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GTWC: La 1000 Km del Paul Ricard è di Marciello/Gounon/Boguslavskiy





L’edizione 2023 della 1000 Km del Paul Ricard va alla Mercedes AMG #88 di Marciello/Gounon/Boguslavskiy. Dopo il problematico round di Monza e la prestazione convincente nelle due Sprint di Brands Hatch, i ragazzi alla guida della vettura di Stoccarda sono risultati vincitori dopo una corsa non priva di problemi e colpi di scena che ha visto una rimonta strepitosa di Marciello nel finale. Completano il podio la Mercedes AMG GT3 #777 di AlManar (Maro Engel/Luca Stolz/Fabian Schiller, al primo risultato utile dopo lo zero di Monza) e l’Audi #25 del Sainteloc Junior Team (Christopher Mies/Patric Niederhauser/Simon Gachet).

1000 km paul ricard
© AGPHOTO
Da un field di ben 57 vetture GT3, a Le Castellet è la Mercedes AMG GT3 #88 del Akkodis ASP Team ad emergere. Dalla luce alle tenebre, l’equipaggio composto da Jules Gounon, Timur Boguslavskiy e Raffaele Marciello è riuscita ad imporsi sulla vettura sorella gestita dal Team AlManar con il #777, giunta seconda. Dopo un round di apertura a Monza totalmente da dimenticare, per i 3 alla guida della vettura di Stoccarda il momento della rivincita è arrivato in terra francese, dopo una gara che li ha visti lottare a rotazione contro diversi avversari.

La seconda gara Endurance della stagione 2023 del GT World Challenge Europe, partita in sordina rispetto a quanto visto lo scorso anno, si è accesa in modo vivace dopo un’ora di gara. Le vetture protagoniste, nella prima parte, sono state proprio la #88 di Akkodis ASP – scattata dalla pole – e la #40 di Tresor Orange1, con quest’ultima – nelle mani di Dennis Marschall – a prendersi la leadership della corsa grazie ad un ritmo insostenibile per tutti al termine della prima delle 6 ore di gara. Leadership che, sfortunatamente per l’equipaggio Marschall/Feller/Drudi, è stata vanificata a causa di un problema tecnico al disco dei freni posteriore destro, danneggiato irrimediabilmente quando mancavano esattamente 3 ore al termine della 1000 Km. Appuntamento in terra francese indigesto anche per altri equipaggi illustri, come quello della BMW #32 del Team WRT (costretto al ritiro dopo un contatto subito da Weerts nella prima metà di gara), della Lamborghini Huracan Evo II GT3 #63 (autrice di una grandissima rimonta con Caldarelli/Bortolotti/Pepper ma fermata da un guasto e conseguente foratura alla posteriore destra) e della vettura sorella #83 delle Iron Dames, ritiratesi nell’ultima parte di gara dopo una bellissima rimonta che le aveva proiettate sul podio di Classe Bronze.

Rimonta andata a buon fine, invece, per la BMW #46 di Valentino Rossi/Augusto Farfus/Maxime Martin che, partita in 20a piazza a causa di qualifiche travagliate, è stata in grado di risalire la china fino a concludere in una buona 8a posizione. Convincenti i due stint del Dottore -capace di guadagnare 6 posizioni nelle due ore a sua disposizione – e ottimi i passi di Farfus e Martin, finalmente in grado di esprimere potenziale in una Endurance dopo lo sfortunato ritiro accaduto nel round iniziale corso a Monza.

1000 km paul ricard
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Gara solida e costante anche per le due Ferrari 296 GT3 gestite da AF Corse, capaci di restare costantemente in lotta per il podio nonostante un deficit di velocità sul dritto, e con la #71 capace di mettersi davanti alla gemella di Maranello. Buoni segnali in vista della 24 ore di Spa Francorschamps, prossimo appuntamento della stagione 2023 del GTWC: il campionato organizzato da SRO sarà infatti in Belgio tra meno di un mese (1 e 2 luglio) per l’evento clou della stagione!

