

Lo scorso gennaio era stata annunciata la modifica dell’Appendice B del Codice Sportivo Internazionale della FIA (ISC), che stabilisce una serie di regole di condotta a cui tutti i piloti che corrono in campionati FIA devono attenersi. Erano stati introdotte regole più stringenti in tema di linguaggio scurrile e di offese nei confronti di altri soggetti, stabilendo delle sanzioni sia economiche che sportive in tali casi.
Quasi tutti i piloti principali delle varie categorie si sono però lamentati di queste nuove linee guida della FIA sulle parolacce. Le proteste più veementi sono arrivate dal WRC: durante le interviste ufficiali del Safari Rally in Kenya tutti quanti si sono presentati ai microfoni cercando il più possibile di evitare di rispondere alle domande, in polemica per la multa di 10mila euro inflitta ad Adrian Fourmaux in Svezia. I piloti hanno anche fondato una loro associazione, la WRDA (World Rally Driver Association”.
La FIA è quindi tornata sui suoi passi, stabilendo alcune modifiche all’Appendice B.
- Aumentata la discrezionalità dei commissari: Se prima era previsto un sistema secondo cui la sospensione poteva essere raggiunta solo alla terza infrazione in due anni solari, viene stabilita la possibilità per gli steward di sospendere un pilota o altro membro di un team anche dopo la prima violazione, per casi di particolare gravità;
- Distinzione tra ambienti “controllati” e “non controllati”: Dove i primi sono, ad esempio, le conferenze stampa, e in cui vigono ancora le regole in questione. Per i secondi, ci si riferisce a commenti spontanei fatti dai piloti o dai team in pista o durante una PS;
- Sanzioni economiche ridotte: Se prima la sanzione massima era di 10mila euro per la prima infrazione, adesso è di 5mila. Restano in vigore i vari moltiplicatori: per le serie internazionali (es la Formula 2 o la Formula 3) la sanzione è doppia (10mila euro); per i campionati del mondo (Formula E, WEC e WRC) la sanzione è tripla (15mila euro); per la Formula 1, infine, la sanzione è quadrupla (20mila euro).