Una vecchia e cara conoscenza della Formula 1, approdata nel WEC a inizio stagione, si dice contenta del suo approccio e del suo rapido adattamento alla BMW M Hybrid V8. Stiamo parlando di Kevin Magnussen, che si prepara ad affrontare la 6 Ore di Imola su un circuito già calcato tre volte con le vetture di F1. Dopo un inizio di stagione promettente, durante il Meet The Team organizzato da Team WRT, il danese si è raccontato ai nostri microfoni svelando le sue sensazioni sulle sfide della pista italiana e sugli obiettivi futuri.

Che avesse sempre un occhio puntato sul mondo Endurance si sapeva già. Che fosse maturato alla grande nel suo primo periodo trascorso nelle gare di durata – prima di rientrare in F1 chiamato da Haas – era altrettanto evidente. Filosofie diverse, approcci differenti, mentalità diametralmente opposta rispetto a quella da tenere nei campionati Sprint come la F1.
Kevin Magnussen, alla vigilia della 6 Ore di Imola 2025, ci racconta del suo ritorno in un paddock del mondo Endurance (questa volta lato europeo) e di come questo lo faccia sentire a casa. BMW, risolti i problemi in frenata che avevano rallentato la corsa della sua LMDh nelle prime due stagioni di competizione tra IMSA e WEC, si è dimostrata già nella 1812 KM del Qatar (ma già nella 8 Ore del Fuj 2024) una vettura ben bilanciata e pronta a sfidare i marchi di vertice. E Magnussen ne è perfettamente consapevole. Ecco cosa ci ha detto alla vigilia del weekend sul Santerno.
Kevin Magnussen carica BMW WRT per la 6 Ore di Imola: l’intervista completa
Puoi raccontarci qualche impressione sull’adattamento e le tue prime gare con BMW? Come ti senti alla guida del prototipo, conoscendo la vettura ogni giorno di più?
“Non ho avuto molto tempo per prepararmi perché la 24 Ore di Daytona era già a gennaio, e ho terminato la mia stagione in Formula 1 a metà dicembre. Potete immaginare che non ci sia stata molta possibilità di prepararsi prima di Daytona. Ma penso sia andata bene: lì ho fatto la pole position e abbiamo lottato per la vittoria fino alla fine, quindi non credo di aver rallentato la squadra, sono riuscito a prendere il ritmo abbastanza velocemente”
Questa vettura è molto particolare, non solo la BMW M Hybrid V8, ma tutta la categoria Hypercar. Hai già guidato in passato prototipi come la LMP1 e DPi: come si confrontano con le attuali?
“La Hypercar è abbastanza unica. Ho guidato LMP1 e altri prototipi che avevano molto carico aerodinamico, simili alle monoposto. La Hypercar invece ha un feeling intermedio, tra una GT e un prototipo. È molto rigida, molto bassa, non ideale su dossi o cordoli, ma comunque con del carico. È davvero una sfida interessante e non vedo l’ora di affrontarla qui nella 6 Ore di Imola”
È difficile raggiungere il limite massimo con questa vettura?
“È difficile ottenere l’ultimo decimo, ma controllare l’auto e capire cosa succede è abbastanza prevedibile. È una sfida che mi piace molto.”
Il team ha analizzato il problema che avete avuto nella ripartenza nella 1812 KM del Qatar?
“Sì, abbiamo individuato il problema e lo abbiamo sistemato. È sempre frustrante perdere posizioni importanti, ma fortunatamente a qui a Imola siamo fiduciosi di avere una macchina più affidabile”
Kevin, qui a Imola pensi di avere una possibilità migliore sabato (in qualifica) o domenica (in gara)?
“Non lo so. In qualifica siamo andati molto bene finora, ma penso che possiamo essere competitivi anche in gara. A Imola sarà fondamentale evitare errori e restare fuori dai guai per puntare al miglior risultato possibile”
Rispetto all’anno scorso, la BMW sembra molto migliorata: che merito ha la squadra?
