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4 RuoteFormula 1Su pista

Ricciardo penalizzato, ma a punti e sorridente. Tsunoda irritato.





Dopo gli zero rimediati in Giappone e Stati Uniti, Daniel Ricciardo torna a punti in Messico dopo una corsa che lo ha visto protagonista – nonché eletto Driver of the day – nonostante una collisione con Tsunoda e conseguente penalità.

Ricciardo
© Pirelli Press Area

Torna il sorriso più famoso del paddock. Al termine del Gran Premio del Messico Daniel Ricciardo agguanta la 7^ posizione, dopo una gara combattuta che lo ha visto sconfiggere (per la quinta volta in stagione) il suo compagno di squadra Lando Norris, giunto al traguardo in nona posizione. La gara dell’Honey Badger, però, è stata tutt’altro che semplice.

Partito undicesimo, l’alfiere McLaren che porta il #3 è stato protagonista di una partenza non felicissima, che lo ha visto relegato in 13^ piazza dopo il primo giro. Nelle tornate successive, però, il passo della MCL-36 ha iniziato a farsi evidente; il pilota di Perth, che montava gomme a mescola media, ha dunque sopravanzato Guanyu Zhou al giro 9 con una decisa staccata all’interno di Curva 1 che gli è valsa la dodicesima posizione.

La rincorsa alla zona punti, però, è parsa essere compromessa dall’episodio accaduto al giro 51. Quando mancavano ormai 20 tornate alla conclusione, Ricciardo è stato protagonista di un contatto con Yuki Tsunoda in curva 6, episodio che la Direzione Gara ha deciso di punire con 10″ di penalità nei confronti dell’Australiano. Lanciatosi all’interno pur non essendo totalmente affiancato, Ricciardo ha colpito con la sua gomma anteriore sinistra l’AlphaTauri #22, costretta poi al ritiro a causa dei danni riportati.

Una penalità che, ovviamente, è stata accolta con non troppo entusiasmo da parte del pilota McLaren: “Ho appena visto il replay, e la situazione non era evidente. Sono entrato, ho avuto un bloccaggio e l’ho urtato. Mi sembra di aver tenuto una linea piuttosto stretta. Forse sì, è stata un po’colpa mia, ci sono molti punti ciechi, ma tutto ciò di cui avevamo bisogno era di darci 30 centimetri in più, e saremmo stati entrambi posto“. Ricciardo, che scarica dunque – almeno parte – della responsabilità del crash sul driver AlphaTauri, spiega come la sua intenzione non fosse quella di superare il Giapponese all’interno di curva 6, ma semplicemente quella di preparare una manovra per il settore successivo:La verità è che non stavo cercando di passarlo in curva 6 ma solo di rimanere lì, tenerlo un po’ largo, e poi uscire con la gomma più fresca. Ma in ogni caso, una penalità di 10 secondi è più che sufficiente per parificare la situazione“.

Tsunoda, dal canto suo, si dice sorpreso della manovra azzardata dal #3, considerandola inopportuna in quel tratto di pista: “È un vero peccato. Fino a quel momento è andata benissimo. Abbiamo gestito bene la gara, spingendo nel primo stint con la gomma morbida e guadagnando posizioni. É stato scioccante il suo sorpasso, quasi impossibile. Non so se lui abbia riportato dei danni, ma è piuttosto evidente quello che ho subìto. Così è frustrante“.

Un contatto, dunque, che ha rischiato di sporcare una delle – poche, per la verità – buone gare di Ricciardo in questa stagione 2022. “È l’unica gara in cui abbiamo il passo!“, ha dichiarato di aver pensato, demoralizzato, il #3 al momento dell’assegnazione del 10” aggiuntivi a fine gara. É servita dunque una reazione d’orgoglio – cosa che raramente l’Australiano è riuscito a dimostrare in questo 2022 – per mantenere la concentrazione e pensare a mettere in pista la migliore prestazione possibile: “Mi sono ripreso e alla fine abbiamo preso un distacco sufficiente dagli altri, quindi sono contento”. Ricciardo, infatti, forte della strategia che lo ha visto montare gomme a mescola Soft, è andato all’inseguimento di Norris, Bottas e Ocon riuscendoli a passare e staccare proprio quest’ultimo (suo diretto inseguitore dopo il ritiro di Alonso) di circa 12″, sufficienti a rendere vana la penalità e rendere merito a quanto fatto vedere in pista.

Dunque uno sprazzo – piccolo, ma significativo – del talento di Ricciardo, quando mancano solamente due gare alla conclusione della sua avventura in McLaren (e, per ora, anche in Formula 1).





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Lorenzo Mangano

The author Lorenzo Mangano

Classe '97, appassionato di motorsport dal 2004. Con la tastiera scrivo di F1, IndyCar, GT World Challenge, nonché FIA WEC e FIA Formula E per cui sono accreditato FIA. Con il microfono commento campionati come European Le Mans Series, DTM e Intercontinental GT Challenge.