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Tra mille incertezze, infine il WRC giunge in Australia





Non c’è più tempo per i festeggiamenti! A poco meno di tre settimane di distanza dal Rally del Galles, che è valso il titolo Piloti a Sebastien Ogier, quello Copiloti a Julien Ingrassia nonché quello Costruttori ad M-Sport, la carovana del WRC si prepara ad affrontare l’ultima trasferta stagionale, viaggiando Down Under nella terra dei canguri.

Tra mille incertezze, infine il WRC giunge in Australia

È infatti giunto il momento del Rally d’Australia: la corsa oceanica, giunta ormai alla 26esima edizione, ha ereditato il ruolo di ultima gara del Campionato (precedentemente posseduto dal Rally di Nuova Zelanda, recentemente escluso dal calendario) a partire dal 2013. Entrata in calendario nel 1988, dalla prima edizione è stata assente soltanto negli anni 2007, 2008, 2010 e 2012; inoltre, nonostante abbia chiuso il Mondiale Rally per 5 volte come precedentemente specificato, in nessuno di questi casi è stata necessaria per l’assegnazione del titolo, sempre conquistato da Ogier con almeno una gara di anticipo.

Il re dei plurivinciori è il 4 volte titolato Juha Kankkunen, con 4 vittorie (1989-91, 1993), seguito da Marcus Gronholm (2002-04), Mikko Hirvonen (2006, 2009, 2011) e Sebastien Ogier (2013-15), tutti a quota 3. Con 2 vi sono Tommi Makinen (1996, 1998) e Colin McRae (1994, 1997), mentre tutte le altre edizioni sono state vinte da piloti diversi inclusa quella passata, conquistata da Andreas Mikkelsen.

Stilare un elenco di possibili vincitori risulta complicato, oggi più che mai. Alla vicinanza tra le prestazioni delle varie vetture, una delle varie costanti di questa edizione del WRC, si aggiunge il potenziale appagamento di alcuni piloti, il primo dei quali potrebbe essere Sebastien Ogier. Vi sarà tuttavia la voglia di riscatto di Thierry Neuville ad animare certamente la gara, per dimostrare che, se fosse stato un po’ più costante nel rendimento, il titolo lo avrebbe portato a casa lui. Sarà anche l’occasione per l’addio di Ott Tanak ad M-Sport, la squadra che più di tutte lo ha fatto maturare, il quale vorrà sicuramente chiudere in bellezza la sua avventura antecedente il passaggio in Toyota, dove formerà un Dream Team con Jari-Matti Latvala ed Esapekka Lappi.

Citroen cercherà la terza vittoria di una stagione relativamente sottotono con il trio che aveva presentato al Montecarlo, Meeke, Breen Lefebvre, ritornato finalmente compatto dopo l’intrusione di Mikkelsen e quella (meno gradita) di Al-Qasimi. Hyundai, invece, chiuderà l’anno schierando il trio Neuville, Paddon, Mikkelsen, con il norvegese che ruberà il posto a Dani Sordo (che ha accettato di non rivalersi del proprio contratto, che stabilisce chiaramente che lo spagnolo dovrebbe disputare l’intera stagione).

Passando ora ad analizzare il percorso di gara, vale la pena di rammentare come, in maniera simile a quanto accade in Corsica ed in Catalogna, anche in Australia la competizione sarà divisa in 3 parti anziché in 4 come accade negli altri Rally. Le prove cronometrate valide per la classifica, inoltre, sono state precedute da uno Shakedown disputatosi qualche ora fa nella nottata italiana.

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Le ostilità si apriranno venerdì mattina (giovedì sera in Italia), con la PS 1-4 “Pilbara” (9,71 km) che inaugurerà un trittico di speciali da completare due volte. Le prove principali della giornata saranno la PS 2-5 “Eastbank” (19,05 km), una percorso piuttosto filante ma difficile da affrontare ad una buona velocità, e la PS 3-6 “Sherwood” (26,68 km), ancora più veloce della precedente e con diversi passaggi e strettoie che possono trarre in inganno. Ultima, sia per ordine che per importanza, la PS 7-8-15-16 “New Destination NSW” (1,27 km), Prova Spettacolo posta a Coffs Harbour, la città dove sorge anche il Parco Assistenza.

Sabato mattina a farla da padrona sarà sicuramente la PS 9 “Nambucca 17”, che con i suoi 48,89 km è tra le speciali più lunghe dell’intero Mondiale: una lunga salita da Congarinni North ad Argents Hill, su una strada che diventa sempre più impervia a mano a mano che i chilometri passano. Sarà ben più facile da interpretare la PS 10-14 “Newry 17” (20,87 km), situata in luoghi più civilizzati, che sarà seguita dalla Prova Spettacolo PS 11 “Raceway” (1,37 km). Dopo la pausa vi sarà un’altra prova piuttosto lunga, la PS 12 “Welshs Creek” (33,49 km), che sarà seguita dalla PS 13 “Argents Hill” (12,24 km) anch’essa su strade piuttosto accidentate. Chiuderanno la giornata il secondo passaggio sulla “Newry 17” ed una doppia uscita sulla SSS del giorno precedente.

Ancora molta azione la domenica mattina (la notte tra sabato e domenica in Italia), che inizierà con la PS 17-20 “Pilbara Reverse” (9,93 km), seguita dalla PS 18 “Bucca 16” (31,90 km), prova sostanzialmente unica nel suo genere in quanto raramente si vedono speciali di oltre 30 km durante l’ultima tappa. Ultima ma non ultima la PS 19-21 “Wedding Bells 16”, tra le meno tecnicamente probanti della corsa, che avrà anche il valore di Power Stage nel secondo passaggio.

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Come potrete immaginare dagli orari proibitivi della maggior parte delle prove speciali, per questo evento non vi saranno molte prove live. Red Bull TV proporrà comunque la PS 13 “Argents Hill” alle 3:08 mattutine di sabato, mentre Fox Sports trasmetterà la Power Stage “Weeding Bells 16-2” alle 3:18 di domenica mattina.





Tags : Rally d'AustraliawrcWRC 2017
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.