Per quanto riguarda le altre classi, si segnala la vittoria dell’Audi #28 di ComToYou Racing di Hofer/Baert/Soulet in Gold Cup, mentre in Silver Cup a trionfare è stata la vettura sorella #99 di Tresor Attempto Racing condotta alla grande dai giovanissimi Patrese/Delli Guanti/Aka, autori di una super rimonta. In Bronze Cup si impone invece la Mercedes #79 di Haupt Racing Team con alla guida Maini/Baud/Haupt, capaci di giungere addirittura al 14° posto overall (proprio davanti alla #99).

Qui potete trovare i risultati completi della 1000 Km del Paul Ricard 2023.

Cronaca della 1000 Km del Paul Ricard 2023

Ci siamo, bandiera verde! Parte benissimo Jules Gounon a bordo della Mercedes AMG GT3 #88, seguito a ruota dalla sorella #777 di AlManar Racing (condotta in questa prima fase di corsa da Maro Engel). Dopo parecchie sportellate nel nutrito field lungo le prime 5 curve, alla Curva 7 avviene già il primo episodio sfortunato: dopo un contatto con la Mercedes #3 di GetSpeed, finisce a muro la vettura #78 del team Barewell Motorsport, seguita 1800m più avanti dalla Mercedes AMG #87 di Lorenzo Ferrari che – dopo essere partito in un’ottima 7a posizione – a Signes vive un grande momento di spavento perdendo il controllo ad altissima velocità senza però impattare contro le barriere; torna ai box per cambiare gli penumatici, potentemente spiattellati. Non eccellente la partenza delle Ferrari 296 GT3 di AF Corse, con la #71 e la #51 che si plafonano al 6° e 7° posto.

A 5 ore e 48 minuti dal termine è di nuovo bandiera verde, con le posizioni che rimangono invariate. Imperversa però una grande lotta per la seconda posizione, con Engel costretto a difendersi da un’arrembante Dennis Marschall che, a bordo della sua Audi #40 del Tresor Orange1, guarda negli specchietti per assicurarsi che l’Audi R8 LMS GT3 Evo II #11 del ComToYou Racing rimanga alle sue spalle. La vettura di Ingolstad pare comportarsi molto bene tra i cordoli del Paul Ricard, tanto che a 5 ore e 18 minuti dal termine la #40 (guidata da Marschall) riesce a portarsi in seconda posizione scavalcando Maro Engel e addirittura andando a disturbare il leader – fino a questo momento incontrastato – Jules Gounon. Il francese del Akkodis ASP Team è sotto pressione dal tedesco, che si prepara ad un undercut.

Dopo un’ora di gara la classifica di Top-10 recita Gounon (Mercedes #88), Marschall (Audi #40), Engel (Mercedes #777), Vervisch (Audi #11), Mies (Audi #25), Weerts (BMW #32), Serra (Ferrari #71), Shwartzman (Ferrari #51), Wittmann (BMW #98) e Olsen (Porsche #96).

Primo giro di Pit-Stop che premia il Team Tresor Orange1 che, ora con Mattia Drudi alla guida dell’Audi #40, è riuscito ad avere la meglio sulla Mercedes #88 di Gounon (che si ferma ma rimane in macchina per eseguire un double stint) grazie ad un giro monstre addirittura di 2″5 più veloce rispetto al diretto avversario. Il sammarinese classe ’98 allunga a 3″8 sul francese, mentre pochi minuti dopo tocca a Daniel Serra cedere una posizione, lasciando sfilare sul Mistral la BMW #98 del Team Rowe guidata da Wittmann che si guadagna la 7a posizione overall. Drudi, impegnato nel suo primo stint di serata, continua ad imprimere un ritmo pazzesco portando a 5″ il suo vantaggio nei confronti del vincitore del titolo Endurance 2022. A 4 ore e 22 secondi dal termine la rimonta di Andrea Caldarelli subisce un brusco stop a causa di un contatto con la Mercedes #90 di del team MadPanda in Curva 12. L’italiano riparte, ma ha perso una 20ina di secondi. Nel frattempo, lungo il Mistral va in scena un three-wide con Weerts, Wittmann e Gachet che giocano a tirarsi la staccata più profonda a Signes; la spunta il francese alla guida dell’Audi #25 del Sainteloc Junior Team, autore di una manovra iconica però vana, con la #98 del team Rowe che si riprende la 4a piazza overall. Una lotta che non si conclude qui, perché alla festa si invita anche Daniel Serra che mette il muso della sua 296 GT3 all’interno di Curva 6 per sopravanzare la #32 di Weerts; finisce male per il belga, costretto allo sfortunato ritiro con semiasse piegato.

