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Info, orari e record: guida al GP del Messico 2022 di F1





Dopo neanche sette giorni dalla vittoria ottenuta da Max Verstappen sull’asfalto del Circuit of The Americas, la Formula 1 è di nuovo pronta ad accendere i motori. Il Circus più veloce del mondo rotola verso sud, in direzione Messico, per fare tappa tra i cordoli del circuito intitolato ai compianti fratelli Rodriguez.

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© Lars Baron / Getty Images

Sarà lungo i 4,304 km del circuito che sorge nei pressi di Città del Messico che i venti piloti del Circus si sfideranno in occasione del 20° round di questa stagione 2022. 71 saranno i giri da percorrere, con le monoposto che al termine della corsa avranno dunque complessivamente coperto una distanza di 305,354 km. Composto da 10 curve a destra e 7 a sinistra, l’impianto – che sorge all’inusuale altitudine di 2.000 metri – pur vantando un infinito rettilineo non mette troppo sotto sforzo i propulsori: il pedale dell’acceleratore resta infatti completamente pigiato solamente per il 53% del tempo sul giro.

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© F1

Brembo classifica il circuito messicano come altamente impegnativo per i propri impianti frenanti, messi a dura prova non dall’altitudine ma dalle elevate temperature che solitamente vengono raggiunte nel corso del weekend. I freni della ditta italiana verranno utilizzati in media per 15″7 ogni giro, vale a dire per il 20% del tempo complessivo di gara. La frenata più impegnativa dell’Hermanos Rodriguez è quella di Curva 1: lì le monoposto passeranno da oltre 350 a 113 km/h, percorrendo 142 m in 2”61, esercitando 138 kg di carico sul pedale del freno e subendo una decelerazione di 4,5 G. Non troppo sollecitato sarà invece il cambio, con l’edizione 2021 del GP che ha fatto registrare mediamente 51 cambiate nel corso di ogni giro, mentre la forza G più elevata in curva la si registra in percorrenza di Curva 10, dove i piloti subiranno 3,8 G laterali.

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© Brembo

Saranno di nuovo tre le zone di attivazione del DRS, grazie alle quali potranno essere raggiunte velocità massime superiori ai 360 km/h: la prima sarà posizionata sul lunghissimo rettifilo di partenza/arrivo, la seconda verrà messa sul rettilineo che collega Curva 3 a Curva 4 e la terza troverà invece posto sull’allungo che da Curva 11 conduce a Curva 12. Duplice sarà invece il Detection Point, con quello dedicato alle prime due aree di utilizzo dell’ala mobile che sarà piazzato in uscita dalla strettissima sezione dello Stadio, e con quello pensato per la terza e ultima zona DRS che verrà posizionato invece appena dopo Curva 9. Il poleman scatterà dal lato sinistro della griglia, mentre per percorrere a 80 km/h i 378 m di pit lane occorreranno circa 17”. Nel 2021 sono andati in scena 25 sorpassi, e nelle ultime 5 edizioni la probabilità di veder scendere in pista la Safety Car si è attestata al 40%.

Il giro più veloce, per quel che riguarda il layout attuale della pista, lo ha fatto registrare nel 2021 Valtteri Bottas: il #77, al volante della Mercedes W12, ha fermato il cronometro sull’1’17″774. La scorsa edizione del GP del Messico ha visto vincere – adottando una strategia a una sola sosta – Max Verstappen, capace di tagliare il traguardo davanti a Lewis Hamilton e a Sergio Perez.

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© Pirelli F1 Press Area

Per quanto riguarda le gomme, Pirelli per il GP del Messico ha deciso di mettere a disposizione di team e piloti la Hard C2, la Medium C3 e la Soft C4, vale a dire le mescole intermedie della propria gamma. “Nel corso di un’intera stagione, gli pneumatici devono affrontare condizioni estremamente variabili a seconda delle specifiche conformazioni delle piste” – dice Mario Isola – “Suzuka è caratterizzata dall’importanza delle forze laterali, Austin invece ha carichi aerodinamici ben bilanciati. Questa volta, qui in Messico, l’attenzione si concentra su trazione e frenata. Il circuito Hermanos Rodriguez non offre molta aderenza e le forze sugli pneumatici sono relativamente basse a causa del limitato carico aerodinamico che le vetture riescono a generare a queste altitudini, soprattutto nelle curve lente. Quest’anno, inoltre, il circuito potrebbe rivelarsi più limitante sull’avantreno per la tendenza a sottosterzare nelle curve a bassa velocità, tipiche della pista messicana, e questo potrebbe causare un maggiore scivolamento delle ruote anteriori. Per via delle caratteristiche del luogo, la superficie dell’asfalto del circuito tende ad essere sporca e c’è molta evoluzione di pista. La chiave è saper comprendere queste peculiarità e riuscire a mantenere gli pneumatici anteriori che quelli posteriori nella corretta finestra di utilizzo”. A disposizione dei team ci saranno ovviamente anche Intermedie e Full Wet, che anche stavolta potrebbero dover fare capolino dalle proprie termocoperte: le previsioni meteo attualmente danno infatti il 40% di possibilità di pioggia tanto al sabato quanto alla domenica, con temperature medie nell’ordine dei 25°.

Il GP del Messico tornerà a essere trasmesso in diretta solamente da Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà in differita qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend:

Venerdì 28 ottobre
20:00 – 21:00 -> FP1 | diretta Sky
23:00 – 00:30 -> FP2 | diretta Sky

Sabato 29 ottobre
19:00 – 20:00 -> FP3 | diretta Sky
22:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 23:30

Domenica 30 ottobre
21:00 -> GP del Messico | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 22:00





Tags : f1formula 1gp messicoorariPreviewrecord
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow