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F1, a Qiddiya sono già iniziati i test…di Falcon’s Flight, roller coaster da record





La nuova capitale motoristica Saudita vanterà, tra le altre (costosissime) cose, anche un Roller Coaster da record: così come avvenuto con il connubio Formula Rossa-Abu Dhabi, ora Falcon’s Flight-Qiddiya approfitta della F1 per marcare un fenomenale turning point nella storia dell’intrattenimento, della tecnologia, e delle sfide ingegneristiche per spingere il confine del concetto di “velocità” ancora più in alto.

© Intamin AG

C’è un luogo, a pochi chilometri da Riyadh (Arabia Saudita), destinato a cambiare per sempre – nel bene e nel male – la geografia dello sport e dell’intrattenimento mondiale. Si chiama Qiddiya, ed è il progetto faraonico (inserito nel tanto sbandierato programma Saudi Vision 2030) con cui l’Arabia Saudita intende posizionarsi tra le capitali globali del divertimento. Nel cuore del parco divertimenti Six Flags Qiddiya, che sorgerà proprio nelle immediate vicinanze del futuristico autodromo pensato per la F1 che debutterà nel calendario del Mondiale nel 2027, prenderà vita un altro colosso dell’ingegneria: Falcon’s Flight, il roller coaster progettato dall’elvetica Intamin AG e che ha già riscritto la storia del settore con una combinazione strabiliante di altezza, velocità e lunghezza. E, oltre a tali caratteristiche, aggiungerei anche il suono; nel video qua sotto potrete apprezzare il fatto che un roller coaster possa fare lo stesso rumore di un fottutissimo jet.

Scorcio dei test di Falcon’s Flight di Qiddiya / by LitHillsandThrills

Sebbene sembri una sboronata clamorosa un banalissimo claim pubblicitario, i numeri parlano chiaro e in maniera oggettiva. Falcon’s Flight, che ha iniziato a girare sui binari (rigorosamente bianchi, per evitare il surriscaldamento) già dal mese di agosto, sarà a tutti gli effetti il roller coaster più alto, più veloce e più lungo al mondo. Chi segue il mondo delle corse sa bene che la credibilità non si misura in altro modo che con i cronometri e dati. Qui è lo stesso: le specifiche tecniche confermate di Falcon’s Flight, una delle attrazioni di punta del complesso di Qiddiya City assieme all’immenso e innovativo circuito di F1, sono queste:

  • Produttore / tipologia: Intamin AG / Exa Coaster, prima realizzazione assoluta.
  • Lunghezza del tracciato: circa 4.250 m.
  • Dislivello complessivo: 195 m, sfruttando una scarpata naturale.
  • Discesa: 158 m di drop verticale (90°).
  • Velocità di punta: 250 km/h.
  • Propulsione: triplo lancio magnetico LSM.
  • Treni e capacità: 6 convogli in esercizio, 14 passeggeri ciascuno.
  • Durata del giro: circa 3 minuti.

Confrontando questi numeri con i primatisti attualiKingda Ka (realizzato al Six Flags Great Adventure nel 2005 e smantellato tra il 2024 e 2025, con record di altezza da 139m), Formula Rossa (inaugurato il 4 novembre 2010 al Ferrari World Abu Dhabi, record di velocità con 240km/h) e il giapponese Steel Dragon 2000 (record in lunghezza, con 2479m) – Falcon’s Flight non si limita a ritoccare i record: li travolge.

Le immagini ufficiali a disposizione – soprattutto aggiornate allo stato attuale dei lavori – sono davvero pochissime, e addirittura non è stato ancora prodotto alcun video ufficiale onboard dato l’avvenire dei test solo in porzioni specifiche dei 4 km di binario. Tuttavia, il render del tracciato che trovate di seguito vi può aiutare nel comprendere come, questa volta, la morfologia del terreno sia stata utilizzata a dovere per creare – sia scenograficamente che tecnicamente – un qualcosa di coerente e ben incastonato nell’ambiente circostante.

f1 qiddiya
© Intamin AG

Interpretazione ingegneristica del volo di un falco nel deserto, sembra aver davvero spostato in alto l’asticella. Non più una “cattedrale” nel piatto deserto e fine a sé stessa (come, ad esempio, Formula Rossa ad Abu Dhabi), ma un’opera peculiare e con un’ottima possibilità di avere una propria, grande personalità. C’è da augurarsi che tale linea (come promesso, d’altronde) venga mantenuta anche dalla F1 nella realizzazione del mega-impianto, con l’ormai arci-noto Tilke Enginers & Architects ad occuparsi della progettazione dell’immenso autodromo e infrastrutture ad esso correlate.

Grazie al glitch dei soldi infiniti sbloccato dai sauditi, il baricentro dell’intrattenimento globale non sarà più dunque confinato tra Stati Uniti e Europa, ma si sposterà verso il Medio Oriente. Più o meno la stessa sorte che, a partire dai primi anni 2000, ha subìto la F1 che, anche in questo caso, ha fatto da volàno ed è stata di centrale importanza per la realizzazione di strutture da capogiro: prima di Qiddiya, infatti, la realizzazione di nuovi autodromi e l’introduzione di nuovi Gran Premi nei Paesi del Medio Oriente era già stata la più densa e rapida dell’era moderna vista la nascita, nell’arco di 17 anni, dei GP del Bahrain, di Abu Dhabi, del Qatar (sullo stesso circuito già creato anni addietro per la MotoGP), e dell’Arabia Saudita (a Jeddah). Basti pensare che tra i due autodromi più distanti di quelli appena menzionati (Jeddah-Abu Dhabi) intercorrono solamente 1586 Km in linea d’aria: praticamente come tra Milano e Atene, per fare un raffronto con distanze più comuni a noi europei.

Che queste cose, per ora, ce le sogniamo.





Tags : f1formula 1gp arabia sauditaqiddiyaroller coaster
Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, seguo il motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1 ma anche di WEC, GT World Challenge e Formula E per i quali sono accreditato. Con il microfono commento eventi come European Le Mans Series, DTM, Macau Grand Prix e Intercontinental GT Challenge, oltre ai principali campionati ESport italiani. Sui social sono @lory.mangano