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WEC & Endurance

WEC, 6H di Monza: vince la Toyota #7, Alpine e Glickenhaus a podio





Primo podio per gli americani nel WEC, più vicini ad Alpine e Toyota. Vincono ancora i giapponesi, che però hanno avuto problemi sulla seconda macchina. Lotta serrata per il podio LMP2, con la solita United Autosports che emerge nella gestione gara. Incredibile gara tra le GTE Pro, con Porsche e Ferrari a pochi decimi per tutte le sei ore. In GTE Am vince ancora una macchina gestita da AF Corse, inseguita dalle Aston Martin.

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria

Inizia la gara con il giro di allineamento, dopo lo schieramento stile Le Mans. Nella partenza lanciata sono davanti le due Toyota, Conway alla guida della GR 010 numero 7 e Buemi sulla #8. Alpine ci prova e passa all’esterno in prima variante la Toyota 8, che con l’ibrido in uscita si rimette davanti, le due Glickenhaus seguono a breve distanza. United Autosports con la #22 prima nelle LMP2, seguita da #31 WRT, Team Nederlands con la numero 29 e  #21 Dragonspeed. Dopo la partenza abbiamo tra le GTE Pro una doppia coppia Porsche Ferrari. Parte bene Lacorte su Cetilar tra gli Am, secondi davanti ad AF Corse #54, al comando c’è la TF Sports numero 33 di Ben Keating. Recupera 12 posizioni in 8 minuti l’altra AF Corse, la numero 83. Iniziano i primi problemi dopo 10′, con la #60 Iron Dames che rientra ai box con problemi di surriscaldamento, mentre la Glickenhaus 708 rallenta e lascia spazio alla vettura gemella. Dopo soli 13 minuti è già tempo di doppiaggi, con le Toyota che han recuperato le ultime GTE Am. Intanto la Glickenhaus #709 mette pressione alla Alpine, con Negrao alla guida che lamenta qualche piccola perdita di potenza. Realteam #70 con Duval alla guida viene colpito da Inter Europol, mentre tra gli AM le due AF Corse cercano il sorpasso su Keating, ancora leader con la TF. Poco dopo la Porsche #88 si gira alla seconda variante, insabbiandosi e causando un Full Course Yellow. Ne approfitta la Glickenhaus numero 708 per rientrare ai box, addirittura nel garage, visto che stava perdendo terreno col motore che girava a 7 cilindri. Smontaggio e rimontaggio del cofano e della parte posteriore per la sostituzione di una candela rotta, torna in pista prima della fine del FCY. Approfittano del congelamento in pista anche le LMP2, rientrano tutti tranne Autosports #22 e Jota #38, che andranno al pit però nel giro dopo, visto il perdurare del FCY. Per lo stesso motivo tutte le Hypercar scelgono di pittare, seguite dalle GTE Pro. In definitiva quasi tutto lo schieramento decide di rientrare anticipatamente, risparmiando comunque molto tempo. Rimane leader la #22, mentre alla ripartenza Risi Competizione supera Dragonspeed, che si ritrova per qualche secondo col limitatore ancora inserito. La Porsche #91 nel valzer di pit stop è finita ultima tra le GTE Pro, poi ripassa la Ferrari #52, mentre l’altra rossa #51 attacca la Porsche 92 per la prima posizione. Lotta al top di categoria anche per Hanson e Frins (United vs WRT). Finisce la prima ora, con Cetilar si becca 10″ aggiunti al pit a causa di una violazione del FCY. Venti minuti dopo inizia il secondo giro di pit stop per tutte le LMP2, e rientra anche la Alpine, che lascia l’ultimo gradino del podio alla #709.

