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Dal Medio Oriente all’Estremo Oriente: è questo il viaggio che il Circus della F1 ha affrontato per il primo Back-to-back della stagione 2018. Dalla notte desertica del Bahrain si passerà infatti alla foschia di Shanghai, con il circuito cinese che ospiterà il 3° appuntamento di un Mondiale che finora ha visto in Sebastian Vettel e nella sua Ferrari i principali protagonisti.

© Lars Baron / Getty Images / RedBull Content Pool
© Lars Baron / Getty Images / RedBull Content Pool

Disegnato dallo studio tecnico che fa capo ad Hermann Tilke, il tracciato cinese è parte integrante del calendario della F1 a partire dalla stagione 2004. Un giro di pista del circuito di Shanghai è lungo 5,451 km, ed al termine dei 56 passaggi previsti i piloti avranno coperto una distanza totale di 305,066 km. Sono 16 le curve che compongono il tracciato cinese, delle quali 9 a destra e 7 a sinistra, per un layout piuttosto tortuoso che, nonostante la presenza di lunghi rettilinei, spinge i team a presentarsi con pacchetti aerodinamici a medio carico. 

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Shanghai non è uno dei circuiti più veloci in calendario, con i piloti che trascorrono il 52% del tempo sul giro con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato. Tuttavia, nonostante questa percentuale non troppo elevata, il consumo medio di carburante è pari ad 1,88 kg/giro e non è detto quindi che le squadre potranno essere del tutto tranquille dal punto di vista dei consumi. Non troppo stressati sono il cambio, con 59 cambiate registrate in media nell’edizione 2017, e l’impianto frenante, con la Brembo che assegna un indice di difficoltà di 6 su scala da 1 a 10. I piloti trascorrono 18″ al giro aggrappati alle pinze del fornitore italiano, con un valore di decelerazione media pari a 3,7 G, e le tre frenate più impegnative del circuito cinese sono quelle di Curva 14, Curva 6 e Curva 11: nella prima i piloti subiscono una decelerazione di 5 G, passando da 327 a 69 km/h in 115 m, nella seconda si passa da 292 a 85 km/h in 101 m subendo una decelerazione di 4,9 G ed infine nella terza si ha lo stesso spazio di frenata ma una decelerazione leggermente inferiore, pari a 4,8 G. La più alta forza G in curva i piloti la subiscono invece nella percorrenza di Curva 7, dove si registrano 4,5 G per 2″9.

Due saranno le zone DRS per il GP della Cina, una posizionata sul lunghissimo rettilineo da 1,202 m che porta da Curva 13 a Curva 14 ed una situata invece sul rettifilo di partenza / arrivo. Due saranno anche i Detection Point, uno piazzato poco prima dell’ingresso di Curva 12 ed un altro sito tra Curva 15 e Curva 16. Le velocità massime saranno nell’ordine dei 326 km/h, e grazie alla doppia zona d’utilizzo dell’ala mobile si cercherà di migliorare il dato relativo ai sorpassi, con l’edizione 2017 che ne ha fatti registrare 31. In 9 edizioni del GP a trionfare è stato il pilota che partiva dalla Pole, mentre un Pit Stop si effettua in circa 17″5. Piuttosto elevata, soprattutto considerando l’ampiezza delle vie di fuga, è poi la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car: il dato si attesta infatti sul 43%.

Per quanto riguarda i record, il giro più veloce in prova è stato fatto segnare da Lewis Hamilton, che con la sua Mercedes W08 Hybrid ha fermato il cronometro sull’1’31″678. In gara il più rapido è stato invece Michael Schumacher, che con la Ferrari F2004 chiuse un giro in 1’32″238, mentre sulla distanza il migliore è stato Rubens Barrichello, che sempre al volante della Ferrari F2004 riuscì a completare il GP in 1 H 29’12″420. L’edizione 2017 del GP vide trionfare Lewis Hamilton, che chiuse la gara davanti alla Ferrari di Sebastian Vettel ed alla RB13 di Max Verstappen.

© Pirelli F1 Press
© Pirelli F1 Press

Il GP di Cina segnerà l’esordio del “salto” di mescola. Pirelli ha infatti messo a disposizione di team e piloti le Medium, le Soft e le UltraSoft, decidendo di lasciare a casa le SuperSoft. Due sono le curve particolarmente impegnative per le coperture, con Curva 1 che è a raggio decrescente e Curva 13 che si percorre a velocità particolarmente elevate. Le gomme a Shanghai sono piuttosto stressate – nonostante un asfalto non troppo abrasivo – per via delle forze longitudinali, e le scuderie dovranno anche tenere in considerazione il costante miglioramento delle condizioni della pista. Il “salto” della mescola dovrebbe permettere delle strategie più differenziate, ma anche questa volta la scelta dei team e dei piloti si è orientata sul compound più morbido tra quelli a disposizione. Solamente Hamilton ha optato per 6 set di Soft, mentre tutti gli altri si sono tenuti al di sotto di questa soglia. Le pressioni minime imposte da Pirelli alla partenza saranno di 21 psi all’anteriore e di 20 psi al posteriore, mentre il massimo camber ammesso sarà pari a -3,50° all’avantreno e -2,00° al retrotreno. A disposizione delle scuderie, ovviamente, ci saranno anche le Intermedie e le FullWet, che però potrebbero essere utilizzate solamente al venerdì: le previsioni meteo di Shanghai parlano infatti di un clima variabile – ma tendente al soleggiato – sia nella giornata di sabato che in quella di domenica, con temperature nell’ordine dei 19°.

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Anche il GP di Cina sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 trasmetterà il weekend di gara in differita. Ecco tutti gli orari:

Venerdì 13 aprile

  • 04:00 – 05:30 -> FP1 | diretta su Sky
  • 08:00 – 09:30 -> FP2 | diretta su Sky

Sabato 14 aprile

  • 05:00 – 06:00  -> FP3 | diretta su Sky
  • 08:00 -> Qualifiche GP Cina | diretta su Sky, differita su TV8 a partire dalle 19:45

Domenica 15 aprile

  • 08:10 -> GP Cina | diretta su Sky, differita su TV8 a partire dalle 21:00




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow