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Le scuderie chiedono a Pirelli di tornare ai battistrada del 2018. Contrarie Mercedes e McLaren





Nel corso degli ultimi mesi sono piovute critiche da ogni dove, nei confronti dell’operato della Pirelli. L’unico fornitore di pneumatici della Formula 1, infatti, è stato additato da parecchi team – e a più riprese – come uno dei principali responsabili del Mondiale a senso unico a cui abbiamo assistito fino a questo momento della stagione.

© Pirelli F1 Press Area
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A finire nell’occhio del ciclone, così come già accaduto durante la passata stagione, è lo spessore del battistrada delle coperture della ditta milanese. Ribassato per tutto questo campionato di 0,4 mm (la stessa riduzione che nel 2018 avvenne solamente in occasione dei tanti discussi GP di Spagna, Francia ed Inghilterra con l’intento di ridurre il blistering lamentato da piloti e scuderie), il battistrada attuale sarebbe perfetto per lavorare in sinergia con solo alcune delle monoposto del Circus: quelle che, per quella che molti definiscono come una poco fortuita coincidenza, lo scorso anno avevano invece sofferto con lo spessore del battistrada “originario”. 

Una situazione che, stando a quanto si sente qui nel Paddock del Red Bull Ring, non sembra essere apprezzata da alcune scuderie del Circus, che avrebbero formalmente richiesto a Pirelli di ritornare – a stagione 2019 in corso – allo spessore del battistrada avuto nel 2018, mantenendo però le mescole finora utilizzate. Secondo il regolamento tecnico della F1 una modifica simile è possibile (art. 12.6.1), a patto tuttavia che almeno il 70% delle scuderie partecipanti al Mondiale sia d’accordo: una percentuale piuttosto elevata, ma una percentuale che a quanto pare si cercherà di raggiungere nel corso del meeting tra i team che si terrà nel Paddock del GP austriaco.

© Pirelli F1 Press Area
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Tra le scuderie più interessate a quello che sarebbe un clamoroso ritorno al passato figura la Ferrari, team che in questo 2019 non ha mai nascosto le proprie difficoltà nel capire, gestire e sfruttare i nuovi pneumatici, ma a quanto pare al fronte del team di Maranello hanno aderito diverse squadre (Haas in primis), scontente delle coperture fornite da Pirelli. La sensazione, anzi, è che le scuderie desiderose di fare un passo indietro sul fronte gomme siano la maggioranza, eppure questa maggioranza potrebbe non essere sufficiente per mutare l’attuale status quo: oltre a Mercedes, infatti, contrarie ad un ritorno al passato sarebbero anche Williams – che viste le sue poche pretese nel corso di questa stagione si allineerà al volere della “cugina” – e McLaren, che soprattutto in questi ultimi appuntamenti ha mostrato di saper sfruttare molto bene le coperture Pirelli.

Incerta sul da farsi, e dunque vero e proprio ago della bilancia, sarebbe invece la Racing Point: il team di Lawrence Stroll non avrebbe ancora preso una posizione autonoma, e se da un lato la motorizzazione Mercedes potrebbe far deporre per un voto contrario alla ricomparsa del battistrada “maggiorato”, dall’altro i risultati fortemente altalenanti di una scuderia che era ormai abituata ad abitare nei piani medio-alti della F1 potrebbero indurre le “Pantere Rosa” a schierarsi a favore del ripristino delle vecchie gomme. Pirelli, dal canto suo, si è detta disponibile a realizzare pneumatici muniti delle mescole attuali ma con battistrada più spessi di 0,4 mm. Solo, il fornitore milanese ha avvisato che le nuove coperture non potranno essere disponibili prima del GP del Belgio, in programma nell’ultimo weekend di agosto.

© Pirelli F1 Press Area
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La palla passa dunque ai Team Principal delle scuderie, che stando alle ultime informazioni si riuniranno domani mattina alle 09:00 per procedere alla votazione su una questione spinosa. Coloro che si augurano di ripristinare il vecchio spessore del battistrada possono solamente sperare che il fatidico 70% venga raggiunto: altrimenti, una simile modifica regolamentare potrebbe essere autorizzata solamente per motivi inerenti a questioni di sicurezza. Questioni che, come specificato dalla stessa Pirelli, allo stato attuale delle cose sarebbero però assolutamente insussistenti. 





Tags : f1f1 2019formula 1gp austriaPirelliRed Bull Ring
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow