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Le 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP degli Stati Uniti





Dopo un anno di pausa forzata dalla pandemia – durante la quale correre ad Austin è potuto solo essere un letterale “American Dream” – la Formula 1 torna entusiasta nel paddock del CoTA per il GP degli Stati Uniti 2021. Scopriamo assieme 10 cose che nessuno vi ha mai detto a riguardo!

10 cose
© Zak Mauger / LAT Images

Dopo un 2020 in cui in Texas l’unica cosa fast è stato il food, la Formula 1 pianta finalmente le tende al Circuit of The Americas. Circuito caratterizzato da carreggiata ampia, saliscendi e una grande varietà di curve, il CoTA sembra progettato su misura per la Mercedes che ha vinto 5 delle ultime 6 edizioni corse in Texas. La casa di Stoccarda è conscia della situazione, ed è felice che la pista sia Dallas ua parte.

É un paddock piuttosto agitato, quello texano: mentre Leclerc e Sainz spaventano gli ultra-conservatori locali a causa del colore delle loro tute, il Ministero della Difesa americano è in subbuglio dopo aver sentito dire che, dopo la tenace resistenza ad Hamilton durante il GP di Turchia, Sergio Pérez è arrivato ad Austin. Qualcuno spieghi al Pentagono che non si intendeva a Lloyd James, e che non c’è il rischio che l’alfiere RedBull lo spodesti.

Come da tradizione americana, c’è davvero tanta carne al fuoco per un Gran Premio di F1 che sembra ricco di spunti(ni). Sparecchiamo la tavola dai dubbi e concentriamoci sulle 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul GP degli Stati Uniti!

  1. Il Texas ([ˈtɛksas], in inglese [ˈtɛksəs] o [ˈtɛksəz], in spagnolo [ˈtexas] e per Buffon [Hold’em]) è uno dei cinquanta Stati federati degli Stati Uniti d’America;
  2. Il Texas confina a sud con il Messico, mentre è ovvio che a est vi siano alcuni confini. O meglio, grazie Arkansas che ce ne sono;
  3. Come si definisce un ragazzino nato nei pressi del circuito che vuole a tutti i costi diventare un pilota di Formula 1? Austinato;
  4. Il Russo Nikita Mazepin ha dichiarato: “Negli USA voglio essere assolutamente il più veloce, sin da subito!”. La famosa Guerra fretta;
  5. Gli USA hanno negato l’ingresso a Irina Sidorkova, pilota di nazionalità russa della W Series Academy, rifiutandosi di conferirle il permesso. La situazione però sembra migliorare in prospettiva del prossimo GP, dove basterà un permessico;
  6. La Honda non smette di stupire: dopo la livrea bianca vista in Turchia, a Austin è la volta di un omaggio al proprio brand di lusso americano e al grande Franco Battiato. Red Bull e AlphaTauri avranno infatti come sponsor l’Acura;
  7. Se al CoTA la Mercedes dovesse battere o, meglio, umiliare la Red Bull munita del nuovo sponsor, a Stoccarda potrebbero pensare di avere in tasca il mondiale costruttori e andarsene fischiettando verso gli ultimi round del mondiale senza pensieri. Pensandoci, si può riassumere tutto ciò con una famosa canzoncina: Acura mattata;
  8. Non felicissima la McLaren, dopo che alcuni membri della troupe che stava girando un video promozionale con Lando si sono trovati scaraventati a metri di distanza con un calcio rotante a mezz’aria pochi istanti dopo aver dato il via alle riprese col pilota britannico urlando “Ciak, Norris!”;
  9. Avrebbero potuto costruire una pista ricca di punti di staccata vicino a El Paso, e chiamarla El sorPaso;
  10. Dopo aver fornito lo sponsor alla scuderia in cui corre il figlio, Dmitry Mazepin ha approfittato della trasferta americana per parlare di affari. Colpito dalla bellezza dello Stato, cambierà la bandiera imponendo quella russa, vi farà trasferire il figlio in una villetta attigua ad una appartenente ad un tedesco e cambierà il suo nome in TexHaas.




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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.