Il giovane talento finlandese, totalmente a sorpresa, ha annunciato il ritiro dal WRC. Dopo l’impegno part time del 2024 questa volta il saluto sembra proprio definitivo. Gli obiettivi futuri forse non sono del tutto chiari neppure a lui, che correrà nel 2026 in Super Formula per tentare l’approdo in F2 nel 2027. In aggiunta, prima, durante e dopo: tutto quello che il motorsport può offrire.

Kalle Rovanperä, il predestinato (veramente)
Kalle Rovanperä non è un talento precoce, è molto di più. 25 anni compiuti una manciata di giorni fa, il figlio d’arte finlandese si ritira dal WRC a un’età alla quale un certo Sebastian Loeb non si era ancora mai affacciato nel mondiale. Per il francese le prime wild card furono a 26 anni, la prima stagione parziale a 28, quindi completa a 29. Il primo titolo mondiale di 9 consecutivi arrivò a 30 anni, mentre Kalle Rovanperä ha conquistato la sua prima iride a 22 anni e 1 giorno, ovviamente il più giovane di sempre, superando di oltre 5 anni il record della leggenda Colin McRae. Precedentemente c’era stato il primato per il podio WRC più precoce, 19 anni, 4 mesi e 16 giorni al Rally di Svezia 2020 (con 1° posto in Power Stage), e il record di gioventù per la prima vittoria mondiale, a 20 anni e 290 giorni (Rally Estonia 2021). Proprio quest’ultimo record lo strappò a Jari-Matti Latvala, suo team principal in Toyota GR.
L’intera parabola della carriera di Kalle è clamorosa, precoce in una maniera incredibile, con un finale (per ora) quasi assurdo. Ma ci arriveremo.
L’inizio su una macchina da rally avviene da bimbo, col padre Harri Rovanperä che lo mette al volante a 8 anni. A 10 anni partecipa a dei rally sprint in Estonia, con la stessa Toyota Starlet con cui aveva iniziato pochi anni prima a divertirsi col genitore.
Kalle scalpita, vorrebbe correre per davvero, ma nei rally non può competere ufficialmente perché serve la patente di guida. In tutta Europa è così, queste sono le regole, tranne che in Lettonia! E ovviamente è da lì che comincia questa favola, a 13 anni, inizialmente con altri rally sprint tra il 2013 e il 2014. Nel 2015, a 14 anni (15 da compiere a fine stagione), si inizia a fare sul serio: Kalle compete in classe R2, guidando solamente nelle special stages. È infatti Risto Pietiläinen, storico co-pilota del padre e primo navigatore di Kalle, a condurre l’auto su strada nei trasferimenti. La coppia prosegue l’avventura, dopo la vittoria del titolo R2 lettone per auto a trazione anteriore, con il salto di classe per il 2016: R5, si prova a vincere l’assoluta. Il campionato inizia con le prime tre tappe alla guida della Skoda Fabia S2000. C’è subito la vittoria all’esordio, come nei film. Dopo due secondi posti Kalle e Risto cambiano auto, passando alla Skoda Fabia R5. L’equipaggio vince altre 2 gare, con 4 podi, e trionfa nel campionato lettone. Kalle, da pochi giorni sedicenne, diventa il più giovane vincitore di un campionato assoluto nazionale. Il predestinato, qua è giusto usare questo appellativo, replica l’anno successivo, con la doppietta di campionati della Lettonia: terzo titolo in tre anni, secondo assoluto. Nel frattempo Kalle si è fatto vedere anche in Italia, dove gli è stato consentito di disputare le tappe del campionato italiano con una Peugeot 208 T16, e in terra natia, con partecipazioni ai rally finlandesi (sempre con permesso speciale). Rovanperä, nonostante le eccezioni concesse, ovviamente non può guidare in strade aperte. Nelle ricognizioni si trova quindi a occupare il sedile passeggero di un’auto con guida a destra, per meglio valutare la vista da sinistra dove siederà regolarmente durante le tappe. Al volante suo padre o il loro fidato amico e navigatore Risto. Nei trasferimenti di gara inoltre Rovanperä junior deve lavorare come un vero e proprio navigatore, assistendo Pietiläinen alla guida. Ma la cosa peggiore, parlando degli aspetti più racing, è il non poter scaldare le gomme e prendere confidenza con l’auto negli ultimi km prima dell’inizio delle SS. Questo comporta il partire sempre con un po’ di riguardo nei primi km, dovendosi acclimatare con l’auto. La federazione finlandese decide allora di muoversi per aiutare il ragazzo d’oro, consentendogli con un permesso speciale di conseguire la patente a 17 anni invece che a 18.