“Rispetto all’anno scorso a Qatar, è stato fatto un grande passo avanti. Molto merito va a BMW e a tutto il lavoro svolto. Per noi piloti è fondamentale sapere che abbiamo una macchina competitiva, specialmente ora che affrontiamo una sfida come questa 6 Ore, in un circuito davvero molto tecnico e che chiede tanto alla vettura”
Parlando proprio dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, che impressione hai della pista? Come ti prepari al problema del traffico creato dalle varie LMGT3?
“Adoro Imola. Ho corso qui tre volte in Formula 1. È una pista vecchio stile, tecnica, stretta e impegnativa, perfetta per un evento come il WEC. Il traffico sarà una vera sfida, dovremo essere pazienti e intelligenti nei sorpassi”

Fino a qualche tempo fa le qualifiche nell’Endurance sembravano meno importanti, e ora invece sono fondamentali: sei d’accordo?
“Assolutamente sì. Questa sarà una gara di 6 ore e le qualifiche potrebbero determinare gran parte del risultato finale. Ho molta fiducia nella macchina e nei miei compagni (Vanthoor/Marciello, n.d.r.)”
Pensi che le gomme saranno un fattore chiave per la strategia, o il meteo è ancora troppo incerto?
“Sì, quest’anno utilizziamo anche le gomme Soft (lo scorso anno erano presenti solo Hard e Medium, n.d.r.) e questo cambia molto rispetto al 2024. Se sarà asciutto, la gestione degli pneumatici sarà fondamentale per puntare a un risultato importante nella 6 Ore di Imola”
In F1 eri conosciuto per uno stile di guida aggressivo. Come ti adatti ora che devi gestire gare lunghe?
“In Endurance non ha senso rischiare troppo. Bisogna correre con intelligenza. Anche a la costanza e la gestione della gara saranno molto più importanti dell’aggressività”
La 24 Ore di Le Mans è già nei tuoi pensieri? Questa gara di Imola è ancora più importante visto che Dries (Vanthoor, n.d.r.) non sarà a Spa (sarà a Laguna Seca per correre in IMSA, n.d.r.)?
“Non vedo un grande problema. Abbiamo trovato subito un buon equilibrio tra noi piloti. Questa gara di Imola è importante, ma sono tranquillo anche per Le Mans”
In merito al tuo ritorno nell’Endurance, come è avvenuto il primo contatto con il Team WRT?
“Con Vincent (Vosse, n.d.r.) e Andreas (Roos, n.d.r.) parlavo da anni. Avevo sempre in mente l’Endurance anche mentre correvo in F1. Entrare nella famiglia WRT è stato naturale, così come approdare in BMW, e sono molto motivato per affrontare appuntamenti come questo in Italia e in generale tutto il Mondiale”
Tuo padre (Jan Magnussen, leggenda nel mondo Endurance con Corvette, n.d.r.) sarà presente a Le Mans?
“Sì, ci sarà, ed è con noi anche qui a Imola; è sempre stato vicino al mondo Endurance e questa atmosfera lo rende felice”
Qual è la principale differenza tra il WEC e la Formula 1?
“Esteticamente, da fuori potrebbero sembrare simili; ma nel WEC bisogna dividere tutto con i compagni di squadra, dagli ingegneri al setup. In Formula 1 invece tutto è focalizzato solo su di te. Anche questo sarà un elemento chiave che differenzia i due Mondiali”
Avevi già pensato, mentre eri in F1, che un giorno avresti voluto tornare nell’Endurance?
“Mi sono sempre sentito a casa nel mondo Endurance. Seguivo mio padre da bambino nei paddock e ora sono felice di poter vivere da protagonista il World Endurance Championship”
Hai già provato la vettura sul bagnato? Sarà eventualmente la prima volta?
“No, non la ho ancora provata. Questo weekend sarà la mia prima volta con le gomme da bagnato sulla M Hybrid V8. Sarà interessante vedere come si comporta la macchina”
Storicamente, in F1 sei sempre stato molto forte in condizioni di bagnato: pensi di poterlo essere anche qui?
“Spero di sì! In Formula 1 ero molto competitivo sul bagnato, e mi auguro di replicare quelle prestazioni anche con le Hypercar!”
Grazie Kevin!
“Grazie a voi!”