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria

Incidente per Lacorte alla seconda di Lesmo, perde la macchina in uscita e sbatte, con la Porsche #91 che lo sfiora e rovina il paraurti anteriore. Dopo un attimo di difficoltà Cetilar riesce a fare manovra e rientra mestamente ai box, la gara è buttata. La Toyota #8 rientra prima della 7, anche Glickenhaus dentro (e fatica un po’ a ripartire, problema che si era già visto a Portimao). Esce dai box la 8 ma ha seri problemi, non va più avanti, Hartley appena salito prova diversi reset e cambi di settaggi, ma la macchina non va, sta in seconda sui cento all’ora circa, dal box rilevano un problema di “fuel pump”. Il pilota dice di aver provato a fare di tutto, rientra nel garage. Passa sul rettilineo Glickenhaus, che si mette provvisoriamente a podio. La #8 rientra dopo alcuni minuti, 21esima in classifica generale. Dopo due ore le LMP2 han perso solo un giro e poco più dalle Hypercar, girano veramente forte. Porsche 92 e Ferrari 51 sono ancora in lotta, vicinissimi da oltre 100 minuti dalla partenza, e rientrano ai box insieme. Nel frattempo Cetilar rientra in ultima posizione, mentre ha ancora problemi la GR 010 #8, che alla prima variante finisce lunghissima ed esce di pista ad alta velocità. Con un gran controllo Hartley evita l’incidente, ma è nuovamente costretto al garage, con la ruota che perde detriti metallici, problema ai freni e c’è anche difficoltà nel togliere la ruota. Superato il terzo di gara, dopo le due ore le Jota #28 e #38 sono terza e quarta, mentre la WRT #31 ha superato la United Autosports che era leader. La #38 riceve un warning per aver superato una Porsche GTE Pro oltrepassando i limiti del tracciato alla parabolica, e successivamente si esibisce in una uscita ad alta velocità alla Ascari, nessun danno. Tra le GTE Pro sempre a un secondo la Porsche 92 e la Ferrari 51, dietro stessa coppia ma posizioni invertite per le #52 e #91. Categoria Am che vede TF al comando, su Project 1 e AF Corse #83. Davanti a tutti la Toyota #7 agilmente prima su Alpine e Glickenhaus. Dopo aver lavorato sull’anteriore, smontando l’auto nel garage, torna in pista la Toyota 8. Due ore e 5′ alla fine, dramma per TF Sport, a causa di un flat spot creato da Keating in staccata qualche giro prima in ingresso Ascari, la ruota anteriore sinistra esplode al Serraglio, distruggendo la fiancata, il paraurti e il faro, andando anche a rovinare lo scarico del V8. Mancava solo mezzo giro al pit stop, che diventa purtroppo un lungo ingresso nel garage, e la perdita definitiva della leadership. Ci sono tanti detriti in pista, sparsi per molti metri, è necessario l’ingresso della Safety Car, pit stop consentiti solo per rabbocco d’emergenza, pitlane chiusa. Fuori TF Sport passano al comando le AF Corse, numero 83 e 54, mentre AMR con Dalla Lana insegue. Tra le LMP2 Autosports torna davanti, segue la Jota numero 38 e #29 Team Nederland. Stabile la situazione tra le GTE Pro e in Hypercar.

