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Sugli sterrati catalani comanda a sorpresa Mikkelsen, ma i primi 7 sono vicinissimi





Un grande caldo ed un grandissimo equilibrio sono stati i protagonisti del Day 1 del Rally di Spagna, terzultimo appuntamento del Campionato Mondiale Rally. Fin dalla mattina un sole fuori stagione ha accompagnato i piloti lungo le prove di giornata, delle quali 4 erano su sterrato e 2 su una superficie che alternava sterrato ed asfalto. Su un terreno storicamente molto abrasivo, simili condizioni climatiche hanno rappresentato una difficoltà non da poco specialmente per quanto riguarda l’usura delle gomme.

Sugli sterrati catalani comanda a sorpresa Mikkelsen, ma i primi 7 sono vicinissimi

Un errore strategico ha infatti rallentato non poco Neuville durante il primo loop, la cui scelta di portare solo gomme morbide non ha pagato a causa dei quasi 30 °C atmosferici in cui la carovana si è imbattuta. Il risultato? Pneumatici finiti dopo soli 10 km ed un Rally che comincia subito in salita

Difficoltà anche per il super Mads Ostberg, autore di una prestazione strabiliante che l’ha visto comandare la classifica generale ad un certo punto della gara. Il norvegese è stato rallentato per quasi tutto il tempo da un buco nella parte anteriore della macchina che faceva entrare la sabbia all’interno della vettura, impedendo parzialmente la visuale del pilota e causando un gran mal di gola al navigatore. Come se non bastasse, un guasto al sistema che rinfresca l’abitacolo ha costretto l’equipaggio a disputare quasi tutti i 40 km della PS 6 in condizioni estreme, facendo perdere al pilota privato anche la posizione a podio.

In nettissima crisi Evans, che pare non gradire per niente la nuova mescola sperimentata da DMACK in quest’occasione, mentre Lappi ha pagato un gran distacco a causa di problemi ai freni lungo la PS 3.

Da segnalare inoltre il ritiro di Jari-Matti Latvala, vincitore della PS 4 e settimo al termine della PS 5, fermatosi lungo il trasferimento verso l’ultima speciale di giornata a causa di una perdita d’olio.

Nessun problema invece per Andreas Mikkelsen, che termina alla grandissima la prima giornata di gare in casa Hyundai, aggiungendo alla leadership la vittoria della PS 3. Il risultato assume ancora più valore se si considera che l’ex Volkswagen ha disputato un numero di test piuttosto limitato sulla i20 WRC, motivo per cui da adesso in poi le cose non potranno che migliorare. Chiude appena dietro l’ex compagno di squadra Sebastien Ogier (+1.4), in rimonta dopo un inizio non brillantissimo, che si porta a casa il miglior passaggio nella seconda ripetizione della “Terra Alta” (PS 6). Il risultato attuale, con il principale rivale diverse posizioni indietro, lo metterebbe in un’ottima posizione per il titolo iridato, ma è ancora presto per questi ragionamenti.

Chiude il podio virtuale un ottimo Kris Meeke (+3.0), unico pilota in grado di portare a casa più di una speciale avendo conquistato entrambi i passaggi sulla brevissima “Bot” (PS 2-5). L’obiettivo, a questo punto, sarà cercare di portare la macchina al traguardo per segnare un po’ di punti, visto che nelle ultime 6 gare ne ha conquistati solo 4. Quarta posizione per Ott Tanak (+6.3), dimostratosi velocissimo sull’asfalto in Germania, che probabilmente ha margine di miglioramento rispetto alla posizione attuale.

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Segue Mads Ostberg (+7.1), che probabilmente avrebbe meritato di chiudere la giornata al comando. Tanta sfortuna ed un probabile errore del team lo hanno relegato in quinta posizione, che rappresenterebbe comunque il miglior piazzamento stagionale. Dani Sordo (+10.8) cerca di contenere i danni in attesa dell’approdo sull’asfalto, superficie di cui è specialista.

Solo settimo Thierry Neuville (+12.8), rallentato in mattinata dalla folle decisione di portare con sé solo gomme morbide. Una scelta non imitata da nessuno, che costringe il belga ad inseguire già a partire dal termine della PS 3. Ad ogni modo i km da percorrere sono ancora tanti, ed il distacco dalla vetta non appare incolmabile. Primo tra i piloti decisamente più lontani è Juho Hanninen (+33.6), tornato nell’anonimato dopo due bei risultati che avevano anche acceso una risicata speranza di rinnovo.

Nono il rientrante Stephane Lefebvre (+1:02.2) che paga quasi un minuto dal compagno di squadra dopo appena un giorno. Alla luce di ciò appare ancora più curiosa la scelta di escludere Breen dalla line-up di questa gara. Chiude la top 10 Esapekka Lappi (+1:05.5), trovatosi senza freni lungo la PS 3, in cui ha accumulato un ritardo decisamente pesante.

Posizioni fuori dalla zona punti per Elfyn Evans (11esimo, +1:22.4) e Khalid Al-Qasimi (19esimo, +5:05.4).

Tra le R5 si porta in testa Eric Camilli (+2:28.1) davanti ad Ole-Christian Veiby (+3:09.9), ma entrambi non sono iscritti alla classifica del WRC-2. Al comando di questa si trova allora Teemu Suninen (+3:20.3), che conduce sul brillante Simone Tempestini (+4:37.5) e su Jan Kopeky (+4:39.1). Purtroppo ancora una volta ritirato il nostro Fabio Andolfi, incappato in un incidente lungo la prima speciale.

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Di seguito la classifica generale al termine della PS 6:

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Tags : Andreas MikkelsenOtt TanakRally di CatalognaRally di SpagnaSebastien OgierwrcWRC 2017
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.