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Alex Marquez trionfa nella Sprint della MotoGP in Malesia





Il pilota spagnolo regala un altro successo al team Gresini piegando Martin e Bagnaia nella Sprint della MotoGP, bene Bastianini che chiude quarto facendo da scudiero a Pecco. Male Marc Marquez, caduto mentre era nelle retrovie, e Quartararo che perde tutto al via.

© Gold & Goose / Red Bull Content Pool

Per il momento è un gran fine settimana a Sepang per Alex Marquez che, dopo l’ottimo potenziale fatto vedere nelle prove di ieri, oggi piazza il colpaccio vincendo la Sprint della MotoGP. Seconda affermazione stagionale in una gara corta per il #73 e il team Gresini, nonostante la partenza dalla seconda fila avendo mancato il guizzo giusto nelle qualifiche. Alex è stato battagliero e veloce sin dalla prima curva, si è messo all’inseguimento di Bagnaia con classe ingaggiando pure un bel duello con Martin. A metà gara lo spagnolo del team Gresini ha portato l’attacco vincente su Bagnaia, conquistando una prima posizione che ha mantenuto fino alla bandiera a scacchi con un margine di un secondo e mezzo su tutti.

Seconda posizione per Jorge Martin, autore di una partenza non brillantissima dalla seconda posizione in grglia e di un primo giro percorso con cautela occupando la terza posizione, mentre i due cagnacci della KTM – Miller e Binder – gli alitavano sul collo. Lo spagnolo del team Pramac ha poi ritrovato il proprio ritmo agganciandosi a Marquez con cui ha dato spettacolo tra il secondo e terzo giro. poche curve dopo Alex, anche Jorge è riuscito a superare con nonchalance Bagnaia per la definitiva seconda posizione in classifica. Così, con Bagnaia terzo a completare il podio della Sprint MotoGP in Malesia, Martin guadagna due punti in classifica sull’iridato in carica.

Per Bagnaia la gara era iniziata nel migliore dei modi, con una partenza perfetta dalla pole position che gli aveva permesso di resistere agli attacchi di Alex Marquez nelle primissime frenate. Poi il #1 era pure riuscito a guadagnare fino a oltre mezzo secondo sugli inseguitori, grazie proprio al loro duello, ma non è riuscito a consolidare il vantaggio nè a mantenerlo venendo risucchiato dai due spagnoli. Alla fine Pecco ha pagato tre secondi tondi ad Alex Marquez, forse condizionato dalla temperatura dell’asfalto che si è alzata di 7 gradi, da 47°C a 55°C, tra partenza e arrivo. E per la terza posizione deve anche ringraziare il compagno Enea Bastianini, che negli ultimi due giri gli ha fatto da scudiero evitando di affondare il colpo ed evitando il recupero di Binder.

Buona prestazione per Enea Bastianini nella Sprint MotoGP di Sepang, già le premesse erano ottime vista la prima fila conquistata nelle qualifiche. Il #23 ha mancato il podio solo per questo gentlemen agreement con Bagnaia e può essere soddisfatto per aver marcato il giro più veloce della corsa, il quinto, in 1’58”996. Inoltre nei primi giri, complice anche una partenza non perfetta, Enea è anche riuscito ad avere la meglio in un triello con Binder e Miller, che hanno chiuso rispettivamente in quinta e sesta posizione, non certamente due cuccioli. Da sottolineare anche la gran partenza di Miller, che partiva dalla casella e ha chiuso il primo giro occupando la quinta posizione. A completare la zona punti sono Bezzecchi, Zarco e Marini.

Male Quartararo, che scattava dalla terza fila ma è partito malissimo ritorvandosi nelle retrovie dopo due curve. Il #20 è riuscito a chiudere la Sprint solamente in sedicesima posizione in queste Sprint della MotoGP in Malesia. Sabato negativo per l’altro Marquez, l’otto volte Campione del Mondo. Marc, che scattava dalla ventesima casella in griglia, ha guadagnato diverse posizioni al via fino alla tredicesima per poi finire a terra alla penultima curva del terzo giro. Solo una scivolata per il #93, che è subito ripartito riuscendo a chiudere penultimo, grazie alla caduta del compagno Mir, pure lui ripartito, e alla pessima confidenza di Bautista con le Michelin.

(© MotoGP)




Tags : malesiamotogpSepangsprint
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.