La tappa di Imola della European Le Mans Series 2025 non ha deluso le aspettative, regalando agli oltre 12.800 spettatori presenti un weekend carico di spettacolo. Le 4 ore di gara si sono trasformate in una vera maratona, estesa di oltre venti minuti per l’interruzione iniziale causata da un maxi-incidente al Tamburello.
Caos alla partenza e pioggia a complicare la strategia
L’avvio è stato subito da brividi. Un incidente multiplo al Tamburello ha causato la bandiera rossa, con le vetture incidentate che hanno richiesto l’intervento dei commissari per rimuovere i detriti. Michael Wainwright è stato colpito da Martin Berry, innescando una carambola che ha coinvolto anche Takeshi Kimura e Paul Lafargue. Fortunatamente tutti i piloti sono usciti illesi.

La gara è ripartita dopo circa venti minuti, ma da lì in poi il meteo ha aggiunto ulteriore imprevedibilità, con la pioggia che ha scombinato le strategie a metà corsa. Tra Full Course Yellow, Virtual Safety Car e errori ai box, la gestione dei momenti chiave è stata fondamentale per il risultato finale.
LMP2: VDS Panis Racing trionfa, ma resta sotto investigazione
A spuntarla nella classe regina LMP2 è stato il team VDS Panis Racing, grazie a Charles Milesi, Esteban Masson e Oliver Gray, che hanno saputo approfittare del caos per imporsi con intelligenza. Dopo aver preso il comando a metà gara con un sorpasso di Gray su Jamie Chadwick, la Oreca #65 non ha più mollato la leadership, gestendo con maturità anche le fasi più delicate.

Masson ha rischiato grosso con un’escursione nella ghiaia alla Rivazza, ma è riuscito a rientrare senza danni, lasciando a Milesi il compito di gestire il margine nell’ultimo stint. Il francese ha chiuso con nove secondi di vantaggio sull’Inter Europol Competition, ma entrambi gli equipaggi sono sotto investigazione, rispettivamente per un’irregolarità nel rifornimento (VDS) e per un contatto al pit con la Vector Sport di Pietro Fittipaldi (Inter Europol). Il risultato finale quindi, come lo scorso anno rischia di subire variazioni dopo l’arrivo.

Il podio è stato completato dalla Oreca di Algarve Pro Racing, condotta da Theo Pourchaire, Matthias Kaiser e Lorenzo Fluxa, abili a effettuare la sosta decisiva sotto regime di Full Course Yellow. Solo quarti i piloti Iron Lynx-Proton (Cairoli, Capietto, Ried), penalizzati con un drive-through per una violazione durante una Virtual Safety Car.

LMP2 Pro/Am: AO by TF ancora al top
Grande prestazione anche nella categoria Pro/Am per AO by TF, con PJ Hyett, Louis Delétraz e Dane Cameron che hanno portato a casa la seconda vittoria stagionale. Una gara di testa per la Oreca #14, brava a mantenere il comando nonostante la pressione costante del team Proton Competition, che ha dovuto rallentare a causa di danni al retrotreno dopo un contatto con Hyett.
Sul podio anche Algarve Pro Racing, con Alex Quinn, Kriton Lentoudis e Olli Caldwell, che hanno saputo evitare errori in una gara insidiosa.
LMP3: dominio assoluto CLX Motorsport
In LMP3, la Ligier di CLX Motorsport ha dato una vera lezione di forza. Nonostante una penalità per un contatto al via, Paul Lanchère, Adrien Closmenil e Theodor Jensen hanno conquistato la terza vittoria consecutiva nel campionato.
Il distacco sugli avversari è stato abissale, ben due giri rifilati al team Racing Spirit of Le Mans (Wolff, Foubert, Fossard), che però rischia una penalità per non aver riparato un pannello danneggiato. Terza posizione per Eurointernational (Michal, Aguilera), che continua a raccogliere piazzamenti solidi.

LMGT3: la Corvette Z06 conquista la prima vittoria
Prima storica vittoria in LMGT3 per la Corvette Z06 LMGT3.R del team TF Sport, guidata da Charlie Eastwood, Rui Andrade e Hiroshi Koizumi. Un risultato costruito con pazienza, dopo l’errore iniziale della Porsche delle Iron Dames, uscita nella ghiaia lasciando spazio alla vettura americana.

Andrade ha faticato ed è stato superato da Cressoni, ma Eastwood ha ristabilito l’ordine nell’ultimo stint, gestendo il vantaggio fino alla bandiera a scacchi. Seconda posizione per la Ferrari 296 GT3 di AF Corse (Rigon, Laursen, Samani), mentre il Kessel Racing, inizialmente secondo con Molina, Rueda e Gilbert, è retrocesso terzo per un tamponamento ai danni della Ferrari di David Perel.
La Porsche 911 GT3 di Proton (Cressoni, Picariello, Ried) ha chiuso in quarta posizione dopo una bella rimonta, precedendo la Ferrari di Perel, Griffin e Duncan Cameron.