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Formula E, scompaiono le chicane a Mexico City!





Cambia il circuito di Città del Messico: la Formula E ha appena annunciato che il layout della tappa centroamericana cambia vistosamente. In occasione della quinta edizione dell’ePrix (che avrà luogo tra pochissimo, il 15 febbraio) le squadre dovranno confrontarsi con una pista molto diversa da quella su cui hanno corso le passate quattro edizioni.

© Sergey Savrasov / Mahindra Racing
© Sergey Savrasov / Mahindra Racing

La nuova pista perde due chicane: quella dopo la curva due, e quella prima del traguardo. Dopo la lunga curva 2, ci si immette su una nuova sezione di pista, una sequenza in quattro curve. Si comincia con la “nuova” curva 3, una secca piega a sinistra che introduce un breve rettilineo. Dopo aver pennellato a destra la curva 4, le automobili elettriche dovranno fronteggiare un tornantino (Turn 5), e seguire un percorso speculare che le reimmette sul rettilineo parallelo a quello di partenza. Alla fine del rettifilo, come sempre, entreranno nello stadio Foro Sol.

Uscite come al solito dallo stadio, le monoposto al litio affronteranno la parabolica che lo costeggia senza spezzarla con la vecchia chicane (curve 14, 15 e 16). A questo punto si reimmetteranno sul rettilineo di partenza/arrivo e concluderanno il giro.

L’annuncio è arrivato proprio oggi, e il sito ufficiale della Formula E commenta: «ci si aspetta ancora più caos nella gestione dell’energia», che ormai ha un ruolo cruciale nelle corse più silenziose dell’automobilismo sportivo.

Le squadre finora hanno reagito con positività. La Jaguar Racing scrive: «Going to be exciting!» («Sarà emozionante!»). Anche la BMW Motorsport sembra felice del cambiamento, e diversi altri tweet sembrano salutare con felicità il cambio di layout. Vedremo se queste modifiche renderanno la corsa messicana ancora più variegata rispetto allo scorso anno…





Tags : Formula Emexicomexico cityMexico ePrix
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.