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MotoGP, Catalogna: FP2, la spunta Zarco nel time attack, bene le Yamaha





Zarco comanda la classifica con un gran giro all’ultimo tentativo, ma le MotoGP candidate a vincere il Gran Premio di Catalogna questa domenica non sembrano essere le Ducati. Ottimo passo per la coppia di Yamaha ufficiali e per Franco Morbidelli su Petronas, molto veloci seppur con scelte differenti per time attack e simulazione passo gara. Sessione al Montmeló che ha visto la prima mezz’ora di lavoro dedicata al GP, mentre nel finale tutti dentro per cercare il giro veloce.

© MotoGP
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Meteo leggermente nuvoloso nel pomeriggio catalano, che porta comunque in dote 45° di asfalto, con la pista che sembra più veloce di stamattina nonostante la gommatura ancora scarsa.  Nuovamente quasi tutti in pista da subito, Lecuona primo dopo 5′, mentre Morbidelli scende in pista con una gomma dura al posteriore. Sessione che entra subito nel vivo, una serie di “caschi rossi” infinita, tutti si migliorano. Nei primi minuti Viñales, Mir e le Honda ufficiali tra i primi, poi Morbidelli prende la vetta con la sua combinazione medium-hard. Cade Marini alla curva 4 in questi primi giri cronometrati, mentre Marquez fa segnare un 1:40.120 con combinazione di medium e soft nuove, per un attimo primo davanti a Pol (M-M le sue gomme). Stessa scelta di coperture per Quartararo terzo. Salgono poi Viñales e Mir, tutti con doppia media. A 10 minuti dall’inizio del turno si issa primo Quarararo in 1:40.006, con le stesse gomme sale in classifica Binder, mentre il collega KTM Oliveira monta una soft al posteriore. In 370 millesimi ci sono 12 piloti, chiude il raggruppamento Bagnaia, poi Morbidelli da 13° sale al comando con il primo tempo del weekend inferiore al 1’40”, in 39.909. Il compagno di squadra Rossi, con 1’41.4, è 19esimo. Tornando a Franco, con la sua combinazione medium-hard continua a girare sotto 1′ e 40 di passo, ed è sempre primo. Il gruppo è veramente compatto in questo frangente, basti pensare che Nakagami e Miller nelle retrovie girano a 5-6 decimi dalla testa ma si trovano solo 15esimo e 14°.

© MotoGP
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Dopo un quarto d’ora sono quasi tutti ai box, tranne Morbidelli che gira ancora, mentre a 28′ alla fine Lecuona e Marc inaugurano il secondo run del pomeriggio, mantenendo le gomme della prima serie di giri cronometrati. Focus nei box, dove si vede Viñales che si sta preparando a salire sulla seconda moto per una comparazione, con un nuovo parafango anteriore aperto superiormente, pensato per migliorare sia l’aerodinamica che il raffreddamento. Il nuovo elemento omologato ieri, già testato in passato, verrà portato finalmente in gara, ed è la seconda e ultima configurazione di parafango per questa stagione (per contenimento costi anche le carene possono avere solo due kit aero all’anno). Davanti alla gomma posteriore non montano il “cucchiaio” le Yamaha, neanche le Honda, tra le quali Marc continua a girare con soft usata dietro, probabilmente per testare la propria tenuta fisica. Scendono in pista molti altri piloti, la doppia media sembra la combinazione preferita. Zarco lamenta difficoltà a tenere la linea in curva, Ducati ancora lavora sul setting, pare che anche le altre rosse soffrano del medesimo problema, Bagnaia è in difficoltà, la moto scivola molto, anche se c’è da dire che la pista offre poco grip a tutti. Escono finalmente le Ducati a 20′ dalla fine per il secondo run, con Martin che monta media nuova davanti, media usata dietro, ed è ventesimo, decisamente un ritorno faticoso per lui. Viñales viaggia sul 40.9, mentre Quartararo a un quarto d’ora dalla fine compie ottimi giri in 40 e mezzo, Rossi davanti a lui è quasi un secondo più lento. Quando Fabio raggiunge Vale perde il giro buono (ottimi primi settori) e quindi sceglie di rientrare ai box, mentre Mir prova la dura, esce un giro e rientra, poi torna nuovamente in pista. Stessa sorte per Miller, che prova una media nuova posteriore mantenendo la anteriore usata, migliora nel primo settore, addirittura intertempo “rosso”, poi sbaglia leggermente e rinuncia. In questo momento solo Morbidelli sta facendo lavorare bene la copertura gialla in ottica gara.

© MotoGP
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Ultimi dieci minuti e tutti ai box, ora è time attack, visto il rischio pioggia di domani e la possibilità di restare esclusi dalla Q2. Viñales è il primo a scendere in pista con nuove gomme, soft dietro e davanti media, Marquez invece sceglie M-M nuove, Mir va per le doppie soft. Tutti montano gomme fresche per cercare il tempo, Pol sceglie media e soft, Quartararo doppia morbida, mentre Oliveira decide per una inconsueta doppia hard, probabilmente cercando più sostegno, e viene premiato col terzo tempo provvisorio in 1:40.096. In uscita box si crea un trenino Yamaha più Zarco, mentre Viñales in solitaria chiude un bel giro in 1’39.993. Marquez gira bene con le M-M, poi trova Mir un po’ lento e perde la possibilità di migliorarsi. Binder nel frattempo, vicino al compagno di marca, a un minuto dalla fine piazza un ottimo 1′ 39″ e 662 millesimi, seguito poco dopo da Viñales in 39.8. Tempo simile per Bagnaia sesto, settimo è Miller. Zarco spara un 39.4, poi si impone Morbidelli con un gran bel 1’39″256. Sorprende Bastianini che con l’ottavo tempo riesce a mettersi al sicuro in Q2. Bagnaia migliora di poco con l’ultimo tentativo, cosa che non riesce né a Marquez né a Rossi, che finiscono nelle retrovie, sebbene Vale sia cronometricamente molto più distante dalla testa. All’ultimissimo tentativo, con la bandiera a scacchi già sventolante, nuovo giro record per Zarco in 1’39.235. Resta da capire se i problemi Ducati visti in questa giornata siano risolti o meno, forse gli ultimi interventi potrebbero aver portato i loro frutti, nonostante l’analisi del passo gara (giri registrati a inizio FP2) ponga le rosse di Borgo Panigale in una posizione di inseguitrici delle Yamaha. In gara dovrebbe essere sfida tra le ufficiali e Morbidelli, con l’alfiere Petronas che ha scelto la inedita combinazione medium-hard, contro la classica scelta della doppia gomma media per Maverick e Fabio. Franco è stato capace di scendere alcune volte sotto il muro del minuto e 40″, anche se non ha compiuto giri sempre puliti, mentre Quartararo sembra leggermente più performante di Viñales. Ci sarà forse una diversa selezione gomme per la qualifica tra i due ufficiali Yamaha, considerando le scelte che hanno compiuto in questo time attack finale. Visto l’anteriore medio asimmetrico e il feeling di molti piloti, domani qualcuno potrebbe pure provare la anteriore dura per ottenere un maggiore supporto, sempre se non dovesse esserci un meteo avverso (c’è una ridotta possibilità di pioggia). Questi i tempi della sessione pomeridiana.





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Tommaso Costa

The author Tommaso Costa