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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP di Francia





Liberté, Égalité, Penalité. Dopo quanto successo a Montreal, è questo il motto che ci ha accompagnati in queste due settimane di traslazione dal francofono Canada alla Francia, sede del GP in programma questa domenica.

© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool

Il Mondiale 2019 di Formula 1 riparte infatti con la sua trasferta estiva europea dal GP di Francia, e più precisamente dallo storico circuito del Paul Ricard che sorge nelle vicinanze della cittadina di Le Castellet. L’edizione 2018 vide trionfare il solito Lewis Hamilton, che pur non essendo mai capitato nelle insolite vie di fuga colorate della pista fu protagonista di una gara sopra le righe. Viceversa, il suo rivale Sebastian Vettel provocò un contatto in partenza e, pur avendo calpestato più volte le variopinte vie di fuga, fu protagonista di una gara incolore.

Dando uno sguardo al presente, le situazione pare ancora più favorevole alla Mercedes: la scuderia di Stoccarda ha sin qui dominato, e l’ultima volta che in Francia si è cercato di fermare qualcosa di tedesco, non è andata proprio benissimo. D’altro canto, la Ferrari arriva in Francia con l’italico istinto di doversi riprendere qualcosa che le manca da tanto tempo, ma le servirà davvero un capolavoro per poter vincere. Il circuito di Le Castellet è il luogo adatto per rimarcare quanto di buono è stato fatto vedere a Montreal dalla scuderia di Maranello, è il luogo giusto per interrompere il dominio Mercedes, è il luogo perfetto per Sebastian Vettel che potrà tagliare le curve senza perdere il controllo della macchina sull’erba.

Il Paul Ricard infatti ha subito numerosi ed importanti restyling nel corso degli anni, con l’obiettivo di renderlo il primo circuito privo di qualunque via di fuga in erba o in sabbia, utilizzando al loro posto delle speciali righe colorate per frenare le vetture che escono di pista. Ma oltre a questa, quante cose non sapevate sul GP di Francia? Siete curiosi di saperne di più?

Très Bien! Allora vi lasciamo alla lettura delle “10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP di Francia“:

  1. All’inaugurazione dell’impianto del Paul Ricard partecipò anche il famoso calciatore Zinedine Zidane, che ha provato per primo la pista. O meglio, l’ha testata;
  2. La nazione ospitante è nota anche per aver dato origine ai fumetti che narrano vicende risalenti all’epoca dell’Impero Romano, quelli con protagonisti un piccoletto baffuto ed il suo Crossover SUV: Asterix & Opel X;
  3. Il GP di Francia si tiene nella patria che ha visto svilupparsi quel movimento di pensiero che poneva la Nissan come unica luce da seguire: l’Illumi – Nismo;
  4. L’asfalto del circuito è piuttosto scivoloso e viscido, quasi saponato. I tecnici della Pirelli imputano questo fattore alla vicinanza con Marsiglia;
  5. Chi sbaglia la prima curva, finendo largo, si ritroverà poi vincitore indiscusso della gara: Largo di Trionfo;
  6. L’ottimo Danjil Kvyat durante il weekend si sentirà a casa e sarà al centro dell’attenzione perché, anche se non è francese, è rousseau;
  7. Nella patria dello champagne, il GP di Francia ha sempre regalato gare frizzanti;
  8. Rivoluzione per l’impianto frenante: modificata la presa della pastiglia;
  9. Chi tiene davvero alla sua immagine è Lewis Hamilton, che per il GP transalpino sfoggerà un taglio di capelli adatto all’occasione: la frangia;
  10. Infine, ci tenevo a scrivere due note sull’antica monarchia francese: Re Sol




Tags : 10 cosef1f1 2019formula 1gp franciale castellet
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.