Alla conquista del mondo
Con la patente in mano il mirino si sposta su qualcosa di molto più grande, il nuovo obiettivo è il mondo. Come si vede nel video promozionale qui sopra, la licenza di guida vuole dire una sola cosa: World Rally Championship. L’esordio di Kalle nel campionato mondiale avviene nel Rally del Galles. Ha 17 anni e 25 giorni. C’è il necessario addio al caro ed espertissimo Risto Pietiläinen, navigatore che lo ha cresciuto fin da ragazzo, e Rovanperä viene da lì in avanti assistito da Jonne Halttunen, con cui aveva appena lavorato nella tappa in Estonia del campionato lettone. Kalle non brilla nel Rally del Galles, mentre nella successiva tappa in Australia, ultima gara del mondiale 2017, l’equipaggio Rovanpera Halttunen vince (seppur come unico iscritto) la classifica WRC2 di tappa, ovviamente per l’ennesima volta il più giovane della storia a farlo. La Ford Fiesta R5 conclude in decima posizione assoluta, con il primo punto mondiale conquistato da Rovanperä, altro record storico.
Skoda, con cui il ragazzo ha corso nei primi anni di rally, non resta a guardare: offre a Kalle un sedile per il campionato 2018, da affrontare in pianta stabile nel WRC2. Il duo finlandese non delude, con 2 vittorie di tappa e 4 podi totali, 52 speciali vinte. Il trionfo nei due appuntamenti finali è l’anticipazione di quello che succederà nel 2019, quando avviene il cambio nomenclatura del campionato in WRC2 Pro: un gran bel dominio, con 5 tappe conquistate (101 SS) e vittoria del campionato con due gare di anticipo. Indovinate? Il più giovane di sempre a vincere il WRC2.
Il passaggio al WRC è cosa assolutamente scontata per il 2020, anno poi incasinato dal Covid. L’impatto con la classe maggiore non è semplicissimo nonostante la chiamata di Toyota, chiara dominatrice dei rally da tempo. “Solo” 7 vittorie di speciale per Kalle nel suo anno di debutto, arricchito però dal primo podio di tappa, come detto in precedenza ennesimo record assoluto. Dal 2021 inizia poi la parte della Storia più conosciuta da tutti, il più giovane di sempre in testa al campionato, le prime vittorie (record) e il doppio titolo mondiale nel 2022 e 2023. Il più giovane campione e bicampione del mondo rally. Uno dei 14 piloti nella storia del WRC ad aver vinto almeno una gara su terra, neve e asfalto, traguardo completato a soli 21 anni con la vittoria del Rally Croazia, ovviamente il più giovane di sempre a farlo.
Ritiro parziale e totale dal WRC
Il 20 novembre 2023, in ottica campionato 2024, viene diffuso un comunicato shock, che, oltre al rinnovo con Toyota in un nuovo accordo multi-year, parla di “un po’ di cambiamenti per me e Jonne l’anno prossimo, poiché correremo metà del calendario WRC. Ci sono molte ragioni dietro questa scelta, il motivo più grande è il fatto che ho già affrontato 15 anni alla guida di auto da rally, che è un lungo periodo. Le ultime stagioni sono state fantastiche ma anche molto impegnative, mentalmente e fisicamente.” Oltre alla necessità di “ricaricare le batterie, liberare un po’ la mente e tornare l’anno prossimo per combattere nuovamente per il campionato”, Rovanperä, dettaglio molto importante, aveva anche parlato di amore per “tutte le forme di motorsport”, sperando con più tempo libero a disposizione nel 2024 di potersi dedicare al resto del mondo dei motori, con la possibilità di presenziare a “qualche evento di drifting, e qualche altro evento figo, oltre ovviamente ai rally, che selezioneremo più avanti”.
