close
2 RuoteMotoGPSu pista

MotoGP, Teruel: Nakagami davanti a tutti al termine delle FP2





Takaaki Nakagami chiude al comando della classifica combinata il venerdì del GP di Teruel Classe MotoGP. Il giapponese del team LCR è stato il più veloce del turno pomeridiano di libere, davanti a Maverick Vinales e al team mate Crutchlow.

30-takaaki-nakagami-jpn_dsc8999-gallery_full_top_fullscreen

Anche il venerdì di libere del GP di Teruel va in archivio, il più veloce nella Classe MotoGP è stato Takaaki Nakagami in 1’47”782 a un secondo dal record assoluto di Marc Marquez. Secondo tempo per Maverick Vinales (+0”175), anche lui sotto il muro dei 108″, e Cal Crutchlow completa la prima fila virtuale con l’altra RC213-V del team LCR Honda. A quattro decimi da Nakagami troviamo un trittico di piloti composto da Quartararo, quarto, e dai due alfieri Suzuki, il leader del Mondiale Mir e Rins. Settimo tempo a sorpresa per Iker Lecuona con la KTM del team Tech3.

Alex Marquez completa la Top10 di sessione alle spalle dei fratelli Espargarò, ma risulta sesto nella combinata grazie all’ottimo tempo siglato nelle FP2, relegando il futuro compagno di marca Pol ai margini della Top10 combinata. Il Campione del Mondo Moto2 in carica non è stato in grado di sfruttare l’extra grip offerto dalla coppia di gomme nuove, montata appositamente per il time attack nei minuti finali di sessione.

Undicesimo in entrambe le classifiche è Stefan Bradl, quasi rinato in questo fine settimana, che chiude a soli 5 millesimi dall’accesso diretto alla Q2.
Ancora non pervenute le Ducati in queste FP2, il migliore è ancora Zarco, 13°, mentre gli altri cinque ducatisti occupano le ultime cinque posizioni.

In ottica gara è stato interessante il ritmo di Nakagami e Vinales su gomme usate, pesso del 48″alto per entrambi, mentre Mir e Rins si sono tenuti sul 49″basso come Quartararo.

fp2-mgp20-teruel
combinata-venerdi-mgp20-teruel




Tags : gp teruelmotogpmotorland aragonnakagami
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.