Dopo la prima gara dell’E-Prix di Monaco abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il vincitore, Oliver Rowland. Ecco cos’ha detto ai nostri microfoni.

Il Rowland che si presenta ai nostri microfoni è un pilota estremamente soddisfatto (sebbene un po’ stanco e un po’ affamato, per sua stessa ammissione). E ne ha ben donde, perché con la terza vittoria in sei gare (la sesta in carriera), sembra essere lanciatissimo verso il titolo. Ora infatti, anche grazie al passo falso dei suoi diretti inseguitori, il pilota della Nissan ha ben 34 punti di vantaggio sul primo degli inseguitori (Pascal Wehrlein), 94 contro 60. Certo, siamo ancora a metà strada, ma il ruolino di marcia avuto fino a questo momento dal pilota britannico sembra essere inarrestabile.
Un successo fondamentale per la sua stagione, e forse per la sua carriera, arrivato in una pista che l’ha sempre visto andare forte nelle categorie minori, e che l’aveva visto già vincente nel 2017 in Formula 2. “Il mio segreto per andar forte qui? Mi piace molto questo circuito, adoro correre tra i guardrail”.
Neanche l’incidente in qualifica, che gli aveva tolto la pole, l’ha demoralizzato. “Non ho perso confidenza dopo il botto, semplicemente sapevo di aver fatto un errore e ho evitato di rifarlo di nuovo”.
Ora il suo vantaggio è enorme per gli standard della Formula E, più di una gara (“34 punti? Non avevo ancora visto, grazie!”); eppure il pilota inglese non vuole abbandonare la prudenza, sebbene dal volto traspaia un’aria molto rilassata. “È un vantaggio consistente, ma non insormontabile, quindi dobbiamo rimanere concentrati e continuare a vincere. Abbiamo già visto casi di piloti che avessero perso il campionato nonostante avessero un grande vantaggio, è successo lo scorso anno con Nick (Cassidy, ndr). Dobbiamo continuare a fare ciò che abbiamo fatto oggi” ha concluso Rowland.