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Monza era l’ultima possibilità di vincere per Kimi?





Che disastro per Ferrari a Monza! Una Domenica che sembrava destinata a dimostrare un’ulteriore volta la forza della SF71-H, è finita per essere il giorno in cui le speranze del tanto agognato ritorno del mondiale a Maranello sono state annichilite dagli eventi. E proprio davanti agli occhi dei tifosi di casa.
C’è tuttavia un risvolto positivo nel bilancio del weekend: la conferma che il #7 sia nettamente il miglior Kimi Raikkonen degli ultimi cinque anni. Peccato che sia tutto inutile

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Negli ultimi Gran Premi il Finlandese ha portato in pista un’eccellente velocità, ha dimostrato una visione di gara addirittura migliore di quella di Sebastian Vettel, nonché di essersi lasciato alle spalle gli enormi errori -soprattutto in qualifica- che hanno caratterizzato questo avvio di stagione.

Ma in quello che dovrebbe essere l’anno in cui il suo rinnovo sarebbe più scontato, voci -sempre più invasive ed insistenti- vogliono Charles Leclerc al suo posto alla guida della Ferrari nel 2019.
L’ultimo grande rumor che rieccheggia nel paddock vuole che il giovane Monegasco abbia già un accordo verbale con la Rossa in seguito ad un incontro tra i vertici di Maranello e quelli Sauber. Ed altre voci -sempre non confermate, specifichiamolo- indicano che ciò sia stato comunicato a Raikkonen già dallo scorso Venerdì sera.
Potrebbe questo spiegare il gioco di scie non alternato in casa Ferrari al Sabato, il “We speak after” di Vettel, il “Thank you” gelido persino per l’Iceman dopo la qualifica e la partenza di Kimi molto aggressiva nei confronti del compagno di scuderia? Difficile da dire senza avere alcuna ufficialità in mano, ma il dubbio certamente viene e fornisce una chiave di lettura totalmente nuova ed inaspettata del weekend brianzolo.

Ma torniamo per un attimo all’azione in pista. Ormai il distacco in campionato tra le due punte Vettel e Hamilton è diventato troppo rilevante per poter puntare al mondiale senza giochi di squadra in casa Ferrari. Già in Germania era stato chiesto a Kimi di farsi da parte e sacrificare una possibile vittoria in favore del compagno di team. E questo era stato solamente l’ultimo di una lunga serie di ordini che hanno caratterizzato non solo le gare delle Mercedes, ma anche per l’appunto quelle delle Rosse.
Ma ciò ormai non basta più: serve addirittura ricalcare le orme dei “giochi” delle Frecce d’Argento, in cui la seconda guida deve arrivare a buttare via la gara per regalare più margine possibile alla punta di diamante del team.
Per carità, la Ferrari si definisce ‘moralmente pulita’ perché “noi assumiamo piloti, non maggiordomi come ha dichiarato Maurizio Arrivabene, ma entrambe le classifiche iridate vedono dell’argento ai propri vertici ed è difficile credere che sia solamente una casualità.

Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari SF70H sends sparks flying. 01.09.2017. Formula 1 World Championship, Rd 13, Italian Grand Prix, Monza, Italy, Practice Day. - www.xpbimages.com, EMail: requests@xpbimages.com - copy of publication required for printed pictures. Every used picture is fee-liable. © Copyright: Photo4 / XPB Images
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E’ dunque possibile -se non addirittura probabile- che Kimi, fino a quando vi sarà ancora speranza matematica per il titolo, venga relegato forzatamente alle spalle di Sebastian ogni qual volta ve ne sia la possibilità.
Per questo motivo Monza rischia di essere stata l’ultima possibilità della carriera del Finlandese di salire sul gradino più alto del podio.
Sia chiaro: Raikkonen Domenica ha fatto più di quello che gli si poteva chiedere con una strenua difesa nei confronti di Hamilton che è venuta meno ben più tardi di quello che si potesse credere.
Il #7 ha fatto una gara eccezionale ma, per colpa non sua, questa vittoria che manca ormai dal lontano 2013, ancora una volta non è arrivata. E la situazione era ideale per lui: l’errore e il conseguente testacoda di Vettel lo avevano messo in una “safe-zone”.
Con il #5 così lontano, il fantasma dell’ordine di scuderia era stato scacciato.
Ma accadrà un’altra situazione similare nelle sette gare rimanenti? La statistica parla chiaro: è molto improbabile. E se, come pare, l’addio di Raikkonen alla Formula 1 dovesse essere prossimo, con la spada di Damocle dei Team Orders incombente su di lui e con un Hamilton così in forma, è legittimo temere che Kimi non avrà un’ulteriore possibilità.

Pur non essendo personalmente un tifoso di Raikkonen, devo ammettere che il suo 2018 mi ha lasciato a bocca aperta. Nelle ultime quattro stagioni ero stato sempre in prima fila nel sostenere il non-rinnovo del Finlandese e le prime quattro-cinque gare di quest’anno sembravano essere un’ulteriore prova del nove del mio pensiero.
Poi la svolta: l’Iceman sembra essere ritornato quello degli anni d’oro in McLaren meritando non solo una vittoria, ma anche il sedile per il prossimo anno (anche per lasciare più tempo per maturare alla giovane promessa che risponde al nome di Charles Leclerc, le cui ultime gare sono state un po’ opache).

In poche parole, l’ultima speranza per Kimi di avere ciò che quest’anno ha dimostrato di meritarsi -ossia almeno una vittoria- è di continuare a mantenere questo passo e di assistere all’ennesimo suicidio sportivo di Vettel.
Se siete tifosi ferraristi e siete arrivati fino alla fine dell’articolo, beh, mi sento di consigliarvi del buon nastro isolante per tenere insieme il vostro cuore diviso a metà.





Tags : f1formula 1gp monza 2018Kimi Raikkonen
Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.