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Dopo due ore di gara la classifica di Top-10 vede Drudi (Audi #40) che stacca di 9″ Gounon (Mercedes #88); a seguire, Engel (Mercedes #777), Wittmann (BMW #98), Gachet (Audi #25), Serra (Ferrari #71), Shwartzman (Ferrari #51), Caldarelli (Lamborghini #63), Verhagen (BMW #998) e Olsen (Porsche #96). Finisce la 1000 Km del Paul Ricard di Valentino Rossi, che dopo due buoni stint cede il volante della BMW #46 a Augusto Farfus che torna in pista in 14a piazza.

Drudi tira al massimo il suo meraviglioso stint, prima di cedere a Ricardo Feller il volante della sua Audi #40 a 3 ore e 52 dalla bandiera a scacchi. Un giro dopo rientra anche Jules Gounon, che chiude la sua 1000 Km del Paul Ricard in una buona 2° posizione overall momentanea ma perdendo 2″ con un problematico ingresso in corsia box; occhio all’uscita dalla Pit-Lane, molto trafficata e con 6 doppiati tra la leader #40 e l’inseguitrice #88 guidata ora da Timur Boguslavskiy. Scoppia una battaglia proprio tra il russo e Fabian Schiller, arrembante con la sua #777 alle spalle della vettura di Akkodis ASP partita dalla pole e ora 2a. Ciò gioca a favore della BMW #98, ora nelle mani di Philipp Eng, che ricuce il gap e si invita alla battaglia per il secondo gradino del podio. Ci mette 15′ la #98 per sferrare l’attacco decisivo, con una grande manovra all’esterno di Signes! Il tedesco non ha finito, e due giri dopo – sempre a Signes – sceglie la linea interna per afferrare la seconda posizione fiocinando Boguslavskiy! A chi giova tutto questo? Ovviamente all’Audi #40 del team Tresor Orange1; con Feller alla guida, vede salire il vantaggio su Philpp Eng a ben 29″. Siamo al giro di boa, ed è da segnalare anche la grande rimonta della BMW del team WRT che si fregia col #46, partita 20a e ora 10a con Farfus alla guida (ma con 5 secondi di penalità per esubero di track-limits).

Siamo al giro di boa della 1000 Km del Paul Ricard. Quando sono trascorse 3 ore su 6 di gara, la classifica di Top-10 vede Feller (Audi #40) che stacca di 30″ Wittmann (BMW #98); a seguire Schiller (Mercedes #777), Boguslavskiy (Mercedes #88), Gachet (Audi #25), Nielsen (Ferrari #71), Rigon (Ferrari #51), Pepper (Lamborghini #63), Harper (BMW #998) e Soulet (Audi #21, primo della Classe Gold).

1000 km paul ricard
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Il colpo di scena arriva dopo 10 minuti dal giro di boa: foratura alla posteriore destra dell’Audi #40 che si trovava al comando della 1000 Km del Paul Ricard! Feller ne approfitta per rientrare ai box e consegnare la vettura a Marschall, ma i danni – causati dalla rottura del disco freno – sono consistenti. La vettura di Ingolstad viene mestamente riportata all’interno del box, e la tristezza sui volti del team Tresor Orange1 (e dei piloti Drudi/Marschall/Feller) è davvero evidente. Il comando delle operazioni viene così assunto dalla BMW M4 GT3 #98 di Rowe Racing, già dominatrice del round di apertura a Monza tenutasi lo scorso aprile.

