A meno di una settimana di distanza dal Gran Premio di Francia la Formula 1 è pronta a scendere nuovamente in pista. Teatro del tredicesimo – per i cazzi suoi – appuntamento stagionale di questo 2022 del Circus sarà il rovente asfalto dell’Hungaroring, l’impianto costruito a pochi km di distanza da Budapest.
Quello sul quale si disputa il GP d’Ungheria è un tracciato che potremmo definire “vecchia scuola”, sia perché nel corso della sua storia non ha subito enormi stravolgimenti a livello di layout sia perché, nell’era delle enormi via di fuga in asfalto, l’Hungaroring è una di quelle piste che lascia poco margine d’errore ai piloti. Composto da 14 curve – delle quali 8 a destra e 6 a sinistra -, è un tracciato tortuoso lungo 4,381 km e sul cui asfalto, al termine dei 70 passaggi previsti, ciascuna monoposto avrà percorso 306,630 km. Il 56% del tempo sul giro lo si trascorre con il pedale dell’acceleratore completamente pigiato, con un consumo medio registrato nel 2021 di 1,61 kg/giro.
Secondo Brembo, l’Hungaroring è un circuito mediamente impegnativo per gli impianti frenanti. I piloti ricorrono ai freni mediamente per 14”3 al giro, vale a dire il 19% del tempo complessivo di gara, mentre il valore medio di decelerazione è pari a 3,1 G. Nel corso del GP ogni pilota eserciterà invece sul pedale del freno un carico pari a 78 tonnellate e mezzo, l’equivalente di circa 125 mucche grigie ungheresi. È la staccata di Curva 1 la più impegnativa per gli impianti frenanti: le monoposto scalano da 321 km/h a 95 km/h, percorrendo 118 m in 2”43, subendo una decelerazione di 4,6 G ed esercitando un carico di 142 kg sul pedale del freno. Piuttosto stressata è la trasmissione, con 44 cambi marcia mediamente registrati nel corso dell’edizione 2021, mentre la più elevata forza G in curva i piloti la subiranno nella percorrenza di Curva 4, dove si registrano 4,7 G.
Come accaduto nel 2021 solamente due saranno le zone DRS, una posizionata sul rettifilo di partenza / arrivo ed una situata piazzata invece sul breve allungo che da Curva 1 porta a Curva 2. Unico sarà invece il Detection Point, per entrambe sito poco prima dell’ingresso dell’ultima curva. La conformazione del circuito magiaro tuttavia non favorisce troppo i sorpassi, che nel corso dell’edizione 2021 sono stati 15, e non esalta neppure la velocità di punta delle monoposto, che non dovrebbero oltrepassare di troppo la soglia dei 320 km/h. Piuttosto bassa (40%) è stata poi nelle ultime 5 edizioni la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car, mentre occorreranno 16” per attraversare una pit lane lunga 365 m.
Risale poi all’edizione 2020 il giro più veloce in gara, firmato da Lewis Hamilton in 1’16”627. Lo scorso anno in Ungheria vinse invece, al termine di una edizione tutto fuorché monotona e lineare, Esteban Ocon: il francese della Alpine trionfò davanti a Lewis Hamilton e Carlos Sainz, dopo che una carambola innescata da Valtteri Bottas e Lance Stroll mise fuori gioco parecchi protagonisti già alla prima curva del primo giro.
In occasione del GP d’Ungheria la Pirelli ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C2, le Medium C3 e le Soft C4, ovverosia le mescole intermedie della propria gamma. Fatta esclusione per le abituali elevatissime temperature di aria ed asfalto, capaci di aumentare il degrado termico delle gomme, il circuito magiaro non è particolarmente stressante per i pneumatici ed anzi presenta bassi livelli di usura. “L’Hungaroring è sempre stato considerato un circuito in cui è difficile sorpassare, ma il nuovo pacchetto di vetture e pneumatici consente ai piloti di avvicinarsi molto di più l’uno all’altro, e questo ci ha permesso, quest’anno, di vedere gare fantastiche e ricche di sorpassi” – ha commentato Mario Isola – “Speriamo che sia lo stesso per l’Hungaroring, una pista stretta e piena di curve in cui le monoposto corrono spesso tutte ammassate. L’Ungheria è nota per essere una tappa molto calda, ma nelle ultime due stagioni è arrivata anche la pioggia… morale della favola, mai saltare alle conclusioni! L’Hungaroring ci ha riservato diverse sorprese in passato, ed è possibile che quest’anno ci sorprenda ancora di più”. Anche in Ungheria saranno ovviamente disponibili Intermedie e Full Wet, che potrebbero dover essere utilizzate nelle giornate di sabato (quando la possibilità di pioggia è dell’80%) e alla domenica, quando invece la probabilità di assistere a una gara bagnata scenderà al 40%.
Il GP d’Ungheria tornerà a essere una diretta esclusiva di Sky Sport F1 (canale 207), mentre TV8 trasmetterà qualifiche e gara in differita. Ecco tutti gli orari del fine settimana, mentre quelli di Formula 2 e Formula 3 potete trovarli qui.
Venerdì 29 luglio
- 14:00 – 15:00 -> FP1 | diretta Sky
- 17:00 – 18:00 -> FP2 | diretta Sky
Sabato 30 luglio
- 13:00 – 14:00 -> FP3 | diretta Sky
- 16:00 -> Qualifiche | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:30
Domenica 31 luglio
- 15:00 -> GP Ungheria | diretta Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:00