Al termine delle FP2 del GP di Monaco di F1 c’è di nuovo Charles Leclerc davanti a tutti. Il monegasco della Ferrari chiude la sessione davanti a Oscar Piastri e Lewis Hamilton, con Lando Norris a occupare la 4ª piazza. Per ora in difficoltà Verstappen, con il #1 che non riesce ad andare oltre la 10ª posizione.

La Ferrari SF-25 non è meccanicamente adatta ad affrontare in modo esemplare curve di bassa velocità, ma Charles Leclerc questo non lo sa e per questo la piazza davanti a tutti sia nelle FP1 che nelle FP2 del Gran Premio di Monaco. Scimmiottare il caro e vecchio adagio del calabrone inadatto al volo è però calzante fino a un certo punto: il #16, infatti, è ben consapevole dei limiti e delle difficoltà della sua monoposto. Ciononostante, è stato ancora il monegasco il più veloce di tutti al termine della seconda sessione di prove libere del weekend del Principato.
Leclerc, che ha chiuso le sue FP2 in 1’11”355, dopo avere detto alla vigilia del weekend di non aspettarsi miracoli dal fine settimana di Monaco per via delle difficoltà palesate finora dalla SF-25 nei tratti lenti dei circuiti incontrati, ai microfoni di Sky Sport F1 si è però lasciato andare a una riflessione tutta da interpretare. Data la particolarissima conformazione del circuito monegasco, ha ipotizzato Leclerc, Ferrari a Monaco non dovrà deliberare un assetto… di compromesso – in grado cioè di garantire una prestazione accettabile tanto nei curvoni lunghi e veloci quanto nelle curve strette e lente – a tutto vantaggio del corretto funzionamento del retrotreno della vettura. Se questo sarà sufficiente a nascondere sotto al tappeto la polvere che da settimane sembra ammonticchiarsi attorno alla sospensione posteriore della Ferrari SF-25 non è al momento dato saperlo, ma di fronte ai risultati maturati nel corso delle FP1 e delle FP2 la riflessione del #16 della Ferrari è quantomeno da tenere in considerazione.
Alle spalle di Leclerc si è piazzato Oscar Piastri, che nonostante un dritto con conseguente rottura dell’ala anteriore alla Santa Devota ha portato la sua MCL39 al secondo posto. Il #81, che a Monaco si aspetta di rivedere una McLaren in grado di fare la differenza nei confronti di tutti gli avversarsi, ha pagato un distacco di soli 38 millesimi dal crono di Leclerc, riuscendo così a tenersi alle spalle Lewis Hamilton. A conferma di uno stato di forma piuttosto positivo della SF-25 anche il #44 ha girato costantemente su tempi interessanti: il sette volte campione del mondo ha chiuso la sessione a poco più di un decimo di ritardo da Leclerc e con oltre due decimi di margine su Lando Norris, 4° al volante della seconda delle MCL39. Trattandosi di un venerdì, gli uomini di Maranello faranno bene a mantenere alta la guardia: nel recente passato è già accaduto che durante un weekend la Ferrari non riuscisse a tenere il passo dei miglioramenti registrati dai rivali, e dunque una prima giornata positiva non può essere automaticamente considerata sintomo di un fine settimana trionfale.
Al 5° posto di queste FP2 si è messo Liam Lawson, in netta risalita rispetto a quanto visto nella prima sessione di prove libere, mentre Isack Hadjar si è accontentato della 6ª posizione. Il francese della Racing Bulls per due volte ha avuto un incontro ravvicinato con le barriere monegasche e – incredibile a dirsi – in entrambe le occasioni è riuscito a venirne fuori quasi indenne, riportando danni lievi. Alle spalle del dinamico duo di VCARB 02 si è messo Fernando Alonso, 7° a oltre mezzo secondo di ritardo dalla vetta ma comunque davanti ad Alexander Albon, mentre Andrea Kimi Antonelli ha chiuso le FP2 al 9° posto davanti a Max Verstappen. L’esperienza insegna che non si può quasi mai intuire il vero valore di una Red Bull al venerdì, ma la sensazione è che, a Monaco come a Milton Keynes, questa volta si dovrà lavorare sodo per venire a capo di una RB21 che oggi non ha dato mostra di funzionare benissimo tra le stradine del Principato. L’olandese, immediatamente davanti in classifica a Yuki Tsunoda per soli 4 millesimi, è stato (udite udite!) addirittura autore di un errorino – un lungo privo di conseguenze – alla staccata del Mirabeau, facendo così ipotizzare che in Red Bull siano al momento ancora lontani dall’avere trovato un set up ottimale sulla RB21.
Alle spalle di Tsunoda si è poi messo George Russell, apparentemente alle prese con una Mercedes che finora sembra più parente di quella vista a Imola che non di quella vista in tutte le sei precedenti occasioni. Il #63 ha pagato oltre 7 decimi di ritardo dalla vetta della classifica, riuscendo però comunque a precedere Carlos Sainz e un positivo Gabriel Bortoleto, 14° con la prima delle Kick Sauber davanti a Oliver Bearman e Nico Hulkenberg. Un deciso balzo indietro rispetto alla classifica delle FP1 l’ha compiuto invece Pierre Gasly, solamente 17° in queste seconde libere monegasche, mentre Lance Stroll – che sarà penalizzato di una posizione in griglia per via dell’incidente causato con Leclerc nelle prime prove libere – ha chiuso le sue FP2 pagando più di un 1”1 di ritardo rispetto al crono di Leclerc e mettendosi alle spalle i soli Esteban Ocon e Franco Colapinto.