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Marc Marquez da 14° a 2° nella Sprint in Catalunya: “Sono andato forte anche senza un’ala!”





Sul circuito di Barcellona in Catalunya va in scena l’ennesima rimonta spettacolare di Marc Marquez, che termina la Sprint sul secondo gradino del podio in sella alla sua GP23 dall’aerodinamica rovinata

Nel GP di Catalunya va in scena l'ennesima rimonta di Marc Marquez, che termina la Sprint secondo con una GP23 dall'aerodinamica rovinata
© MotoGP

Dopo i capolavori andati in scena a Le Mans, Marc Marquez chiama il terno: nel venerdì del weekend del Gran Premio di Catalunya il Cabroncito non è riuscito a siglare un tempo da top 10 ed è quindi stato costretto a disputare il primo turno di qualifiche del sabato, concluso in una deludente quattordicesima posizione; proprio come nella scorso appuntamento del mondiale MotoGP Marquez è riuscito a risalire il gruppo in un lampo, ma questa volta con una difficoltà in più: in un replay del primo approccio di curva 1 e 2 da parte dei piloti, si è vista la Ducati #93 del Team Gresini perdere l’ala sinistra del cupolino a causa di una collisione con la KTM di Jack Miller; sebbene il ruolo dell’aerodinamica nei prototipi odierni sia fondamentale, Marc non ha sofferto nessun calo di performance, mettendoci un’enorme pezza con il suo talento e al contempo lasciando dei rompicapi ai tecnici di Borgo Panigale a fronte della sua splendida performance: “Partire quattordicesimi non è ideale perché ho dovuto rischiare molto nell’approcciare le prime due curve: sono venuto a contatto con Miller e ho perso l’ala sinistra del cupolino; il bilanciamento della moto è cambiato e l’ho notato per i due giri successivi, ma poi mi sono abituato e sono tornato a concentrarmi sulla gara spingendo al 100%. Ho preso Martin come riferimento per girare forte, l’ho superato e ho avuto un buon ritmo ed un buon feeling con la moto per tutta la gara, anche senza un’ala aerodinamica. Gigi Dall’Igna ed il suo team avranno dell’ulteriore lavoro da fare per capire come mai la moto sia andata così bene anche con la carena rovinata!

Durante le 12 tornate del circuito di Barcellona era evidente come tutte le Ducati non fossero performanti in uscita dall’ultima curva: Marc concede il suo punto di vista, addentrandosi poi nell’analisi di una sua personale difficoltà che ancora permane nella guida della Ducati: Dipende molto dal grip e dalla temperatura dell’asfalto, infatti sia ieri che oggi avevamo difficoltà proprio in uscita dalla 14. Un mio punto di forza è che riesco a guidare molto meglio con gomma usata che con gomma nuova, ma è un fattore su cui devo lavorare e capire nel futuro, perché non sono contento di non poter sfruttare interamente il potenziale che ha la GP23 con gomme fresche: se voglio stare costantemente davanti, a partire dal Practice e dalle qualifiche, devo migliorare assolutamente il Time Attack.

Continuando poi il discorso, Marquez afferma che la prestazione di oggi è frutto anche di un suo grande pregio, che però non deve concedere né a sé stesso, né al Team Gresini né a Ducati Corse di sedersi sugli allori per quanto riguarda lo sviluppo e la ricerca del setup perfetto: Riesco da sempre ad adattarmi velocemente sul mezzo a qualsiasi condizione: si è visto sin dalla prima volta che sono salito in sella sulla Ducati durante i test invernali di Valencia. Questo è un mio grande vantaggio, ma ciò non vuol dire che io sia il pilota più forte: al momento devo ancora lavorare con il team e con Ducati, perché dobbiamo provare a fare meno fatica nel minor numero di gare possibili.”





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Francesco Frati

The author Francesco Frati