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Formula 1

Info, orari e record: guida al GP di Gran Bretagna di F1





Si terrà nel giardino di casa di Lewis Hamilton il 10° appuntamento del Mondiale 2019 di Formula 1. Sarà infatti l’asfalto inglese del circuito di Silverstone a fare da scenario alla riapertura delle ostilità sportive dopo 14 giorni che sono serviti per placare gli animi a seguito del controverso finale del GP d’Austria.

© Scuderia Ferrari Press Office
© Scuderia Ferrari Press Office

Ricavato inizialmente da un vecchio aeroporto della RAF (la Royal Air Force, ndr), il layout del circuito di Silverstone è cambiato di molto rispetto al disegno originario della pista, che risale addirittura al 1950 e che sfruttava semplicemente le piste dell’aeroporto unite da dei tratti asfaltati di raccordo. Un giro del tracciato inglese così com’è ora – dopo l’ultima modifica avvenuta nel 2011 – è lungo 5,891 km ed i piloti, al termine dei 52 passaggi previsti, avranno percorso complessivamente 306,198 km. Sono 18 le curve di Silverstone, delle quali 10 a destra ed 8 a sinistra, con alcuni complessi – come quello di Maggots, Becketts e Chapel – che sono ormai diventati iconici nella storia della F1. Nonostante il numero elevato di curve, quello inglese è un tracciato piuttosto veloce: i piloti trascorrono infatti il 72% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato, un valore che nel 2018 ha comportato un consumo medio pari a 2,12 kg/giro e che permetterà di raggiungere velocità nell’ordine dei 330 km/h.

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Poco sollecitati sono poi i freni, con Brembo che classifica Silverstone come uno dei circuiti meno impegnativi per i propri impianti frenanti pur mettendo in guardia le scuderie dal fenomeno del “glazing”, ovvero la vetrificazione dei dischi in carbonio che si verifica in caso di eccessivo raffreddamento e che diminuisce enormemente la forza frenante delle monoposto. I piloti utilizzano il pedale del freno solamente per 12″7 in ogni passaggio (equivalente al 12% del tempo complessivo di gara), ed il valore medio di decelerazione è di appena 3,2 G. L’energia dissipata a fine GP da ciascuna monoposto sarà pari a 120 kWh, mentre a fine gara ogni pilota avrà esercitato sul pedale del freno un carico totale di 30 tonnellate, vale a dire poco più di un paio di bus londinesi a due piani. Sono tre le frenate più impegnative: la prima è quella di Curva 3, dove si scala da 319 a 123 km/h percorrendo 133 m in 2″44 e subendo 4,8 G di decelerazione; la seconda è quella di Curva 16, in cui si passa da 295 a 105 km/h in 112 m e 2″35 registrando un uguale decelerazione; ed infine la terza è la Brooklands (Curva 6), dove si frena da 329 a 166 km/h in 2″42 subendo una decelerazione di 4 G. Poco sollecitata è anche la trasmissione, con circa 40 cambi registrati mediamente in ogni giro nel corso del 2018, mentre il più elevato valore di forza G in percorrenza lo si registrerà in Curva 11, dove si toccheranno i 4,6 G per 1″.

A differenza di quanto accaduto lo scorso anno, sull’asfalto di Silverstone torneranno ad essere solamente due le zone DRS: le aree di utilizzo dell’ala mobile saranno posizionate sul rettifilo che da Curva 5 porta alla Brooklands (con il Detection Point posizionato all’ingresso di Curva 3) e sull’Hangar Straight, con il Detection Point piazzato tra Curva 10 e Curva 11. Sfruttando tre zone DRS – l’anno scorso è stata infatti introdotta anche quella tra Curva 1 e Curva 2 – l’edizione 2018 ha visto andare in scena 28 sorpassi, mentre per 26 volte a trionfare è stato il pilota che partiva dalla Pole Position. La probabilità di veder entrare in scena la Saftey Car si attesta al 58%, mentre per completare un pit stop ottimale, in un circuito dove la pit lane misura 437 m, occorrono 27″7. 

Il record sul giro a Silverstone appartiene a Lewis Hamilton, che nel 2017 ha fermato il cronometro sull’1’30″621. L’inglese, che a casa sua ha in più di un’occasione vestito i panni del dominatore assoluto, nel 2018 non è però riuscito a trionfare: l’edizione dello scorso anno ha visto infatti vincere Sebastian Vettel, che sul traguardo ha preceduto proprio il #44 ed il compagno di team Kimi Raikkonen, entrati in contatto nella prima curva del primo giro.

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Per il GP di Gran Bretagna la Pirelli ha messo a disposizione di team e piloti le Hard C1, le Medium C2 e le Soft C3, andando così a scegliere i tre compound più duri tra quelli disponibili in gamma per quello che dal punto di vista dei pneumatici è uno dei circuiti più esigenti dell’intero calendario. Un ulteriore variabile in gioco nel corso del weekend sarà poi il nuovo manto d’asfalto, steso a Silverstone dopo tutte le polemiche sorte a seguito dell’annullamento per pioggia del round inglese della MotoGP, che dovrebbe aver livellato parecchi dossi e dunque potrebbe fornire feedback differenti alle varie scuderie. “Il tracciato di Silverstone è stato riasfaltato recentemente, dunque sarà molto interessante vedere quanto questo potrà influire sui tempi sul giro e quanto ciò possa aver reso questo circuito ancora più veloce – ha detto infatti Mario Isola – “Le tre mescole nominate sono le stesse del 2018 proprio per rispondere al meglio ai carichi laterali, che qui sono tra i più elevati di tutta la stagione con valori simili a quelli di Spa-Francorchamps e Suzuka. Il nuovo asfalto ed il meteo imprevedibile saranno le due incognite principali di questo weekend: per i Team sarà quindi ancora più importante del solito raccogliere il maggior numero di dati possibili nelle prove libere, in modo da definire al meglio la strategia di gara”. I piloti, che per la stragrande maggioranza hanno orientato le proprie scelte verso la mescola più morbida tra quelle disponibili ma con il duo Mercedes che ha optato per un set di Medium in più rispetto a quanto fatto dai loro diretti avversari, potrebbero poi essere costretti dal meteo inglese ad utilizzare Intermedie e FullWet. Se nelle giornate di venerdì e domenica è infatti previsto un clima soleggiato, lo stesso non sembrerebbe potersi dire per quella di sabato, dove il rischio di precipitazioni è elevato pur mantenendo costante sui 21° la temperatura dell’aria.

© Pirelli F1 Press Area
© Pirelli F1 Press Area

Il GP di Gran Bretagna sarà trasmesso in diretta tanto su SkySport F1 (canale 207) quanto su TV8. Ecco dunque tutti gli orari del weekend, mentre il programma del fine settimana di F2 ed F3 lo trovate qui.

Venerdì 12 luglio

  • 11:00 – 12:30 -> FP1 | diretta su Sky
  • 15:00 – 16:30 -> FP2 | diretta su Sky

Sabato 13 luglio

  • 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta su Sky
  • 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky e TV8

Domenica 14 luglio

  • 15:10 -> GP Gran Bretagna | diretta su Sky e TV8




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow