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Info, orari e record: guida al GP dell’Azerbaijan di F1





Dopo un anno trascorso in assenza delle anguste stradine e gli ampi rettilinei di Baku, il circus della Formula 1 è pronto per tornare sull’asfalto della capitale dell’Azerbaijan. Tra i muretti della città azera Max Verstappen e Lewis Hamilton daranno vita al sesto atto della sfida mondiale che li vede protagonisti, con McLaren e Ferrari pronte ad approfittare di eventuali errori delle prime della classe.

© by Mark Thompson / Getty Images
© by Mark Thompson / Getty Images

Il GP dell’Azerbaijan si disputerà lungo i 6,003 km del circuito cittadino di Baku, ed al termine dei 51 giri previsti i piloti avranno percorso una distanza complessiva di 306,049 km. Disegnato – come sempre più spesso accade – dallo studio che fa capo ad Hermann Tilke, il circuito azero si distingue per un layout inconfondibile, fatto di curve a 90° e di lunghissimi rettilinei, il più lungo dei quali misura ben 2,2 km. Tra i muretti di Baku si corre in senso antiorario, ed è per questo che delle 20 curve del tracciato 12 sono a sinistra ed 8 a destra. La presenza di così tante curve potrebbe far pensare ad un circuito poco probante per i propulsori, ma non è affatto così: le tante ripartenze dalle basse velocità, unite ai rettifili infiniti, costringono i piloti a trascorrere gran parte del tempo sul giro (il 65%) con il piede pigiato sul pedale dell’acceleratore, facendo registrare un consumo medio di carburante pari a 2,06 kg/giro.

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Baku è invece meno stressante per l’impianto frenante, con Brembo che classifica il circuito come uno di quelli “Medium”. Nonostante infatti si trascorra il 17% del tempo sul giro aggrappati ai freni, il tracciato azero non presenta particolari problemi di surriscaldamento visto che la maggior parte delle decelerazioni sono dalle basse velocità e che comunque i lunghi rettilinei danno modo ai freni di raffreddarsi a dovere. Il valore medio di decelerazione si attesta sui 4,2 G, mentre la frenata più impegnativa è quella di Curva 1: le monoposto passano da 334 a 125 km/h nell’arco di 1″85, percorrendo 107 m e facendo registrare una decelerazione massima di 5,5 G. Piuttosto sollecitato è il cambio, con circa 70 cambiate registrate in media nel 2019, mentre per quanto riguarda l’aerodinamica i team si presenteranno a Baku con profili alari da medio carico, visto che la tortuosità dei primi settori non permette di scaricare totalmente le appendici in vista del velocissimo terzo settore.

Le velocità massime previste saranno superiori ai 330 km/h, complici anche le due zone DRS. Un’area di utilizzo dell’ala mobile è posizionata sul rettilineo che da Curva 2 porta a Curva 3, mentre l’altra è ovviamente piazzata sul lunghissimo rettifilo di partenza e arrivo. Due saranno anche i Detection Point: quello della prima zona DRS sarà posizionato tra Curva 1 e Curva 2, mentre quello della seconda sarà sito all’altezza di Curva 20. Data questa disposizione, chi subirà il sorpasso sul rettifilo di partenza potrà tentare di restituire il favore sul rettilineo immediatamente opposto.

Con una pit lane lunga ben 331,2 m, occorreranno 16″5 (più il tempo della sosta vera e propria) per effettuare un pit stop, mentre la forza G laterale più elevata i piloti dovranno sopportarla nella percorrenza di Curva 18: lì, infatti, si toccheranno i 3,8 G. Il record della pista appartiene a Charles Leclerc, che nel 2019 è riuscito a fermare il cronometro sull’1’43″009, mentre l’ultimo ad avere trionfato sull’asfalto azero è stato Valtteri Bottas: il #77 due anni fa ha preceduto sul traguardo il compagno di team Lewis Hamilton, con la Ferrari di Sebastian Vettel a completare il podio.

Pirelli per il GP dell’Azerbaijan ha deciso di portare – oltre alle sempre presenti Intermedie e Full Wet – le Hard C3, le Medium C4 e le Soft C5, vale a dire i compound più morbidi dell’intera gamma. “Da un tracciato unico nel suo genere ad un altro altrettanto particolare: Baku presenta molte differenze con Monaco, ma la precisione richiesta nell’evitare errori è la stessa” – ha dichiarato Mario Isola“Per la prima volta portiamo in Azerbaijan le tre mescole più morbide della gamma P Zero, già viste quest’anno in azione a Monaco. La ragione di questa scelta sta nel fatto che nel 2019 la Hard non fu utilizzata da nessuno per la strategia di gara, a differenza della medium scelta da tutti. Con questa nomination speriamo di vedere tutte e tre le mescole giocare un ruolo importante e, di conseguenza, strategie diverse in gara. In Formula 2 c’è uno step tra le mescole, com’è già successo nel primo round in Bahrain: una scelta che crea una differenza netta tra le soluzioni disponibili e che dovrebbe portare a gare entusiasmanti e molto tattiche, su un tracciato sfidante che è famoso per la sua imprevedibilità”. Le gomme da bagnato, infine, dovrebbero poter dormire sonni tranquilli: non è infatti prevista pioggia durante il weekend azero, con temperature medie che dovrebbero aggirarsi attorno ai 23°.

Il GP di Baku tornerà ad essere una diretta esclusiva di Sky Sport F1 (canale 207), con TV8 che invece trasmetterà qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del weekend (per quelli di Formula 2 cliccate invece qui):

Venerdì 4 giugno

10:30 – 11:30 -> FP1 | diretta Sky
14:00 – 15:00 -> FP2 | diretta Sky

Sabato 5 giugno

11:00 – 12:00 -> FP3 | diretta Sky
14:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita a partire dalle 18:00 su TV8

Domenica 6 giugno

14:00 -> GP Azerbaijan | diretta Sky / differita a partire dalle 18:00 su TV8





Tags : f1f1 2021formula 1gp azerbaijangp bakuinfoorarirecord
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow