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4 RuoteFormula 1Su pista

Hamilton andrebbe subito in Australia, Vettel e Verstappen puntano alla seconda sessione: ecco le dichiarazioni del Day 4





Motori che si spengono, saracinesche che si chiudono, garage che si smontano. Il Circuit del Catalunya, dopo aver ospitato la prima sessione di test pre-season della F1, doveva apparire più o meno così a chi lo osservava attorno alle 19:00, quando era già trascorsa un’ora dallo sventolare della bandiera a scacchi del Day 4 e le varie scuderie di F1 si apprestavano ad imbarcarsi sui voli di ritorno prima di dedicarsi all’analisi dei dati raccolti in questi quattro – o meglio, in questi tre – giorni di prove.

© Wolfgang Wilhelm
© Wolfgang Wilhelm / Mercedes AMG F1 Press

Perché, inutile girarci intorno, il tempo stringe. Mancano ormai poco più di 20 giorni al semaforo verde delle FP1 del GP d’Australia, ed alle scuderie non restano che i 4 giorni della seconda sessione di test per capire cosa funzioni e cosa no sulle proprie monoposto. Ovviamente, risultati delle prove appena concluse alla mano, c’è chi le analisi dei dati raccolti le farà più tranquillamente e chi invece avrà decisamente più elementi su cui dover rimuginare.

Tra coloro che appartengono alla prima categoria, in maniera assolutamente poco sorprendente, ci sono gli uomini Mercedes: la W09 Hybrid è apparsa subito in forma, veloce con le gomme Medie – l’1’19″333 con cui Hamilton ha chiuso il Day 4 è un crono particolarmente interessante – e soprattutto più semplice da guidare e da mettere a punto rispetto alla sua genitrice W08. “Oggi (ieri, ndr) è stata una giornata positiva” – ha detto il #44 al termine della sessione – “Sono felicissimo di essere salito in macchina per mettere assieme un po’ di giri. E’ stata la prima occasione in cui sono potuto scendere in pista per imparare qualcosa di più sulla macchina e sulle sue caratteristiche. Diciamo che ho dovuto capire cosa le piace e che le ho fatto sgranchire un po’ le gambe, anche perché quando si prova una nuova vettura bisogna capire che stile di guida adottare per tirarne fuori il meglio. Ma devo dire che la W09 si comporta come la sua sorella maggiore dello scorso anno, solo che…è più veloce. Il 4 volte Campione del Mondo, in questa fase, ha ammesso di non curarsi troppo di quello che stiano facendo i suoi avversari (“La RedBull sembra abbastanza veloce, la Ferrari sembra abbastanza veloce…di sicuro ho visto che è rossa anche quest’anno!), e ammettendo candidamente che preferirebbe essere già in volo per l’Australia perché “nei test non c’è adrenalina”, si è augurato che i suoi avversari possano essere più vicini a lui ed alla sua W09 nel corso dell’anno: “Io non mi preparo al meglio per poi sperare nei guasti degli altri” – ha infatti chiuso il #44 – “Io spero che gli altri siano nelle migliori condizioni possibili. Così sarà ancora più doloroso quando verranno sconfitti”.

© Zak Mauger / LAT Images / Pirelli F1 Press Area
© Zak Mauger / LAT Images / Pirelli F1 Press Area

A fare da eco alle parole entusiaste del pilota inglese ci ha poi pensato Valtteri Bottas, anche lui apparso particolarmente soddisfatto dalla nuova Freccia d’Argento. “Tutti i ragazzi che hanno lavorato sull’auto a Brackley e a Brixworth hanno fatto un lavoro fantastico” – ha detto infatti il #77 – “Tutto sulla macchina ha funzionato alla perfezione sin dal primo giorno, ed il motore è davvero fluido. Non vedo l’ora che arrivi la prossima settimana, sperando di tornare alle condizioni climatiche tipiche di Barcellona. Sono ansioso di continuare a scoprire la W09 per scoprire magari quanto realmente è veloce. Toni più pacati invece, almeno finora, in casa Ferrari: la sensazione è che la SF71-H sia una monoposto valida, ma nessuno si sbilancia nel fare previsioni concrete viste le anomale condizioni che hanno fatto da scenario alle prove spagnole. “E’ sempre difficile giudicare un’auto quando si guida in queste condizioni” – ha dichiarato Vettel a Motorsport.com – “Attualmente abbiamo il polso della situazione, capiamo come reagisce la macchina ma dobbiamo fare tanti km prima di capire tanti altri aspetti della vettura. Il tedesco, che ha chiuso la sessione con il tempo assoluto – a 9 decimi dal crono di Hamilton nonostante l’utilizzo della mescola Soft – non si è detto soddisfatto dell’andamento del Day 4, recriminando su alcuni dettagli che hanno rallentato il lavoro degli uomini di Maranello. Non è stato un pomeriggio del tutto ideale per via delle condizioni della pista ed a causa di un po’ di tempo perso in garage per mettere a punto alcuni dettagli. Mi sarebbe piaciuto girare anche un po’ di più, ma lo faremo la settimana prossima, quando inizieremo a farci un’idea migliore della macchina”, ha concluso il #5.

© Scuderia Ferrari
© Scuderia Ferrari

L’ottimismo torna invece a regnare imperante dalle parti di Renault, dove una R.S. 18 apparsa in ottima forma sin dalle prima battute sta facendo sorridere non poco i due piloti titolari della Losanga. “C’è stata una finestra di temperatura piuttosto bella oggi pomeriggio (sempre ieri, ndr) – ha detto Carlos Sainz, 6° al termine del Day 4 – “Ne ho approfittato per fare un paio di long run ed iniziare a capire meglio la monoposto. Ovviamente c’è ancora del lavoro da fare per rendere la macchina esattamente come piace a me, visti i ritardi forzati di questi giorni, ma nel complesso abbiamo messo assieme un buon kilometraggio e sono piuttosto felice di come sia andata. “Non vedo l’ora che arrivi la prossima settimana, perché spero di poter provare nuovo cose e capire meglio alcuni aspetti del set up”, ha poi concluso il numero #55 prima di lasciare spazio davanti ai microfoni al suo team mate Nico Hulkenberg, 11° nel Day 4 ma con un best lap messo a segno con delle condizioni di pista difficili. “Abbiamo fatto fatica a girare in maniera pulita, con le FullWet e le Intermedie che facevano fatica a scaldarsi, e quindi la mattinata non è stata del tutto produttiva come avremmo voluto – ha commentato il #27 – “La pista ci ha messo parecchio tempo ad asciugarsi visto il nuovo asfalto e le temperature comunque fredde, e quindi io sono riuscito a fare un solo run né bagnato, né asciutto ma…umido. Diciamo che la prossima settimana ci aspettiamo qualcosa di decisamente meglio dai cieli spagnoli”.

© Renault F1 Press
© Renault F1 Press

Dello stesso avviso è poi Sergio Perez, riuscito a salire a bordo della VJM11 solamente nel corso del Day 4 per via degli scombussolamenti climatici che hanno sostanzialmente portato all’annullamento del Day 3. “E’ stato un peccato che il meteo sia stato così brutto questa settimana” – ha dichiarato il #11 – “Noi abbiamo messo assieme pochi kilometri, e questo renderà le cose un pochino più difficili. Nel Day 4 ci siamo semplicemente concentrati nel portare avanti il piano e nell’aiutare il team a capire la macchina al meglio. E’ ovvio però che dovremo aspettare la prossima settimana per avere un’idea migliore di quello che potremo aspettarci una volta arrivati a Melbourne”. Melbourne a cui, forse, gli uomini di Milton Keynes guardano con un po’ di timore: la RedBull RB14 sembra infatti essersi dimostrata una monoposto piuttosto veloce, ma i problemi di affidabilità riscontrati nel corso di soli 4 giorni di prove non devono far dormire sonni troppo tranquilli ad Horner, Newey e compagni. E’ stato il cambio a tradire Max Verstappen nella giornata di ieri, ma l’olandese non sembra essersela presa troppo per via di questo inconveniente. “Abbiamo avuto un paio di singhiozzi” – ha infatti detto l’olandese, finito anche nella ghiaia di curva 12 a seguito di un testacoda – “ma finora sono contento della macchina. Neppure nell’ultima giornata abbiamo cercato di spingere, perché con condizioni dell’asfalto così poco adatte è meglio concentrarsi per verificare che tutto funzioni nel modo giusto e che i dati raccolti in pista combacino con quelli della galleria del vento, ed è esattamente questo quello che abbiamo fatto”. “Spero comunque che la seconda settimana permetta di farci capire un po’ meglio a che livello siamo rispetto ai nostri avversari: spero che ci sarà un po’ di sole in più!”, ha concluso il giovanissimo olandese.

© Mark Thompson / Getty Images / RedBull Content Pool
© Mark Thompson / Getty Images / RedBull Content Pool

Se quindi Atene non piange del tutto, Sparta, in questo caso, ridacchia in maniera piuttosto soddisfatta. Regna infatti l’ottimismo tra i “cugini” di RedBull, in quella Scuderia Toro Rosso che equipaggiata con la Power Unit Honda avrebbe dovuto essere la Cenerentola dei Test e che invece, con i 147 giri completati da Pierre Gasly, è stata addirittura la squadra più attiva in pista nel corso del Day 4. “E’ stato davvero gratificante aver messo insieme così tanti passaggi!” – ha dichiarato il pilota francese – “E’ stata la mia seconda giornata di prova al volante della STR13, e quindi ci sono ancora parecchie cose da imparare mentre cerchiamo di capire quali siano i modi giusti per massimizzare la prestazione in vista di Melbourne. Analizzeremo i dati in questi giorni che ci separano dalla seconda sessione, ma devo dire che la giornata è stata davvero positiva”. Anche perché, a dispetto di qualsiasi previsione, il propulsore Honda sembra godere di un’affidabilità che fino a poco tempo fa sembrava irraggiungibile per il costruttore nipponico. “L’affidabilità del motore credo sia ottima – ha invece commentato Gasly – “perché abbiamo percorso più del doppio della distanza di un GP e non abbiamo avuto alcun problema. Spero davvero che si continui così”. “Abbiamo un paio di nuovi aggiornamenti da provare la prossima settimana, quindi diciamo che siamo nel corso di un processo che punta a migliorare la macchina giorno per giorno, ha chiuso il #10.

© Patrick Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool
© Patrick Lundin / Getty Images / RedBull Content Pool

Infine, particolarmente soddisfatti e felici per i test svolti nonostante il clima inclemente sono stati i due alfieri dell’Alfa Romeo Sauber: sia Marcus Ericsson che Charles Leclerc hanno infatti colto l’opportunità di accumulare km a bordo della nuova C37, cercando di capire come e dove migliorare l’auto che dovrebbe schiodare la scuderia di Hinwil dalla parte bassissima della classifica. “Nel complesso, questa prima settimana ha fornito parecchi dati nonostante tutte le limitazioni dovute al meteo qui in Barcellona” – ha commentato il pilota svedese – “Quindi abbiamo imparato tanto, e speriamo di continuare a fare progressi nella prossima settimana. Almeno in questa abbiamo capito come si comporta la macchina sul bagnato…. “E’ stato davvero stupendo essere tornati in pista questa settimana” – ha commentato un ovviamente entusiasta Leclerc, all’esordio da pilota titolare in F1 – “Sono riuscito ad imparare molte delle nuove procedure, e inizio a sentirmi più a mio agio nella macchina (il monegasco, a parità di gomma, ha rifilato 1″ netto al compagno di team, ndr). Le condizioni meteo non sono state ideali, ma abbiamo ottenuto il massimo. In più, non appena sono migliorate, abbiamo fatto alcune prove sui long run che ci hanno fornito dati interessanti. Non vedo l’ora di tornare in macchina la prossima settimana”.

© Glenn Dunbar / LAT Images / Pirelli F1 Press
© Glenn Dunbar / LAT Images / Pirelli F1 Press Area




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow