Dopo un ottavo posto in Gara 1 e una Superpole Race conclusa in P15, Danilo Petrucci sale sul terzo gradino del podio alla fine di un’entusiasmante e rocambolesca Gara 2 sul circuito di Phillip Island in Australia. Il ternano conquista anche il risultato di top independent rider in sella alla Ducati del Team Barni ed è consapevole che in questa stagione potrà essere costantemente nella lotta per le posizioni di rilievo della classifica.
Un round iniziale del campionato mondiale Superbike in ascesa per Danilo Petrucci: il pilota del Team Barni, dopo il risultato di Gara 1 condizionato dal pit stop obbligatorio a causa dell’alto degrado degli pneumatici, e dall’opaca Superpole Race che lo ha visto chiudere quindicesimo, riesce a togliersi una grande soddisfazione in Gara 2 terminando in terza posizione sotto alla bandiera a scacchi, conquistata dopo sorpassi e controsorpassi con Andrea Iannone. Danilo si è dimostrato sempre competitivo, mantenendosi nella prima metà della classifica anche dopo l’interruzione della corsa causata dal brutto incidente di Jonathan Rea, fortunatamente senza conseguenze; “Petrux” rivela tutta la sua soddisfazione ai microfoni della sala stampa: “Bello finire sul podio dopo una grande battaglia! Ieri è stata dura perché eravamo in lotta per il podio ma nel pit stop abbiamo avuto un problema con un bullone che non si avvitava, abbiamo perso tempo e non siamo riusciti a rimontare. Stamattina non mi sentivo molto bene con la moto, non sapevo il perché e quindi per Gara 2 ero nervoso, ma poi sono riuscito a rimanere sempre nel gruppo di testa prima della bandiera rossa. Spero innanzitutto che Jonny stia bene, perché ero dietro di lui e ha fatto un grosso incidente. Alla ripartenza eravamo sempre lì e l’obiettivo era finire come top independent: ho provato a passare Iannone e Rinaldi, ma all’ultimo giro Andrea si è rifatto sotto: quando l’ho passato all’interno ho visto Locatelli davanti che ha perso il posteriore ed è caduto, spero non si sia fatto male. A quel punto mi sono detto: “Sei sul podio Danilo, forza, ancora mezzo giro!” Sono contentissimo del risultato perché qui a Phillip Island sono sempre stato sfortunato: amo l’Australia e questa pista, ma per una ragione o per l’altra sono sempre andato via con l’amaro in bocca; oggi sono davvero felice, grazie alla squadra, abbiamo dato spettacolo.”
Il weekend australiano per il #9 è stato costellato, allo stesso tempo, da risultati insoddisfacenti e da grandi soddisfazioni: Petrucci non si fa abbattere, valuta in maniera positiva il suo fine settimana a Phillip Island ed ammette che è ben consapevole che molti piloti potranno incappare nel saliscendi di risultati nel corso della stagione, che si prospetta una delle più combattute di sempre: “Complessivamente qui a Phillip Island sono andato bene: in Superbike, specialmente durante questa stagione molto competitiva, un pilota può passare da un risultato mediocre ad uno spettacolare, come successo a me: quindicesimo in Superpole race la mattina e terzo in Gara 2 il pomeriggio. Come ho già detto in preseason, penso che quest’anno ci siano quindici piloti che hanno chance concrete di puntare al podio in ogni weekend: per il campionato e per i fan è qualcosa di pazzesco, ma per noi piloti è durissima, perché i distacchi tra di noi sono molto ridotti.“
La prossima tappa del campionato Superbike sarà a Barcellona, per il Gran Premio di Catalunya: ci saranno due giornate di test sul circuito del Montmelò prima del weekend di gara, e Petrucci, assieme al Team Barni, ha già chiaro e definito il programma di lavoro, assieme alle aspettative per la stagione 2024: “Il Montmelò è sempre un circuito difficile per via dell’alto consumo delle gomme, lavoreremo per far funzionare al meglio i pneumatici su tutta la durata delle gare. È un circuito che mi piace, ho un anno di esperienza in più e sono sicuro che potremo lottare per la top 5, lì come in tutti i prossimi round“.