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La F1 in quarantena non pensa al solo 2020: Budget Cap al ribasso e BOP aerodinamico?





Proseguono anche a motori fermi i confronti e le discussioni sulla F1 dell’immediato futuro. Nel mentre il Circus è infatti forzatamente costretto ai box per via dell’imperversare del COVID-19, i Team Principal ed i rappresentanti delle 10 scuderie attualmente iscritte al campionato continuano a dialogare per delineare al meglio i tratti delle prossime annate della categoria regina dell’automobilismo sportivo.

F1
© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool

In ordine di tempo, l’ultima riunione si è tenuta – ovviamente in videoconferenza – non più di un paio di giorni fa. Le dieci squadre hanno preso parte ad una tavola rotonda virtuale, ed al termine del summit sono iniziate a trapelare le prime voci riguardo ai principali argomenti trattati.

Innanzitutto, la Formula 1 non è disposta a gettare la spugna e a non disputare neppure un GP nel corso di questo travagliato 2020. Il Circus, pur consapevole di doversi adattare e reinventare, confida di poter dare il via alle ostilità sportive nel fine settimana del 5 luglio, quello in cui dovrebbe tenersi il Gran Premio d’Austria. Il Red Bull Ring – sul cui asfalto andrebbe in scena una gara a porte chiuse – si dice pronto ad accogliere i vari team, con il governo austriaco che nella propria lotta al coronavirus sta già tentando di mettere in piedi la cosiddetta “Fase 2”. Ammettendo che si possa effettivamente iniziare durante il primo weekend di luglio, prende sempre più piede l’ipotesi di far disputare più gare su di uno stesso tracciato: finora pare che ad essersi proposto sia stato il circuito di Silverstone, che pur avendo rinunciato all’idea di far andare in scena un GP in senso contrario ha confermato di poter ospitare due fine settimana di gara consecutivi (coronavirus permettendo). Anche attorno all’Autodromo Nazionale di Monza circolano voci simili, ma per il momento parrebbe essere il solo Silverstone ad essersi concretamente offerto per mandare in scena due Gran Premi.

Se gli argomenti riguardanti il 2020 sono stati esauriti con relativa rapidità – d’altronde neppure le scuderie hanno troppe cose di cui parlare -, la stessa celerità non sembra ci sia stata circa le stagioni future del Circus, quelle in cui entrerà in vigore il già famigerato Budget Cap. A seguito degli stravolgimenti economici causati dal coronavirus, infatti, il “tetto” massimo di spesa concesso alle scuderie per il Mondiale 2021 pare che sia stato fissato tra i 145 ed i 150 milioni di dollari, con un’ulteriore previsione al ribasso (si parlerebbe di circa 130 milioni) per la stagione 2022. L’evidente obiettivo è quello di calmierare i costi del campionato, in maniera tale da evitare che a seguito delle ingenti perdite monetarie di questo periodo possa verificarsi una vera e propria diaspora di scuderie. La soluzione, seppur ragionevole, non è stata per il momento accolta da tutti: un numero non meglio precisato di team ha infatti sollevato più di un sopracciglio quando si è sentito proporre di organizzare un’intera stagione con un budget di circa 45 milioni di dollari inferiore rispetto a quello inizialmente stabilito nell’originario “tetto”, e dunque la sensazione è che da questo punto di vista si dovrà scavare piuttosto a fondo prima di trovare una soluzione realmente condivisa da tutti.

In più, secondo quanto riportato da diverse testate online, sul tavolo delle trattative parrebbe essere finita anche la proposta di inserire nel Regolamento Tecnico della F1 una sorta di BOP, quel Balance of Performance che tante polemiche riesce a scatenare in tutte le competizioni in cui viene utilizzato. Il bilanciamento delle prestazioni dovrebbe riguardare il comparto aerodinamico, con la scuderia Campione del Mondo in una certa annata che nel corso della stagione successiva dovrebbe sottostare a limitazioni di vario tipo dal punto di vista degli sviluppi aerodinamici. L’obiettivo sarebbe quello di consentire agli inseguitori di colmare in maniera più rapida il gap dai primi della classe, andando ad avvicinare le prestazioni di più monoposto per avere man mano campionati più combattuti, spettacolari ed avvincenti. Proprio quel che ci vorrebbe per cancellare definitivamente dai ricordi di tutti gli appassionati questo periodo di apatica stasi. 

 

 





Tags : budget capf1f1 2020f1 2021formula 1
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow