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BMW, van der Linde: “Difficile far lavorare medie e dure nell’out lap”





Nel mercoledì di Le Mans, in un evento dedicato alla stampa, abbiamo incontrato Sheldon van der Linde. Il giovane pilota BMW ci ha raccontato il suo ultimo intenso periodo di gare e le prime impressioni alla guida della M Hybrid V8 sul Circuit de la Sarthe, dov’è esordiente.

© BMW Motorsport

“Come stai? Weekend impegnativo l’ultimo…” [DTM a Zandvoort, unito al Test Day a Le Mans]

“Sì, weekend veramente impegnativo. E due mesi davvero impegnativi, a dire la verità. Ho gareggiato gli ultimi 7 o 8 weekend di fila, quindi sì, sicuramente il periodo più pieno di eventi della mia carriera, ma è stato davvero molto divertente. Ho imparato tanto su di me, sui teams, su come lavorano, e ho fatto buoni step di miglioramento.”

“Non ti chiederò della 24 Ore del Nurburgring, per ovvie ragioni”

“No, per favore…” [sorriso amaro]

“Ma è la prima volta a Le Mans, in top class. Speciale, emozionato?”

“Sì davvero davvero emozionante. Normalmente vieni qua con le GT, giri per fare esperienza, impari la pista con la GT, ma per me non c’è una fase di apprendimento, dritto sulla Hypercar, che è qualcosa di particolare. È una grande sfida per me, per imparare tante cose nuove. Allo stesso tempo conosco la macchina, ci ho già fatto tre gare quest’anno più Daytona e Sebring la passata stagione. Quindi mi sento a mio agio, ma c’è molto da imparare a Le Mans, devi imparare la pista e tutti i suoi piccoli segreti”

“Qual è il tuo feeling dopo il Test Day? Andate meglio di Spa”

“Ho fatto dieci giri, e poi non ho seguito il resto delle prove perché sono dovuto volare a Zandvoort. Non ho tutti i dettagli di come la macchina ha girato, ma credo che abbiamo leggermente superato le nostre aspettative nei test, abbiamo fatto un po’ meglio di quanto ci aspettassimo, e credo che sia sempre un buon segno. Robin [Frijns] ha fatto gli ultimi giri per noi e ha girato veramente forte”

“Pensi che ci sia altra performance che può arrivare dalla macchina, usando le prove libere?”

“Sì credo di sì. La prima sessione è stata dedicata solo alle basi, sai, settare le altezze dell’auto, vedere che non tocchi sotto nei cordoli, le pressioni delle gomme, eccetera, e adesso che siamo a posto con quello cercheremo il migliore set up durante la settimana, per fare in modo che [l’auto] sia ancora più veloce di quanto era. Comunque credo che la base da cui siamo partiti sia davvero promettente”

“Pensi che per tutti ci sia ancora un po’ di prestazione da trovare?”

“Penso di sì, quando arrivi a Le Mans ogni anno le caratteristiche del tracciato sono molto diverse, poi a Indianapolis e Arnage c’è un nuovo asfalto, che ha molto più grip di quanto mi aspettassi, e penso anche lo sia in confronto all’anno scorso, anche se io non ho un mio riferimento. Quindi sì, ci sono tante cose che cambiano sulla pista, e penso che ci vorranno un po’ di sessioni”

Fuori Traiettoria: “Come senti la Hypercar in confronto alle GT?”

“L’Hypercar è davvero divertente per il giro secco, ti diverti tanto perché hai un sacco di downforce. Ma davvero adoro le GT3 per gareggiare testa a testa, ovviamente riesci a stare molto più vicino, stare in scia molto più vicino, e quindi ovviamente le gare sono molto esaltanti. Ma le Hypercar qui, alle curve Porsche, quando hai la gomma nuova sono davvero davvero veloci. Non pensavo si potesse avere così tanta velocità in curva, onestamente sono rimasto sorpreso, anche delle curve Porsche in generale. Comunque sono due auto molto diverse da guidare, una è più bella in qualifica, la LMDh, e l’altra la preferisco in gara”

Fuori Traiettoria: “Dopo un giro quindi hai già degrado?”

“No, cioè, in qualifica sì, perché fai le pressioni per un solo giro, ma in generale anche quando le gomme si consumano ti diverti ancora, ma quello che dicevo prima è che per le gare è meglio guidare le GT3 perché ti segui più da vicino e gareggi a ranghi serrati”

“Avete avuto problemi di degrado con le gomme? Quanti stint pensate di fare per ogni set di gomme?”

“Eh, questa è la grande incognita. Credo ci siano tante diverse strategie che tutti proveranno a fare. Sai, soft, medium, hard, qualcuno ha pure optato per la hard [nei test] che è molto interessante, gli outlap saranno molto complicati, soprattutto di notte, senza gli scaldoni, per la prima volta dopo non so quanto tempo. Penso che l’outlap sia un grande punto di domanda per tutti, come sarà il degrado sulla hard. Noi abbiamo il nostro programma, non dirò quello che proveremo a fare”

“Probabilmente per voi le medie sono la scelta giusta”

“Non saprei, non ho ancora provato la macchina con le medie, o soft, quindi è difficile da dire, ma sì, penso sarà quella”

Fuori Traiettoria: “Eri sulle più morbide o su hard ai test quindi?”

“No, ho guidato sulle medie, credo, ma non ho fatto un full stint, perciò… Scusate, non sto benissimo oggi” [si alza un attimo]

“Questo potrebbe condizionare la tua preparazione per la gara o sarai al 100%?”

“No no, è solo un’influenza leggera, niente che ti limita come pilota direi, solo qualcosa da affrontare in sti giorni, qualche aspirina e sarò a posto. Penso di aver guidato veramente tanto nelle ultime settimane, e questo ovviamente va a creare tanta fatica. Ora cerco solo di conservare le energie per la gara, essendo sicuro di dormire e riposare a sufficienza”

“Tre gare da 24 ore sono un po’ troppo in un mese?”

“Beh non ho ancora fatto la terza quindi non so dirti se è troppo [ride], ma per adesso sì è davvero tanto, per queste due gare davvero c’è stata tanta preparazione prima, quindi sì non è solo il weekend di gara, è molto quello che fai prima dell’evento. Meeting precedenti, discussioni su quello che dovremo fare, e avanti così, non è solo il weekend di gara, è tutto quello che c’è da costruire prima, che è tanto. Ma me la sto godendo.”

Fuori Traiettoria: “Ho visto tanti faticare nella prima chicane nell’outlap, ti trovi anche tu in difficoltà a gomme fredde?”

“Sì, una volta ho perso il posteriore piuttosto pesantemente. Praticamente dopo una bandiera rossa siamo ripartiti a gomme fredde, e alla prima chicane [sull’Hunaudieres] ho rischiato di sbattere violentemente, non so perché, probabilmente perché è una strada permanente e il grip e basso, e con le gomme fredde… la combinazione di queste due cose non funziona molto bene direi, quindi sì anche io ho avuto delle difficoltà a gomme fredde.”

“Scaldare le gomme sarà un problema? Anche peggio che da altre parti?”

“Sulle soft non credo molto, ma le medie di notte, sicuramente sì. Medie e dure, portare queste due gomme a lavorare nell’outlap credo sarà davvero difficile.”

“Specialmente di notte?”

“Sìsì, e questa è una limitazione al momento”





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Tommaso Costa

The author Tommaso Costa