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Terminati i test a Sepang, di Marini il miglior tempo in un assolo di moto italiane





Terminata anche la terza e ultima giornata di test per la MotoGP a Sepang. Rispetto a ieri i piloti sono riusciti a girare con regolarità a parte per l’ultima ora, quando la pioggia è tornata sancendo la fine anticipata dei lavori in Malesia. Nessuna novità si è vista oggi.

A far la voce grossa è stata sicuramente Ducati con sette piloti nelle prime nove posizioni, su tutti c’è Luca Marini che lascia il sud est asiatico col miglior tempo dei test della MotoGP, un 1’57”889 a un soffio dall’All Time Record di Martin. Il #10 ha chiuso in bellezza una tre giorni di test in cui ha avuto gran poco da provare, ritrovandosi tra le mani la stessa GP22 usata nello scorso anno come il compagno Bezzecchi, primo al Day-1 e oggi ottavo.

Secondo tempo per un altro ducatista frutto dell’Academy, è il campione del mondo Bagnaia che chiude a 80 centesimi dal compare a dimostrazione che quest’anno la moto nuova è nata pronta, vedasi anche il quarto tempo di Bastianini a due decimi dal compagno. E a detta di Martin, oggi 5°, con la nuova carena “gli spazi di frenata di spostano avanti anche di 15 metri“. Gli altri desmodromici in Top10 sono i piloti del team Gresini, Di Giannantonio settimo e Alex Marquez nono. Dall’Igna gongola.

Bene anche Aprilia, unica a inserirsi tra le Ducati al vertice. C’è infatti Maverick Vinales ad occupare la terza posizione, a un decimo e mezzo dalla vetta, mentre Aleix Espargaro è sesto a quattro decimi. Si tratta di un test positivo per la casa di Noale, alla ricerca di certezze dopo un finale di stagione passata in cui sembrava aver perso magia e competitività.

Le novità della RS-GP23 hanno toccato ogni area e sembrano un concreto passo in avanti. La nuova veste aerodinamica funziona e a livello di motore, la moto veneta non sembra patire particolarmente la perdita delle concessioni. Anzi: Maverick e Aleix sono stati i più veloci assieme a Bagnaia, toccando i 337,5 km/h alla speed trap. A titolo di confronto, Fernandez e Oliveira con le RS-GP22 del team RNF hanno chiuso rispettivamente 11° e 17°, pagando non andando oltre i 332,3 e 333,3 km/h.

Poca festa in Honda, vista la gran mole di componenti e configurazioni da provare. Marc Marquez è il miglior pilota di Tokio, decimo a tre decimi dal fratello, dopo aver provato la qualunque in questi tre giorni. Anche configurazioni già bocciate nel corso del 2022, per volere del nuovo DT Ken Kawauchi che desiderava vedere con i propri occhi e toccare con mano tutti gli step del 2022 per capire come Honda sia arrivata a fare queste moto. Addirittura Marc Marquez ha chiuso i test con una RC 213 V completamente priva di appendici aerodinamiche. C’è molta razionalità in tutto questo, parliamo pur sempre del DT che ha coltivato per quasi dieci anni la più razionale tra le MotoGP moderne, si GSX-RR (sigh). Visti i tempi del #93, bene anche Mir, che è 12° a neanche un decimo dal compagno.

Tredicesimo tempo per Pol Espargaro, migliore tra i piloti su RC16. Ma lui, Binder e Miller sono vicini, chiusi in un paio di decimi. La nuova veste aerodinamica introdotta ieri, che unisce soffiatori a pance scalinate pare sia stata bocciata, in favore delle sole pance larghe che ormai sembrano il trend del momento in MotoGP
Chiudono abbastanza indietro le Yamaha, sempre a ranghi ridotti vista la mancanza di un team satellite. L’ottimismo e la positività dei piloti non si sono tradotti in tempi da primi della classe. Ma forse Fabio e Franco, che chiudono i test a braccetto occupando la 19^ e 20^ posizione di giornata, nemmeno hanno cercato il time attack visti i test comparativi da svolgere. Addirittura il nizzardo è l’unico assieme ad Oliveira a non aver migliorato il tempo di ieri.

Ora i piloti ufficiali della MotoGP avranno un mese di sosta, torneranno in pista l’11 marzo a Portimao per i secondi e ultimi test prestagionali. Non staccheranno sicuramente la spina, anzi saranno giorni importanti soprattutto nelle factory per analizzare i dati raccolti in Malesia portare in Portogallo il materiale strettamente necessario a farsi trovere pronti per il primo GP stagionale del 26 marzo sempre a Portimao.





Tags : motogpSepang
Filippo Gardin

The author Filippo Gardin

Padovano classe 1993, ho iniziato a 2 anni a guidare, in quel caso una mini-replica della moto di Mick Doohan e da lì non mi sono più fermato. 2 e 4 ruote, entro e fuori strada e anche pista: cambiano le forme ma sono tutti frutti della stessa passione. Vi racconterò il Motomondiale, con la testa e con il cuore.