Dopo il ritorno nell’attuale stagione 2025, affrontata full time, quanto annunciato il 9 ottobre è invece estremamente più definitivo, ed è frutto di un sentimento maturato dopo un’annata rally parziale che non è bastata né a sperimentare tutto il resto del motorsport né evidentemente a fare quel “reset” che due anni fa si era augurato di poter realizzare. O forse è stato proprio l’impegno parziale del 2024 ad aver fatto andare di traverso (in tutti i sensi) a Kalle il WRC, considerato ormai limitante per la sua curiosità verso tutte le altre discipline. Questa non è una pausa, né una reazione di getto, questo è un addio di quelli veramente definitivi, maturati dopo lunghi pensieri, è una chiusura necessaria. A meno di qualche comparsata, e chissà tra quanti anni, non rivedremo mai più Kalle su un’auto da rally in un campionato mondiale.
“Vincere un numero record di titoli non è mai stato il mio obiettivo.” Fin troppo chiaro, si chiude qui.
Cosa c’è dopo? Tutto il resto
Kalle Rovanperä negli ultimi anni ha già affrontato svariate sfide e tipologie di auto, alla ricerca di queste “forme di motorsport” alternative che va cercando da un po’. La prima disciplina extra rally in cui il finlandese si è cimentato è il drifting, con le prime vittorie contro gli specialisti già nel 2022. L’anno seguente Rovanperä, al volante di una GR Supra, si è iscritto a 4 gare del Campionato Europeo Drift Masters, saltando gli altri appuntamenti per sovrapposizioni col WRC. A metà stagione, appena dopo la vittoria del Rally del Portogallo a maggio, Kalle aveva pure corso in Giappone nella Formula Drift. Nella tappa di Ebisu il fenomeno generazionale aveva ottenuto la vittoria, all’esordio nel campionato e su una GR Corolla appositamente preparata da Toyota per l’occasione, macchina da lui mai guidata prima. Il ritorno in Giappone, dopo aver saltato l’appuntamento tedesco del Drift Masters, gli dona successivamente una seconda posizione a Okayama. Due settimane dopo vince il secondo titolo mondiale rally consecutivo, un mese prima di annunciare il ritiro parziale dal WRC.
Il 2024 ha visto Rovanperä impegnato in varie gare del Porsche Carrera Cup, principalmente nella divisione Benelux (corre 4 weekend su 6). Nella seconda tappa, in gara 2 a Imola una settimana dopo la fine del Rally Polonia, Kalle ha ottenuto la sua prima vittoria in circuito, trionfando nonostante una penalità di 5″. Altro successo nella gara seguente, in Austria. In ottobre poi compete anche nella Carrera Cup Italia, con qualche difficoltà a Monza ma rendendosi protagonista di due belle rimonte. Nella penultima gara del campionato Benelux, a Zolder, Rovanperä vince nuovamente una gara con le 911.
In stagione, la settimana successiva al Rally Kenya, Rovanperä aveva partecipato nuovamente alla Formula Drift giapponese, correndo nella tappa del Fuji ad aprile. A novembre un test con alcune formula, organizzato da Red Bull. Prima Formula 4 e Formula Renault 3.5, quindi alcuni giri con una vecchia Formula 1 V8, “qualcosa a cui aspiravo da tanto tempo”. La stagione di “missioni secondarie” è stata chiusa in Irlanda, con la partecipazione all’Historic Rally di Killarney, al volante di una Toyota Starlet modificata. Eh sì, sempre lei, il famoso modello protagonista di quelle primissime guide a 8 anni.
