Durante il weekend dell’E-Prix di Monaco di Formula E abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Taylor Barnard, pilota di McLaren. L’inglese autore di un ottimo avvio di campionato, c’ha rivelato le sue impressioni alla vigilia del weekend monegasco.

Barnard è tornato sul luogo dove un anno fa fece il suo esordio in Formula E, quando fu chiamato a sostituire l’infortunato Sam Bird. Da allora il pilota britannico ha infranto diversi record di precocità della categoria, diventando il più giovane della storia a conquistare punti, podi e pole position, e nella sua prima stagione completa è al momento quarto in campionato.
Fino a pochi mesi fa era ancora un pilota di F2: eppure, lui non sembra aver accusato problemi di adattamento dalle vetture tradizionali alle vetture elettriche, al contrario di molti suoi colleghi, anche più blasonati. “La differenza principale con una vettura a motore termico è la distribuzione della coppia – ha spiegato ai nostri microfoni – è l’erogazione di coppia, che in un motore elettrico è istantanea. E questo comporta che cambia molto come gestire l’acceleratore rispetto alle vetture di F2”.
Nonostante ciò, nelle prime quattro gare della stagione Barnard ha già conquistato tre podi e due pole position. “Finora mi sono sempre sentito a mio agio con la macchina, siamo sempre stati veloci, soprattutto nelle prove; magari a volte può essere stato un po’ difficile mettere tutto insieme in qualifica, ma il passo c’è”. Tuttavia, forse per scaramanzia, o forse perché non siamo ancora neanche a metà stagione, il britannico non se la sente di sbilanciarsi sulle sue possibilità di vincere il titolo: “Non so se è possibile, sono passate sole cinque gare. Magari se dopo queste due gare riuscissimo ad avvicinarci un po’ sarebbe ottimo, ma per ora punto soltanto ad essere costante e a fare più punti possibili. Se sarò lì a giocarmi il titolo alla fine della stagione vedremo cosa fare”.
Gli abbiamo poi chiesto quali sono le sue prospettive ora che McLaren ha annunciato l’uscita dalla categoria al termine di questa stagione per entrare nel mondiale endurance. Questo non dovrebbe però cambiare l’impegno di Barnard, che ha detto di vedersi “in Formula E ancora per un po”. “Mi piacciono le dinamiche, mi piace il campionato, anzi, se devo essere onesto, mi piace tutto qui”.
Infine, gli abbiamo chiesto se per lui può rappresentare un vantaggio aver avuto modo di fare dei pit stop recentemente in una pitlane così stretta e angusta come quella di Montecarlo in Formula 2, in vista del ritorno del Pit Boost questo weekend. “Forse sì – ha detto – ma non credo neanche così tanto. Alla fine quasi tutti hanno fatto un pit stop a Montecarlo; e poi, il tempo di sosta è uguale per tutti. Ma potrebbe comunque cambiare le cose”.