Ci avviciniamo al segnale di 2 ore al termine, e chi è on the move è la Lamborghini Huracan GT3 Evo II #63 che, con Andrea Caldarelli di nuovo alla guida, si prende la posizione sulle Ferrari di Rigon e Nielsen portandosi addirittura 5a! Dovrà scontare però 5 secondi di penalità nel momento della prossima – imminente – sosta. Il primo dei piloti in Top-10 a fermarsi è Boguslavskiy, che cede il volante della Mercedes #88 a Raffaele Marciello.

A 2 ore dal termine, la classifica di Top-10 vede Eng (BMW #98) seguito a soli 6″ da Schiller (Mercedes #777), Mies (Audi #25), Harper (BMW #998), Caldarelli (Lamborghini #63), Nielsen (Ferrari #71), Rigon (Ferrari #51), Farfus (BMW #46), Mitchell (Lamborghini #6) e Hofer (Audi #21, primo della Classe Gold). Marciello, appena entrato in pista a bordo della sua Mercedes #88, è 12°. Ma solo 5 minuti dopo, altro colpo per la #63; Caldarelli fora la posteriore sinistra, ed è costretto a percorrere più di metà pista per tornare ai box; detriti in pista, con il bodywork che sicuramente risente della delaminazione. Dopo la #32 di WRT e la #40 di Tresor Orange1, un’altra vettura illustre è dunque chiamata fuori dalla lotta per la conquista della 1000 Km del Paul Ricard 2023.

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80 minuti al termine, e Marciello suona la carica! Meravigliosa manovra su Stolz, Mercedes #88 ora in terza posizione davanti alla #777 di AlManar; l’elvetico è ora all’inseguimento di Patric Niederhauser, che ha preso il posto di Christopher Mies a bordo dell’Audi LMS GT3 Evo II #25 del team Sainteloc Junior Team. La vettura dai 4 anelli vede arrivare velocissima la Mercedes Akkodis ASP alle spalle, e si difende bene fino al momento in cui il cronometro segna 1 ora e 10 minuti al termine: Marciello è ora 2°, ed ha solo 2″8 di svantaggio nei confronti della BMW #98 leader Yelloly. Ci mette solo due giri Lello Furioso a rimettere la Mercedes #88 davanti a tutti, con un sorpasso all’ultima curva che non lascia scampo all’inglese! Leadership che però il Campione Endurance 2022 deve cedere quasi immediatamente quando, a 1 ora e 2 minuti dalla bandiera a scacchi, va a fermarsi per l’ultima sosta di serata. Torna in pista 4°, e il ritmo impresso negli ultimi minuti è qualcosa di inarrivabile; riprende il comando delle operazioni quando anche Stolz completa la sua ultima sosta, e si invola vero un grande trionfo.

A 30′ al termine della 1000 Km del Paul Ricard, ultime soste smarcate per tutti; la Top 10 ora si delinea in questo modo: Marciello (Mercedes #88), Stolz (Mercedes #777), Niederhauser (Audi #25), Yelloly (#98), Fuoco (Ferrari #71), Hesse (BMW #998), Rovera (Ferrari #51), Martin (BMW #46), Soulet (Audi #21, primo di Classe Gold) e Di Folco (Audi #9, secondo di Classe Gold).

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E mentre la McLaren 720S #159 (leader della Bronze Cup) è incredibilmente costretta al mesto ritiro a 7′ dal termine a causa di un problema tecnico alla posteriore sinistra, la rimonta di Raffaele Marciello, al termine di una gara tutt’altro che semplice, è finalmente completata. Lello Furioso, nelle due ore a sua disposizione, è riuscito a ricucire il gap che separava la sua Mercedes #88 del Akkodis ASP Team dai leader e addirittura guadagnare 10 secondi sui primi inseguitori (AlManar Racing). La Mercedes #88 vince la 1000 Km del Paul Ricard, in un trionfo che fa ben sperare in vista della 24 ore di Spa-Francorchamps 2023 prevista per i prossimi 1 e 2 luglio; i vincitori dell’edizione 2022 saranno sicuramente galvanizzati e carichi per l’importante appuntamento del Belgio!





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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.