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Verstappen: “Niente burnout per festeggiare? Allora backflip con la macchina”





Max Verstappen ha preso con spirito l’avvertenza di Michael Masi sui burnout a fine gara, ironizzando su possibili celebrazioni alternative. Più pungente Fernando Alonso, che suggerisce alla FIA di concentrarsi su incidenti e tagli di curve.

Getty Images // Red Bull Content Pool
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Non si sono fatte attendere le risposte dei piloti alla direttiva di Michael Masi sui burnout, che “non saranno più tollerati” in nome della sicurezza. Max Verstappen, che festeggiando così la vittoria in Stiria ha spinto il direttore di gara ad avvertire piloti e team, ha ironizzato su una decisione che comunque dichiara di accettare: “[Potremmo fare in alternativa] bungee jumping, o lotta in una gabbia, sarebbe fantastico. Backflip con la macchina? Non so se alla FIA piacerebbe… Forse potrebbero darci anche dei punti bonus per la miglior esultanza, non sarebbe grandioso?”. Una risposta di spirito, forse inusuale ed inaspettata da parte di Verstappen, che tuttavia viene controbilanciata da una matura presa di coscienza: Capisco, naturalmente, il discorso sulla sicurezza, ma ho guardato nello specchietto, mi sono spostato tutto a destra e l’ho fatto con calma”, ha chiarito il pilota Red Bull. “Voglio dire che tutti erano a sinistra e ho solo fatto un burnout. Se non è permesso, non lo rifarò. Lì per lì ho pensato che sarebbe stato davvero divertente e sicuro, ma naturalmente capisco che non vogliano che accada di nuovo, il che va bene per me”.

Meno incline al compromesso è stato invece Fernando Alonso, che ha attaccato la FIA in quanto, a suo dire, si concentra su cose superflue anziché su decisioni più importanti: “Ritengo che la FIA dovrebbe controllare di più i track limits e la curva 1. [In Stiria] sono stato l’unico a fare un attacco alla prima curva in partenza, e le due vetture che ho superato sono andate lunghe e sono rientrate davanti a me”. Ma le dichiarazioni di Alonso non racchiudono solo una critica ai punti focali dei commissaro, ma anche al lato umano e personale dei piloti che così facendo viene limitato troppo: Mi piace quando puoi essere te stesso, e questo burnout penso che sia stato bello da vedere. Anche i donuts ad Abu Dhabi penso che ai fan piacciano: si vedono un sacco di video do quei momenti sui social, quindi vuol dire che entusiasmano i fan“.


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Getty Images // Red Bull Content Pool
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Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.