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In Q1 tutti cominciano con le Medium. Il primo a passare in testa è Bautista, in 1’34”1, con Rabat e Rins appena dietro, mentre cade Lowes. Al secondo giro tutti fanno segnare caschi rossi nei primi due settori, ma il migliore è ancora Bautista, che passa in 1’33”5 con Miller e Baz che arrivano in seconda e terza posizione a quasi mezzo secondo. Tutti rientrano ai Box, tranne Folger: opta per un terzo passaggio che gli consente di scalare la classifica ed arrivare appena dietro Miller.

Al rientro in pista Medium nuove per tutti. Baz parte fortissimo, ma si perde nel terzo e quarto settore, con P. Espargaro che cade tra le curve 1 e 2. Miller infiamma i caschi rossi, e passa sul traguardo raggiungendo la prima posizione, 15 millesimi più veloce di Bautista. Ma il primato dura poco, con Folger che stampa un ottimo 1’32”2 passando sotto la bandiera a scacchi. Bautista è solo terzo, prova a risalire ma non ce la fa, dando pure la scia al compagno Abraham che per poco non gli frega il posto. Folger e Miller in Q2 quindi. Ed invece no! A Miller e Folger viene cancellato il tempo per aver ecceduto i limiti della pista in quel giro. A passare in Q2 sono proprio Bautista ed Abraham. Ad aprire la quinta fila in 13/a posizione quindi è Barbera, davanti Miller e Baz. Sesta fila per Folger, P. Espargaro e Rabat. Settima fila con Redding, Rins e Iannone, con Smith e Lowes a chiudere sconsolatamente.

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Le Q2 inizano con Medium nuove per tutti. Il primo a passare sul traguardo è Lorenzo in 1’33”7, mentre tutti gli altri non spingono nel primo giro lanciato. L’unico altro pilota a spingere è Vinales, che passa davanti in 1’33”2. Al secondo passaggio è un tripudio di caschi rossi, mentre Lorenzo abortisce il giro dopo un errore nel terzo settore. Ad emergere sono Pedrosa e Petrucci, ma è ancora Vinales a confermarsi davanti a tutti in 1’32”8. Male Marquez che nel secondo giro lanciato commette un errore, e completa un giro buono solo al terzo tentativo, portandosi in testa in 1’32”6, compiendo però ancora delle sbavature soprattutto nel terzo settore. Maverick spinge ancora ma non riesce a scavalcare Marc, portandosi operò a 16 millesimi. tutti rientrano ai box quindi, con Marquez davanti a Vinales, Pedrosa, Dovizioso e Petrucci.

Il primo a scendere in pista per il secondo run è Lorenzo. Il #99 fa segnare caschi rossi nel primo e nel terzo settore, ma non basta: chiude terzo a 2 decimi. Ci riprova subito, ma il copione si ripete, addirittura non riesce a migliorarsi. Ma a 2 minuti dal termine ci pensa Dovizioso ad infiammare i tifosi: chiude il terzo settore con quasi 2 decimi di vantaggio. Però la Ducati soffre tanto nel settore finale, il Dovi riesce a passare in testa, lasciando però oltre un decimo e mezzo sull’asfalto tra le curve Carro e Misano. Andrea continua a spingere ma non migliora, al contrario di Vinales e, soprattutto, Marquez che a 50 secondi dal termine hanno almeno un decimo di vantaggio a metà pista.
Ma arriva il colpo di scena, con Marc Marquez che cade per la 19/a volta in stagione (migliorando il record di cadute stagionali già raggiunto ieri), e stende un tappeto rosso a Maverick Vinales, che si porta a casa la pole position in 1’32”4.

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Ecco la griglia di partenza:

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Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.