La stagione 2025, che ancora deve concludersi, è iniziata con un altro annuncio particolare: Kalle Rovanperä ha fondato un team Enduro, che compete nel mondiale, chiamato KR69 World Enduro Team. Qualche giorno dopo il finlandese prende parte alla 24 Ore di Dubai, su Porsche 911 GT3R, e inizia quindi la sua ultima stagione del WRC, con le vittorie alle Canarie e in Finlandia che al momento completano il suo palmares. Nella gara di casa è diventato il vincitore più giovane di sempre, battendo il TP Latvala, e facendo segnare la velocità media più alta di sempre per la vittoria di tappa del WRC, 129.94 km/h.
Pochi giorni fa, per l’ennesima volta al volante di una Toyota Starlet, Kalle ha incantato gli appassionati con numeri pazzeschi al Rallylegend, a San Marino.
Ora la strada alternativa ai rally, dopo tanto svago, diventa cosa seria. Non che il ragazzo d’oro non si sia finora impegnato, i risultati anzi dicono l’esatto contrario! Ma il cambio carriera che Kalle vuole provare è qualcosa di inaudito, che se anche portasse solo a risultati buoni sarebbe semplicemente storico. Rovanperä e Toyota, di comune accordo, hanno deciso: Super Formula nel 2026, per tentare il passaggio alla F2 nel 2027. Un futuro assolutamente ipotetico potrebbe poi portare il finlandese verso la Formula 1, data anche l’attuale partnership tra Haas e Toyota. Tutto possibile sulla carta, visti i tanti punti per la superlicenza che SF e F2 donano con le prime posizioni, ma un percorso che nessuno ha mai affrontato e che all’atto pratico è semplicemente assurdo. Basti pensare che con la vittoria del WRC non sono previste assegnazioni di punti per la superlicenza, che vengono riconosciuti ad esempio a chi chiude nelle prime 3/5 posizione i campionati GT minori o la Nascar Xfinity Series. I rally sono totalmente fuori dalla considerazione della FIA nel percorso di avvicinamento alla Formula 1, e storicamente la scelta pare decisamente logica.
La maturazione di Kalle su terra e neve fin da bambino lo ha portato a ottenere tardivamente i successi su asfalto, superficie che in questi ultimi anni ha imparato a conoscere e amare anche su auto totalmente diverse da quelle da rally. Il bagaglio di skills e superpoteri naturali del finlandese, certamente di elevatissima caratura, si è sviluppato in tutt’altra maniera in confronto a quello dei racer pistaioli, e non è detto che questo fenomeno generazionale riesca veramente a emergere tra colleghi cresciuti a pane e cordoli. In particolar modo il grande carico aerodinamico delle formula potrebbe essere l’ostacolo più ostico per il finlandese, che in ogni caso in pista per ora ha trascorso solo qualche centinaio di ore al massimo. Già a partire dalla Super Formula sarà necessario da parte di Toyota imbastire una importante campagna di test privati, da iniziare a brevissimo.
Abbiamo tutti creduto fino a qualche giorno fa che la sfida di Max Verstappen al Nürburgring, in ottica 24H con le GT3, fosse la più ambiziosa dei tempi recenti. Ma quello che vuole provare a fare Kalle Rovanperä sfiora il campo dell’impossibile, soprattutto per la eventuale futura proiezione verso la F1, che oggi può e deve soltanto essere una fantasia lontana. Ci sarà tempo di capire dove Kalle può arrivare.
Questo non è il sogno di quel bambino, che puntava a correre nel mondiale rally come il padre, vincere anche lui una gara e magari raggiungere un giorno il titolo. Questo è il sogno di un ragazzo cresciuto e diventato uomo, il più giovane di sempre a fare e vincere tutto, che ha completato in tempi record ben di più di quanto potesse desiderare, e che oggi cerca di continuare ad amare il motorsport in una maniera differente. E data la caratura del personaggio, visto l’obiettivo incredibile che si pone, questo sogno che è nato a fine 2025 è decisamente qualcosa di leggendario.




