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MotoGP Test Qatar, Day&Night 3: Viñales forza 4!





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Conclusa la terza ed ultima sessione di test a Losail, ultimissimo test ufficiale prima dell’inizio della stagione. E’ Maverick Viñales a portarsi a casa il titolo di più veloce anche questi test, chiudendo davanti anche nella sessione conclusiva. Seconda posizione per Andrea Dovizioso, terzo Dani Pedrosa dopo un paio di giornate non molto positive. Indietro Marc Marquez e Valentino Rossi. Bene Lorenzo.

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Prima dell’inizio di questi ultimi test erano 4 le domande che ci ronzavano per la testa. Che riescano Marquez e Viñales e confermarsi davanti a tutti? Rossi riuscirà a recuperare il gap, risolvendo i problemi sia fisici che di set up che l’hanno rallentato a Sepang ed a Phillip Island? Lorenzo, sfruttando una pista congeniale ai motori Desmo, sarebbe riuscito a stare sin da subito coi primi? In questi ultimi test riusciremo a vedere le configurazioni aerodinamiche di Ducati e Honda? 

Sì, Viñales sì è rivelato estremamente veloce e costante, chiudendo in testa anche questi test come i 3 precedenti (considerando quelli post gara di Valencia). Al contrario, tempi alla mano, Marc Marquez si è mostrato in difficoltà. Ma ad occhio sembra che nessuno abbia spinto davvero, provando un po’ a mascherare le proprie capacità in vista della prima gara, che avrà luogo proprio qui il prossimo 26 marzo. Per esempio lo stesso Maverick ha ottenuto il suo miglior giro su gomme molto usurate. Quindi quella del ‘Cabroncito’ potrebbe essere stata pretattica, provando a non forzare troppo e cercando di ottenere un set up che lo convincesse in vista della prima gara.

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Valentino Rossi sembra essere riuscito nell’intento di sistemare la moto e se stesso, colmando il gap dalla vetta soprattutto nella seconda sessione, anche perché è stato l’unico, assieme ad A. Espargaro e Tito Rabat, a non migliorarsi nell’ultima giornata. Lorenzo è poi apparso in palla sin da subito, sfruttando un circuito doppiamente amico per migliorare il feeling con la moto di Borgo Panigale. E parlando di moto, abbiamo potuto finalmente vedere le soluzioni aerodinamiche di Honda e Ducati. Ma veniamo ai tempi di giornata ed alla classifica combinata.

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Viñales, come abbiamo detto, ha concluso nuovamente in testa migliorandosi e portando il suo best time ad 1’54,330 (due decimi meglio della pole position del 2016), conseguito al giro 33 di 60 su gomme usurate. Ma ad essere davvero interessante è il suo passo, dove si è dimostrato imprendibile. Ha infatti completato una simulazione di gara su 23 giri, dove è riuscito a girare sul ’55 basso senza problemi. In seconda posizione troviamo Andrea Dovizioso staccato di 71 millesimi dalla vetta, seguito a ruota dal redivivo Dani Pedrosa, terzo. Jorge Lorenzo chiude 4°, sfruttando le gomme più soffici, di cui non ne aveva fatto uso in precedenza. Il maiorchino ha poi potuto saggiare le nuove carene anteriori.

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In quinta posizione troviamo Alvaro Bautista col tempo di 1’54,714. Autore di ottimi risultati nei test in questo 2017, Bautista si è dimostrato a proprio agio con la GP16 gestita da Aspar. Le possibilità di poterlo vedere non di rado in lotta per entrare in top 5 sono tutt’altro che remote. In sesta posizione troviamo un’altra GP 16, quella di Redding. Il pilota inglese ha rifilato quasi un secondo al compagno Petrucci, che dotato della GP17 non ha chiuso oltre il 18° posto. In settima e nona posizione troviamo i piloti del team Tech 3. Mentre Folger sì conferma il miglior rookie di questi test, Zarco ha sofferto parecchio in questo suo apprendistato alla top class, ricucendo però il distacco e riuscendo a chiudere ad un decimo dal compagno. Tra i due troviamo Cal Crutchlow, autore di un 1’54,821.

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Marc Marquez chiude la Top 10, ed è l’ultimo dei piloti a scendere sotto il ’55, con il suo 1’54,990. Marc è stato anche autore di 3 cadute, fortunatamente senza conseguenze. In undicesima posizione si ferma Valentino Rossi, con un 1’55,185, che la prendo con un po’ di simpatia: “Spero che in queste due settimane che succeda qualcosa di miracoloso, oppure potrei dare un’altra risposta: sappiamo benissimo cosa fare ma abbiamo voluto nasconderci – ride – La verità è che la M1 2017 è una moto diversa  dalla precedente e non abbiamo ancora capito come farla funzionare al massimo“.

Ed ecco qui la classifica combinata delle tre sessioni

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Tags : LosailmotogptestViñales
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.