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Leclerc e il poco grip con le Medium: “Spingevo come un matto, ma ero 7 o 8 decimi dietro”





La speranza di conquistare quella che sarebbe stata la quinta pole position consecutiva su uno stesso circuito, per Charles Leclerc, è tristemente svanita nel momento esatto in cui la Ferrari SF-25 #16 ha colpito le barriere di Curva 15 nel Q3 delle qualifiche del Gran Premio dell’Azerbaijan. La causa dell’incidente? Per il monegasco sarebbe da ricercare nelle difficoltà legate all’utilizzo della mescola Medium.

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© Scuderia Ferrari Press Office

Dal 2021 e fino al 19 settembre 2025, le qualifiche del GP dell’Azerbaijan avevano visto uno e un solo pilota nel ruolo di dominatore assoluto: Charles Leclerc. In barba alle qualità delle monoposto guidate o sfidate, per quattro anni consecutivi era stato il #16 della Scuderia Ferrari a fare la voce grossa nel sabato azero.

Chi si aspettava che la tradizione, forse persino la cabala, potessero in qualche modo contrastare la sequela di difficoltà che la Scuderia Ferrari sta incontrando in questa stagione sarà rimasto molto deluso quando, dopo una manciata di minuti dall’inizio del Q3, la Ferrari SF-25 di Charles Leclerc è finita contro le barriere all’esterno di Curva 15. È vero che la gara è da disputarsi domani e che quindi c’è ancora del margine per racimolare punti e chissà cos’altro, ma persino il più positivo e ottimista dei tifosi Ferrari deve aver provato un moto di scoramento vedendo il #16 sconfitto su uno dei circuiti a lui più congeniali.

Dopo un venerdì tutto sommato incoraggiante pure al netto dei sacrosanti inviti alla calma fatti dallo stesso Leclerc, gli uomini – e i sostenitori – della scuderie di Maranello riponevano ben più di qualche speranza nelle qualifiche di Baku. Il crollo delle temperature avuto tra venerdì e sabato, che ha portato in eredità l’ormai attesa trasformazione in negativo della SF-25, ha sciolto ogni aspettativa come neve al sole: tanto Hamilton (escluso già durante il Q2) quanto Leclerc hanno dovuto abbandonare con largo anticipo ogni velleità di prime file o pole position. A giustiziare le speranze del monegasco, in particolare, sarebbe stata la pressoché totale mancanza di ritmo avuta dalla SF-25 con le mescole Medium. Quelle che, offrendo una maggiore stabilità rispetto alle più morbide Soft C6 con cui Max Verstappen è però riuscito a siglare pole position e miglior prestazione del weekend, nei piani della Ferrari avrebbero dovuto garantire un quid di performance in più nel momento cruciale del sabato.

“In generale sto facendo parecchia fatica a trovare limite della vettura e feeling con la macchina, quindi sapevo che queste qualifiche sarebbero state un po’ complicate” – ha esordito Charles Leclerc davanti ai microfoni al termine delle qualifiche – “La Q1 e tutti i giri percorsi con le Soft sono andati bene, dopodiché siamo passati alla Medium (che credevamo migliori) e, con queste temperature, è però stato impossibile farle funzionare. Le condizioni erano difficili, ma non credo che sia questo il motivo delle nostre difficoltà: penso che ci mancasse semplicemente velocità con le gomme medie. Probabilmente avevo un gap di 7 o 8 decimi prima dell’errore, ma stavo spingendo come un matto. È evidente che qualcosa non sia andato come doveva, quindi dovremo analizzarlo”.

Per il monegasco della Ferrari, a dire la verità, i problemi si sono palesati ancora prima che iniziasse il fatidico Q3: già nel corso del Q2 che ha portato all’eliminazione di Lewis Hamilton, infatti, Leclerc aveva rischiato enormemente una volta indossate le Medium. “Per quanto riguarda le gomme da usare io la penso come Lewis” – ha spiegato il #16 – “Credevo che avrei avuto un vantaggio usando le Medium, ma non appena le ho montate tutto è diventato molto difficile. Nel Q2 ho rischiato l’eliminazione: ho fatto diversi lunghi, il grip era bassissimo. Con le Soft non avevo avuto lo stesso feeling”. “Non credo ci fosse dell’umido dove ho sbattuto” – ha proseguito Leclerc, rispondendo a chi gli chiedeva se la leggera pioggia caduta sul circuito di Baku tra Q2 e Q3 possa in qualche modo aver condizionato la sua qualifica – “C’erano alcune gocce d’acqua, ma non credo fossero sufficienti per bagnare davvero la pista. Ho cercato di valutare l’aderenza a mia disposizione, ma è stata un’operazione complessa perché sin dall’inizio del giro avevo pochissimo grip con queste gomme e alla fine ho valutato male”.

Avendo commesso il suo errore nel corso del Q3, Charles Leclerc avrà comunque la possibilità di schierarsi non più indietro della decima casella dello schieramento: non il massimo per chi ormai a Baku si era abituato a respirare l’aria buona e fresca della pole position, ma comunque una posizione che consente di sperare in qualcosa di positivo data la frequente imprevedibilità delle gare azere. “Sappiamo di avere la chance di fare bene in gara – ha infatti concluso Leclerc – “È quello il mio obiettivo. Di solito qui a Baku ho vissuto sabati fantastici e domeniche meno esaltanti: spero quindi che questa volta le cose possano andare al contrario di come sono andate finora”. Anche perché, per ridare speranza ai tifosi Ferrari delusi dall’irrilevanza della cabala nel sabato azero, è la cabala stessa a fornire un pretesto per immaginare un GP dall’esito positivo. Dal 2018, infatti, Charles Leclerc ha guadagnato di anno in anno una posizione nell’ordine d’arrivo ogni qual volta è arrivato il traguardo: 6° nel 2018, 5° nel 2019, 4° nel 2021, 3° nel 2023 e 2° nel 2024. Chissà…





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1" e dell'agenzia di comunicazione FT Communication, sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi Racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow.