Non solo auto in pista: il venerdì della 6 Ore di Imola 2025 è anche la giornata dedicata ai Media, con molteplici occasioni per scambiare qualche parola con i protagonisti del WEC. Nella sempre accogliente hospitality di Ferrari AF Corse abbiamo avuto modo di intervistare e ascoltare Alessandro Pier Guidi, pilota ufficiale Ferrari che ci ha raccontato sensazioni, ambizioni e aspettative per una gara che, sul circuito di casa, ha un sapore tutto particolare anche in virtù di una sfortunata edizione 2024.

Seduti sui – comodissimi – divanetti dell’hospitality di Ferrari AF Corse, all’interno della quale siamo stati invitati al “Meet The Team” organizzato per la gara di casa, veniamo raggiunti da uno dei piloti di punta del Cavallino Rampante. Nel brusio dei preparativi e del catering a fare da sottofondo, Alessandro Pier Guidi ha condiviso con noi giornalisti le sue sensazioni sulla 6 Ore di Imola 2025, ma anche sugli sviluppi futuri del WEC e della 499P di casa Maranello.
Fresca di aggiornamenti e reduce da una grandiosa tripletta ottenuta nella gara inaugurale in Qatar, la Hypercar in rosso sembra pronta a sfidare una concorrenza che, ad oggi, pare più che mai agguerrita e con la possibilità di centrare un grande risultato in una delle tappe più attese e peculiari del Mondiale Endurance.
6 Ore di Imola 2025: le parole di Alessandro Pier Guidi

Siamo con Alessandro Pier Guidi, ecco la prima domanda: cosa pensi del meteo previsto per questa 6 Ore di Imola 2025, visto come è andata l’anno scorso?”
“Mah…preferivo avere il sole. Oggi dovrebbe essere la giornata più brutta, sabato dovrebbe essere okay, domenica non lo so… probabilmente sarà come l’anno scorso, una situazione simile. Vedremo, ma non è che sbaglieremo tutte le volte! Alla fine abbiamo sempre il 50% di possibilità di indovinare!”
In Qatar avete migliorato rispetto agli anni passati, e nonostante le penalità ricevute siete riusciti a chiudere a podio. La macchina è rimasta la stessa, dunque su cosa avete lavorato? Come si tramuta questo lavoro in costanza nell’arco della stagione?
“In fin dei conti la macchina è omologata, non si può cambiare. Abbiamo cercato di ottimizzare il pacchetto che avevamo. Sapevamo che in alcune piste avevamo un po’ più di carenze, in altre andavamo meglio di per sé per com’è fatta la macchina. Abbiamo cercato di migliorare dove eravamo più carenti. Su queste macchine, a livello di setup, puoi fare molte cose; è una macchina molto libera, hai tante regolazioni che puoi fare, piccole cose che fanno grandi differenze. Anche conoscere meglio di anno in anno la macchina ti consente di migliorare la tua performance in generale. Poi ovviamente Ferrari ha lavorato anche sulla struttura per essere più solidi, per cercare di imparare dagli errori che abbiamo fatto nel passato e non ripeterli. Questo è un altro aspetto, che magari non influisce direttamente la performance del tuo giro, però ti dà performance sull’arco della gara e sull’arco del Mondiale.
Sono tante vetture in lotta, quindi penso che più che fare degli exploit servirà la costanza lungo tutta la stagione, riuscire a essere sempre nei punti anche nelle gare dove non saremo così in vantaggio, non avremo un vantaggio o non potremo vincere. Punti che serviranno alla fine della stagione per poterci giocare il Mondiale”
Alla presentazione a Maranello avevi detto che il Qatar non sarebbe stata la vostra pista, e poi nella 1812 KM avete fatto una storica tripletta: Adesso c’è Imola…
“Eh, ho quasi paura di dirlo! Non ci aspettavamo di essere così tanto competitivi in Qatar; sapevamo di aver migliorato, ma siccome avevamo fatto molta fatica l’anno prima, non sapevamo quanto questo miglioramento avrebbe portato in risultato. Non bisogna dimenticare che Cadillac si sono (clamorosamente, n.d.r.) autoeliminate e sarebbero state competitor molto difficili da battere. Qua a Imola l’anno scorso siamo andati molto forte, e speriamo di ripeterci! Ma credo che anche gli avversari saranno più vicini; come abbiamo migliorato in alcune piste dove non eravamo super veloci, immagino che anche gli altri abbiano lavorato. Qui a nella 6 Ore di Imola mi aspetto altri competitor più vicini, come ad esempio la BMW che l’anno scorso non era super competitiva e adesso ha una macchina molto veloce. Anche in IMSA ottiene ottimi risultati, cosa che non faceva nel 2024, quindi credo che ci saranno delle sorprese anche qua”
Avete analizzato in modo particolare le condizioni in cui potreste trovare la pista nell’arco del weekend?
