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Indy 500, la Pole va a Ed Carpenter! Disfatta per la Honda, Rossi è 32°





Abbiamo sbagliato lui. A essere tornato è Ed Carpenter, che guadagna la terza pole position in carriera nel catino dell’Indiana. Il dominio della Chevy è suggellato da 7 motori nelle prime 8 posizioni, e dalla conquista anche della pole position degli altri.

Indy 500, la Pole va a Ed Carpenter! Disfatta per la Honda, Rossi è 32°

Carpenter, pilota part-time al volante della sua #20, ha impostato una pole alla velocità media di 229,618 miglia orarie. Il giro più veloce (del poker su cui si calcola la media) l’ha impostato a 230,088 mph. Sono velocità spaventose: 369,534 km/h la media della pole, 370,29 km/h il giro più veloce. Il tempo totale ammontava a 2’36”7818.

Il Team Penske ha portato a casa comunque un buon risultato, piazzando in fila tre alfieri subito dietro. Simon Pagenaud ha infatti formalizzato la seconda posizione (228,761 mph di media, cioè 368,155 km/h). Dietro di lui chiude la terza fila Will Power (228,607 mph, cioè 367,907 km/h). Piccola nota di colore: il campione 2014 è l’unico ad essere sempre arrivato in Fast Nine dalla sua istituzione (2010). Infine Josef Newgarden aprirà la seconda fila (è quarto, a 228,405 mph, cioè 367,562 km/h).

Il primo dei motori Honda è Sebastien Bourdais per il Dale Coyne. Il francese ha impostato la sua quinta posizione alla media di 228,142 miglia orarie (cioè 367,159 chilometri l’ora). Solo 9° invece Scott Dixon, punta di diamante del Chip Ganassi Racing e suo unico alfiere nella Fast Nine (227,252 mph, cioè 367,582 km/h).

La terza fila è completata dalla seconda vettura dell’Ed Carpenter Racing, la #21 affidata alle manine del giovane Spencer Pigot (228,107 mph, cioè 367,102 km/h). Soltanto settima invece la terza vettura della squadra, che ospita anche l’unica donna al via. Danica Patrick è infatti l’ultima dei qualificati a impostare una media superiore alle 228 miglia orarie: sfiora i 228,090 (circa 367 chilometri l’ora).

Tony Kanaan a Indy

Peccato per la conclusione del suo tentativo, altrimenti anche Helio Castroneves sarebbe stato più avanti. Dopo due giri percorsi sopra i 228  (nel primo ha sfiorato i 229), il carioca è crollato a quota 227 miglia orarie e si è qualificato (227,859 mph, cioè 366,7 chilometri orari).

La pole position degli altri – quella segnata nella Q2 riservata ai piloti cristallizzati tra la 10^ e la 33^ posizione – è andata a Tony Kanaan, che impostato la media delle 227,664 miglia orarie (366,999 km/h). Dietro di lui il rookie Matheus Leist (227,571 mph – 366,240 km/h), poi ben tre motori Honda. Il primo dei quali è proprio quello di Marco Andretti (il più in palla della squadra in questi giorni) che segna una media di 227,288 mph (365,785 km/h). Il figlio e nipote d’arte è l’ultimo pilota della Q2 a impostare una media superiore a Scott Dixon. Seguono De Melo, Hunter-Reay, poi Kimball, Sato Kaiser e Wickens (18°).

Nonostante il botto di venerdì, James Davison riesce a issarsi fino alla 19^ posizione (226,255 mph – 364,122 km/h). Stefan Wilson, fratello del Justin tragicamente deceduto anni fa, è 23° (225,863 mph – 363,49 km/h). Indietro nomi più pesanti come JR Hildebrand (27°), Ed Jones (29° e autore di un errore che non ci voleva proprio per l’alfiere del Ganassi Racing), Graham Rahal (30°) e Conor Daly (33°). Addirittura trentaduesimo invece Alexander Rossi (224,935 mph – 361,998 km/h) dopo un controllo al limite (aveva baciato il muro…). Ricordiamo che Rossi qui vinse nel 2016, da debuttante assoluto.

L’appuntamento adesso è a domani, quando si terrà l’ottava giornata di prove libere della 500 miglia di Indianapolis. Per poi iniziare una lunga pausa, che s’interromperà soltanto venerdì 25, per il Carb Day. E dopo un giorno dedicato a parate e scaramanzie, finalmente domenica 27 un solo grido riempirà i cieli dell’Indiana. «Ladies and Gentlemen, start your engines!»

Qualifiche Indianapolis 500 2018




Tags : 500 Indy qualiEd Carpenterindy 500
Marco Di Geronimo

The author Marco Di Geronimo

Nato a Potenza nel 1997, sono appassionato di motori fin da bambino, ma guido soltanto macchinine giocattolo e una Fiat 600 ormai sgangherata. Scrivo da quando ho realizzato che so disegnare solo scarabocchi. Su Fuori Traiettoria mi occupo, ogni tanto, di qualcosa.