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Binotto: “A Baku il primo step evolutivo della SF90. Per noi sarà un GP molto importante”





E’ solamente il 4° GP del Mondiale 2019, eppure quello dell’Azerbaijan rischia di essere un appuntamento piuttosto cruciale nell’andamento stagionale della Scuderia Ferrari. Dopo essere stata additata da ogni dove come la principale candidata al trono iridato, la SF90 si è trovata bruscamente alle prese con una dura realtà che ha riproposto uno strapotere Mercedes al quale, in una misura simile, non si assisteva da almeno un paio di stagioni.

© Scuderia Ferrari
© Scuderia Ferrari

Fatta esclusione per la desertica nottata del Bahrain – durante la quale si è comunque registrato qualche scricchiolio di troppo nell’ingranaggio della scuderia di Maranello -, la SF90 né in Australia né in Cina è sembrata in grado di impensierire davvero la W10 Hybrid, Freccia d’Argento presentatasi più affilata che mai ai blocchi di partenza della stagione in corso. Uno scenario che in pochi si aspettavano al termine dei test di Barcellona, ed uno scenario che mette gli uomini della Ferrari nella scomoda posizione di dover correre (e in fretta) ai ripari per dimostrare che quest’annata 2019 è ancora tutta da giocare e ben lungi dall’essere finita sul nascere.

E’ per questo dunque che a Baku, capitale azera che farà da scenario al GP dell’Azerbaijan, la SF90 riceverà il primo step evolutivo di questa stagione, nella speranza di avvicinare l’armata di Brackley e confermare quanto di buono fatto vedere a Barcellona. “Porteremo alcuni sviluppi a Baku” – ha dichiarato Mattia Binotto – Sarà il primo step evolutivo della SF90. Dato che arriviamo da 3 GP che non sono assolutamente andati come avremmo sperato, quella di Baku sarà una gara molto importante per noi“. “Ci siamo preparati davvero bene” – ha proseguito il Team Principal del Cavallino Rampante – “Abbiamo analizzato tutti i dati che abbiamo raccolto finora, concentrandoci nelle aree in cui sappiamo di poter migliorare e lavorando per adattare al tracciato il set-up dell’auto e la gestione della PU”.

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Power Unit che a Baku, pur non essendo fondamentale data l’estrema tortuosità della parte centrale del tracciato, svolgerà comunque un ruolo parecchio importante visto il lunghissimo rettilineo che il circuito azero presenta. “La pista di Baku ha un rettilineo davvero molto lungo” – ha detto infatti Binotto – Richiede uno sforzo particolare al motore, sia per quel che riguarda la combustione interna sia per quel che riguarda il comparto ibrido”. “In più, l’asfalto è molto liscio, quindi l’usura delle gomme generalmente è parecchio bassa. Bisogna però considerare che per via di questo motivo le gomme genereranno meno energia e dunque potrebbe essere difficile mandarle alla giusta temperatura“, ha concluso il Team Principal della Ferrari facendo quindi accenno alle difficoltà riscontrate dalla SF90 nel far raggiungere alle Pirelli la giusta finestra di esercizio. Quelle stesse difficoltà che, ovviamente, a Maranello sperano possano svanire nel weekend grazie ai primi “ritocchi” alla SF90. 





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Piergiuseppe Nicoli

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