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
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Richiamata la SC dopo un quarto d’ora circa, Alpine e le prime LMP2 entrano subito ai box, mentre la Ferrari #51 diventa leader dopo aver accompagnato in ghiaia in prima variante la Porsche #92, superata anche dall’auto gemella. Poco dopo rientra anche la SCG 007 #709, Alpine quindi ritorna seconda. Jota riesce a superare Inter Europol al secondo tentativo, dopo essere stata anch’essa portata fuori in prima variante qualche giro prima. La #38 è ora nuovamente terza, mentre davanti c’è la solita United Autosports, seguita da Team Nederland. Passa Project 1 su AF Corse #61 per la seconda piazza in GTE Am, mentre a 3h 23′ dal termine ha ancora problemi la Toyota #8, che deve nuovamente tornare ai box, ripartirà dopo oltre 5 minuti nel garage, intanto in pista Glickenhaus rimonta su Alpine. Pittano allineate le GTE Pro, quasi a metà gara, la Porsche #92 supera la Ferrari #51 a causa di un problema al pit per la rossa, tenuta per qualche secondo sollevata a pit terminato. A metà gara alcuni problemi tra i prototipi, la SCG #708 rientra a bassa velocità, dopo uno strano ammutuolirsi del motore nella staccata della prima variante, dove finisce lunga. Portata nel garage, viene smontato sia l’anteriore che il posteriore. Stessa scena per la Jota #38 che rientra molto lentamente e perde il podio. Alla terza ora quindi il podio LMP2 è composto da Autosports, Nederland ed Europol, tra le Hypercar comanda Toyota con la #7, davanti ad Alpine e a Glickenhaus che sta recuperando sui francesi. Continuano ad avanzare accoppiati i cavallini di Stoccarda e Maranello in GTE Pro, mentre tra gli Am a metà gara c’è in testa Perfetti su Project 1, con un pit in meno degli inseguitori AF Corse (con Rovera) e D’Station. Glickenhaus ha praticamente recuperato Alpine quando questa rientra ai box, è P2 provvisoria per gli americani, mentre Kobayashi sulla #7 leader sale alla guida con gomme nuove e pieno. I giapponesi rimangono davanti a Lapierre su Alpine, Glickenhaus terza, tutti con 4 pit stop. Arriva un drive through per Team Nederland, che si trovava terzo, per speeding in the pit lane, perde così il podio quando nel giro dopo deve nuovamente rientrare per il vero e proprio pit stop. Nuovi problemi per la GR 010 #8, che rientra nel garage poco dopo essere passata davanti in classifica alla Glickenhaus 708, che è ancora ferma ai box, come la Jota #38. Gara di fatto finita per questi tre equipaggi. Quando mancano 2h e 15 alla fine arriva infatti il ritiro per Glickenhaus #708, problemi al cambio. Verso l’ultimo terzo di gara si ferma Alpine e la SCG #709 torna seconda, avanzano gli americani e non si fermano neanche al giro dopo, sembra che riescano ad andare leggermente più lunghi come stint, Dumas alla guida sta andando molto forte, con temperature più fresche il team USA si sta dimostrando convincente nella prestazione, con anche un best lap a pochi decimi da Toyota (che in gara è avanti di 20 secondi in questo frangente).

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
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Colpo di scena appena entrati nelle ultime due ore, la Toyota #7 si ferma al Serraglio, Glickenhaus è momentaneamente leader! Viene effettuato un power cicle (reset) e la GR 010 riparte, sembra spingere regolarmente, anche se si trova 40 secondi dietro gli americani. Neppure il tempo di gioire e si presenta un problema sulla #709, che dopo il rientro al pit non esce e viene portata nel garage, dove riceve un nuovo set di freni anteriori, cambiati per sicurezza a causa del consumo eccessivo. Ripassano quindi Toyota e Alpine. In LMP2 sempre davanti la #22, seguita da WRT e Team Nederland, tra le GTE Pro è davanti la Porsche #92 sulle due Ferrari. Torna in pista la SCG numero 709 a 1h 47′ dalla fine, ha perso diverse posizioni in classifica generale e si trova a quasi due giri dal leader. Si rivede anche la Toyota #8 dopo quasi un’ora nei box, è indietro di 43 giri quando torna nuovamente in pista. Un’ora e mezza alla fine quindi, con situazione stabile, Toyota davanti, poi Alpine, Glickenhaus terza di categoria. United, WRT e Europol è il provvisorio podio LMP2. Tra le GTE Pro la Porsche ultima preme sulla Ferrari #52 terza, in una lotta ravvicinata, prolungata per per più di dieci minuti, che alla fine vede la #91 superare piazzandosi sul podio. Tra le AM abbiamo la AF Corse 83 leader davanti a Aston #777, con Project 1 #56 e AMR #98 in lotta podio. Un’ora e 23 minuti al termine quando entra ai box la Alpine con Vaxiviere, sembra essere sempre un po’ corta negli stint in confronto alla Toyota, che torna leader con la #7. Poco dopo c’è il ritiro per Jota #38, che aveva già perso tantissimo tempo ai box, mentre si fermano insieme le GTE Pro #92 e la #51, che hanno mezzo giro di vantaggio sulle gemelle Porsche e Ferrari. Entriamo nell’ultima ora, con Glickenhaus #709 che pitta, sempre comodamente terza di classe ma lontana dai primi due, la Alpine è 4 giri avanti e Toyota leader controlla la prima posizione. Rientrano i giapponesi, come previsto, e lasciano spazio ad Alpine, che però dovrà sicuramente fermarsi una volta ancora. Tra le LMP2 sempre United Autosports primissima, seguita dalla WRT, mentre sono un giro dietro Inter Europol e Team Nederland. Rientra poi Europol e cede l’ultimo gradino del podio agli olandesi. GTE Pro stabili a posizioni incrociate Porsche vs Ferrari, mentre in GTE Am c’è Farfus con AMR #98 che si issa primo, davanti ad AF Corse #83 e D’Station #777 (Aston Martin). Passano poi al comando queste due auto quando AMR è costretta al pit, rientra in terza posizione a pari fermate. Mancano solo 40′ alla fine e Toyota cerca comunque di recuperare terreno su Alpine, nonostante il previsto stop dei francesi. Conway blocca sul rettifilo e va lungo in prima variante. Un minuto dopo Alpine rientra come previsto e la GR 010 #7 entra in modalità gestione vittoria.

