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Marc Marquez: “Ducati diversa da Honda, priorità trovare il setup.”





Marc Marquez chiude la prima giornata di test ufficiali MotoGP a Sepang soddisfatto del lavoro svolto fino ad ora e analizza le differenze chiave tra Ducati e Honda.

© Gresini Racing

Cala il sipario sul primo dei tre giorni di test ufficiali MotoGP sul circuito di Sepang in Malaysia, ed è tempo per Marc Marquez di tirare le prime somme sul feeling con la Ducati GP23 del Team Gresini: il pilota di Cervera, nonostante avesse già provato il prototipo di Borgo Panigale nei test di fine stagione a Valencia, non ha potuto riportare dichiarazioni ufficiali in quanto ancora contrattualmente legato con Honda, anche se il sorriso sornione mostrato al suo capotecnico Frankie Carchedi ai box aveva fatto intuire chiaramente la vera natura delle sensazioni di questo primo contatto.

Intervistato da gpone.com, Marquez ha ammesso che la sessione di test è stata condizionata da alcuni problemi, ma si ritiene complessivamente soddisfatto del suo lavoro e di quello del team: “Oggi è stata una giornata impegnativa, abbiamo avuto alcuni problemi ma il team ha reagito bene. Le sensazioni di oggi non erano delle migliori, non sono riuscito a trovare il passo giusto e ad interpretare il tracciato con facilità: dobbiamo ancora lavorare per cercare la velocità che oggi ci è mancata.

Marc ha chiuso in classifica con il nono tempo, ma è ben consapevole che oggi il riferimento cronometrico non è quello che conta; la sua priorità è adattarsi e capire sempre di più la Ducati GP23: “Oggi ho girato col setup con cui mi sentivo a mio agio, ma purtroppo non siamo riusciti a lavorare sull’ergonomia e le geometrie della moto. Devo lavorare molto sia sull’uso del freno posteriore sia su quello anteriore, una delle cose su cui si basa maggiormente il mio feeling alla guida. Verso la fine della giornata sono riuscito a girare più a lungo e capire meglio la moto: non è necessario che io sia il più veloce in questi test, conta conoscere la moto e avvicinarmi ai piloti di testa; io devo adattarmi a questa moto e questa moto cercherà di adattarsi a me.

Nel corso dell’intervista il #93 evidenzia le nette differenze che ha riscontrato tra il prototipo di Borgo Panigale e la Honda RC213V, moto che ha lasciato al termine del 2023, in termini di stile di guida: “La moto è molto diversa dalla Honda, ma oggi ero in difficoltà con il tracciato: a Sepang ero abituato a guidare la Honda in un certo modo, mentre con la Ducati si ottiene il massimo con altri aspetti. In termini di bilanciamento della moto, con la Honda si usa molto l’anteriore, mentre con la Ducati si fa grande affidamento al posteriore; con la Honda ero abituato a tirare su la moto con forza, con la Ducati devo ancora lavorare per affinare questo aspetto.”

Il passaggio da un team ufficiale ad uno privato può comportare molti svantaggi, ma Ducati, con l’approccio avanguardistico guidato da Gigi Dall’Igna, ha fatto sì che anche un pilota di un team “clienti” possa essere competitivo e lottare fino alla fine per il titolo mondiale, come fatto da Jorge Martin nella scorsa stagione; proprio per questo Marquez non teme che le minori risorse del Team Gresini possano essere un impedimento, e che al momento si concentra solamente sui suoi dati pur avendo disponibilità delle telemetrie degli altri sette piloti della casa italiana: “Ne parlavo ieri con mio fratello, e lui non ha mai avuto problemi nell’avere meno persone attorno nel box; il lavoro di Gigi e di tutto il personale è uno dei punti di forza segreti della Ducati: si prendono cura di tutte le moto e piloti, e questo fa la differenza. Devo ancora imparare a conoscere Frankie Carchedi, il mio capotecnico, e anche questo fa parte del lavoro da compiere in questi tre giorni di test. Anche in Honda confrontavamo i dati, ma lì era diverso; oggi ho analizzato solo una volta il giro veloce di Martin per capire cosa facesse: in alcune curve sono allineato ma su altre sono ancora lento. La mia priorità rimane comunque il lavoro sul setup.





Tags : 2024MarquezSepangTest MotoGP
Francesco Frati

The author Francesco Frati