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MotoGP: Petrucci è un fulmine nelle FP3, nuovo record al Mugello





Si sono concluse anche le terze libere del Gran Premio d’Italia. Al Mugello il più veloce nella mattinata per la classe regina è Danilo Petrucci. Alla guida della Desmosedici GP19 il #9 ha siglato il nuovo giro più veloce assoluto, in 1’46″056 due decimi meglio rispetto al giro che ha consegnato al Pole dello scorso anno a Valentino Rossi. Marquez è terzo e Miller quinto, mentre la sorpresa è Pol Espargaró in seconda posizione. Male Rossi e Dovizioso.

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Se il buongiorno si vede dal mattino, è un inizio di giugno pessimo per Andrea Dovizioso e Valentino Rossi, tagliati fuori dalla Top10 e costretti alla Q1 nel pomeriggio. Ci ha pensato Danilo Petrucci a far sventolare forte il tricolore, con l’altra Ducati ufficiale. Il Gorilla di Terni ha chiuso le FP3 in prima posizione, girando due decimi sotto il precedente primato siglato da Rossi nelle qualifiche dello scorso anno: 1’46″056 è il nuovo riferimento sul giro secco al Mugello, a 178 km/h di media. Il secondo miglior tempo è stato messo a segno da Pol Espargaró, forte di una KTM sempre più vicina al vertice della categoria, per lo meno sul giro secco. Pol ha chiuso a 207 millesimi dal Petrux e rifilandone 17 a Marc Marquez, terzo alla fine. Quindi la classifica si allunga un po’, ma resta molto compatta: Nakagami è quarto (+0”400), con appena 62 millesimi di vantaggio sul nono, Morbidelli.

Quinto Jack Miller, che in ottica gara se l’è giocata con Marquez e Petrucci. I tre infatti hanno messo a referto più passaggi sul l’1’47” di chiunque altro in pista, con addirittura qualche puntata sull’1’46” senza gomme nuove per Jack e Marc. Segue Quartararo in sesta posizione, davanti a Vinales, Crutchlow e come detto Morbidelli in nona posizione. Poi la classifica si allunga: Bagnaia è decimo e ultimo meritevole della Q2 per direttissima, con sei decimi e mezzo di svantaggio da Petrucci e due da Morbidelli.

Andrea Dovizioso è undicesimo e costretto ad alla Q1, così come Lorenzo, Rossi, Pirro e Rins, appena 20°. Valentino e Andrea in realtà non erano messi così male prima del time attack conclusivo, ma non hanno trovato grandi giovamenti con il set di gomme morbide. Addirittura Andrea ha tentato due volte consecutive l’attacco al tempo, sfruttando due posteriori Soft nuove senza successo.

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Tags : motogpMugello
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.