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
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Per debries nell’ingresso Ascari viene elevato un FCY a 34 minuti dal termine, per pulire tutta la pista con le auto che circolano a velocità limitata, mentre viene evidenziato anche un problema, sempre in variante Ascari, con un pezzo di cordolo che si è staccato nella prima piega a sinistra. A 29′ dal termine, con FCY ancora in corso, per non rischiare nulla rientra la Toyota leader, esegue un pit stop completo che la mantiene comunque in testa al gruppo. Stessa mossa per la Porsche #91, che fa uno splash e rientra in pista conservando il podio. Anche Team Nederland ai box in questo frangente, mantiene il podio grazie a questo pit sotto FCY. Per gli olandesi è addirittura il decimo ingresso in pitlane, chi precede ne ha 2 o 3 in meno. A un quarto d’ora dalla fine viene aperta una investigazione sul pit stop della GR 010 numero 7, che al momento ha 56″ di vantaggio su Alpine. Dal replay si nota un meccanico con un piede sulla linea bianca, prima dell’intervento sulla anteriore destra, mentre anche una ruota pronta al cambio è leggermente a contatto con la linea del garage. La vicenda si conclude con solo un warning, effettivamente una penalità sarebbe stata troppo fiscale. In Hypercar di fatto è l’ultimo brivido, mentre non è affatto finita la gara tra le GTE Pro, a dieci minuti dal termine la Porsche #92 è solo di pochi decimi al comando davanti alla Ferrari #51. In LMP2 la #22 è sempre avanti, WRT e Nederland si trovano stabilmente a podio. Per la GTE Am c’è la numero 83 di AF Corse al comando, davanti di misura su D’Station #777, terzo posto per Farfus su AMR che ci può provare per la seconda posizione, quarto invece Cairoli su Project 1. A due minuti dalla fine termina la lotta per la vittoria tra i Pro, poiché rientra la Ferrari #51, che ha scommesso troppo sul carburante, finito un giro troppo presto. Splash e torna fuori, conclude seconda. Prima e terza le Porsche 92 e 91. Nell’ultimo minuto c’è un serratissimo testa a testa tra le Aston #98 e #777, Fujii su D’Station riesce a ricacciare dietro Farfus su AMR, che poi ripassa in seconda variante all’ultimo giro. Finisce così in GTE Am, con AF Corse #83 vincente davanti appunto ad AMR e D’Station. In LMP2 vince la solita United Autosports, davanti a WRT e Team Nederland. Gli olandesi sono terzi in LMP2 e vincitori della specifica classifica Pro/Am, dove il podio viene completato da Dragonspeed e Realteam Racing. Toyota vince tra le Hypercar, con la #7 circa un minuto avanti su Alpine, mentre Glickenhaus finisce a 4 giri di distacco, terza di classe e quarta assoluta, 28 secondi dietro alla #22. Prova molto più convincente di Portimao per il piccolo costruttore americano, che in una pista più veloce ha mostrato un passo interessante, arrivando al primo podio di categoria, ottenuto tra l’altro col secondo chassis #709, mentre la SCG 007 che abbiamo visto a Portimao, la numero 708, ha avuto diversi problemi oggi. Stessa sorte per la GR 010 #8 di Toyota, che ora volge lo sguardo verso la Francia, per la prossima gara del campionato, la più importante di tutte. Appuntamento quindi alla 24H di Le Mans, quest’anno spostata al weekend del 21-22 agosto.

© Fabrizio Boldoni / FuoriTraiettoria
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Tommaso Costa

The author Tommaso Costa