“Penso che alla fine ci saranno anche situazioni di gara in cui – senza via di mezzo – o ci prendi, o sbagli. L’anno scorso abbiamo sbagliato, se avesse piovuto meno probabilmente saremmo stati gli eroi di Imola. Sono cose che a volte sono complicate da gestire, ma cerchiamo di far meglio e, se saremo nella condizione dell’anno scorso con un buon vantaggio, tenteremo di coprire maggiormente gli avversari rispetto a pensare al meglio per noi”
Importanza qualifiche per la 6 Ore di Imola: fondamentali?
“Sì, come in Qatar anche qui a Imola è molto complicato superare. La track position è molto importante e la qualifica sarà importante. È un po’ un peccato questo meteo per oggi (venerdì, n.d.r.) perché altri sono venuti a fare dei test un mese e mezzo fa e noi non siamo venuti, e ci sarebbe servito abbastanza passare del tempo in pista per capire al meglio le condizioni come quelle odierne…però il meteo è questo, e questo prenderemo”
Siete stati competitivi in ogni fase della gara, quindi in ogni condizione di temperatura dell’asfalto. Si può dire che siate molto migliorati nella gestione degli pneumatici?
“Quello sicuramente, era un aspetto che all’inizio ci vedeva un po’ carenti. Avevamo anche meno esperienza in questo ambito di gestione, venendo da tutto il discorso GT dove le gomme erano probabilmente migliori, quindi c’era meno da gestire. Quindi alla fine abbiamo dovuto imparare un attimo a capire come fare, capire come gestire e abbiamo migliorato tanto. Adesso mi sento di dire che siamo abbastanza allineati agli altri, ai migliori. Il benchmark lato gomme era sicuramente Toyota, che era quella che aveva più esperienza e mi sento di dire che siamo abbastanza allineati adesso”
Conoscendoti a te piace vincere, no? A giugno saranno però due anni che non vinci in gara (24 Ore di Le Mans del Centenario, n.d.r.)…
“Sì, a tutti piloti piace vincere! Certo, ci proveremo quest’anno, è ovvio. Ma alla fine, se anche non dovessi vincere nessuna gara e vincere il Mondiale, a me andrebbe bene. Se dovessi vincere anche qualche gara, meglio”
Com’è andato il test che avete svolto ad Aragon?
“Bene, è stata più che altro una durata, ed è stato positivo. Abbiamo provato molte cose, ma non grandi cose nuove; più che altro volevamo essere più certi di alcuni aspetti. Quindi abbiamo fatto una simulazione di durata in più, che tendenzialmente è una cosa che si fa abbastanza di routine, tutti gli anni prima di Le Mans. Ed è andato abbastanza bene”
La 6 Ore di Imola cosa rappresenta per Ferrari? Ci sono emozioni in più? Come cambia l’approccio di un professionista?
“Ovvio che sia bello correre davanti ai tifosi nella pista di casa. Più che per me, vorrei cercare di fare molto bene per tutti i tifosi che vengono in Autodromo, quelli che sono venuti anche già questa mattina (venerdì, n.d.r.) anche con la pioggia…insomma, sarebbe bello regalargli un buon risultato, un successo. Comunque cercheremo di fare il nostro meglio; ovviamente uno lo cerca di fare in ogni pista, però a maggior ragione qua cercheremo di dare il 101%!”
Ti piacerebbe che il WEC, ossia il Mondiale Endurance, fosse un po’ più lungo in termine di gare?
“Sì, è bello correre in questo campionato, generalmente è molto competitivo. Credo che sia già in piano di aumentare il numero di gare. Ovviamente se uno fa la comparazione tra F1 e Endurance vede che ci sono molte meno gare, però in fin dei conti se si guardano i chilometri che percorriamo non sono poi così diversi! Ovviamente avere più gare comporta che vada a toccare più Paesi, che si vada in piste diverse…potrebbe essere proprio questo il bello, esplorare piste nuove o andare in posti dove magari non siamo ancora stati”
Saresti contento se il WEC introducesse le gare Sprint con il format che propone IMSA?
“Sinceramente no. Non credo che le vetture siano adatte a un tipo di gara di questo tipo. Penso che l’Endurance debba rimanere Endurance e lo Sprint debba rimanere Sprint. Mixare le due cose non lo vedo così positivo”
Nemmeno con Endurance da 4 ore come il format sperimentato a Silverstone di qualche anno fa?
“Bene o male, quattro ore è comunque una gara Endurance; quindi sì, una gara da quattro ore mi andrebbe bene. Mentre nella classica gara da un’ora, il campionato perderebbe anche il senso di avere due o tre piloti. A quel punto parte uno di loro e arriva lo stesso. Però non sarebbe più l’Endurance”
Nell’uovo di Pasqua…una vittoria?
“Speriamo sì, perché no! (Ride, n.d.r.) Alla fine siamo tutti qui nel giorno di Pasqua, lontano dalla famiglia…almeno cerchiamo di vincere!”
In attesa dello start della 6 Ore di Imola 2025, ringraziamo Alessandro Pier Guidi e il team Ferrari AF Corse per l’opportunità concessaci