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Gasly: “Durante il duello con Vettel ho pensato che saremmo finiti nel porto”





Intrusione fortuita di Stroll a parte, il duello tra Sebastian Vettel e Pierre Gasly è stato probabilmente il momento più emozionante del GP di Monaco. Il francese e il tedesco, una volta effettuati i rispettivi pit stop, si sono ritrovati fianco a fianco sulla salita di Massenet senza che nessuno dei due – ovviamente – si decidesse a dare strada all’altro.

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© Mark Thompson / Getty Images

Alla fine a spuntarla è stato il #5 della Aston Martin, con il #10 dell’AlphaTauri che si è invece dovuto accodare pur riuscendo a mantenere la propria posizione davanti a Lewis Hamilton. “Con Seb ci siamo ritrovati letteralmente uno di fianco all’altro mentre iniziava la salita, e alla fine è riuscito a prendersi la posizione su di noi. E’ stata molto combattuta – ha dichiarato il francese – “Ho provato a premere il bottone del sorpasso per dare tutto ciò che avevo, ma per qualche motivo non è bastato per avere la meglio su di lui. Mentre salivamo ho sinceramente pensato che saremmo entrambi finiti nel porto, perché eravamo davvero molto vicini l’uno con l’altro. E’ riuscito a uscire con quasi metà macchina davanti a me, ed è stato abile a conservare questo vantaggio”.

“Non mi ha lasciato alcuno spazio, è stata una manovra dura ma corretta – ha proseguito Gasly – “Ho anche avuto modo di dirglielo di persona, ma va bene così perché entrambi ne siamo usciti indenni. Se fossi stato al suo posto avrei fatto esattamente la stessa identica cosa, quindi devo dire che è stato bravo”.

“Con Pierre ci siamo ritrovati davvero vicini l’uno con l’altro” – ha commentato Vettel – “Oltretutto, all’inizio non mi ero reso conto di dove fosse: sapevo che era lì, ma non riuscivo a vederlo con precisione quando abbiamo iniziato quella che è stata una sorta di drag race. Credo di avergli dato spazio a sufficienza, e alla fine però non gli è bastato. Io non avevo molta scelta, sia perché volevo evitare di spostarmi al punto da raccogliere i marbles sia perché ero con gomme nuove e fredde, quindi preferivo non uscire troppo di traiettoria”.

“Sapevo che quei momenti sarebbero stati cruciali nell’ottica della nostra gara. L’overcut ha funzionato, perché nonostante le gomme non fossero più in ottimo stato ero comunque più veloce di chi mi precedeva. Sono stato più rapido in entrambi i giri in cui sono rimasto fuori, ed è stata quella la fondamentale differenza. È stato un buon risultato: nei circuiti cittadini credo che possa sempre accadere qualcosa di speciale, quindi penso che dovremo sfruttare al meglio anche la chance che ci offrirà Baku”, ha infine concluso il #5 della Aston Martin.





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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow