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Paese che vai, strade che trovi. Un possibile adattamento di un vecchio proverbio, sempre vero quando si tratta delle strade che ospitano il Mondiale Rally, visibilmente diverse da evento a evento. Quelle australiane, in particolare, si sono dimostrate tra le più impervie dell’intera stagione, causando diversi danni alle auto (alcuni dei quali solo estetici) e portando alcuni piloti a sbagliare. Ciò nonostante, il venerdì si è sorprendentemente concluso senza ritiri. 

Come in Catalogna, dopo il Day 1 è Mikkelsen a dettare il passo

Esapekka Lappi si è ritrovato all’improvviso senza servosterzo durante la PS 2, la stessa in cui Sebastien Ogier ha perso la possibilità di cambiare marcia tramite i paddle: se per il primo l’allarme è rientrato dopo la PS 3, in seguito al passaggio dal Parco Assistenza, il problema del francese ha persistito per tutta la giornata, non essendo stato possibile risolverlo in mezz’ora.

Si conta inoltre una foratura per Lefebvre e la perdita del diffusore posteriore di Tanak – che ai microfoni di WRC+ non ha voluto spiegare quale sia stata la causa. Un problema molto particolare ha invece colpito Evans, che si è ritrovato con una discreta quantità di acqua all’interno della macchina a causa di un malfunzionamento durante un passaggio in un piccolo guado. Infine Lappi è stato coinvolto in un singolare incidente che ha visto la sua auto venire “pugnalata” da un bastone lungo la PS 6: tuttavia il fatto non gli ha causato ulteriori perdite di tempo, non avendo colpito parti vitali del mezzo.

Esattamente come in Catalogna, al termine di questa giornata indubbiamente dura per i veicoli in gara, Andreas Mikkelsen si ritrova in testa alla classifica assoluta: un risultato impressionante considerando che è solo alla terza gara su una i20 WRC. Inoltre si tratta di una situazione un po’ diversa rispetto a quella precedentemente citata poiché, mentre in quel caso i primi 7 si ritrovavano compattati in pochi secondi, adesso il norvegese può vantare un discreto margine sui primi inseguitori.

Thierry Neuville paga infatti 20.1 secondi al compagno di team ed è inseguito a brevissima distanza da Kris Meeke (+20.8), che lo a preceduto per buona parte della tappa. Sarà interessante vedere gli sviluppi della battaglia tra il belga, che non ha più obbiettivi per cui lottare oltre alla gara in sé, ed il nordirlandese che appare essersi ritrovato in questo finale di stagione.

Appena giù dal podio troviamo Jari-Matti Latvala (+29.9), che ha leggermente danneggiato la sua Toyota in mattinata andando a perdere parte del carico all’anteriore, senza venire rallentato eccessivamente da tale fatto. Segue Craig Breen (+30.8), come al solito in quinta posizione, che sta cercando di dare un senso ad un finale di stagione opposto a quello di Meeke, tra guai meccanici e qualche incidente di troppo.

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Ott Tanak (+33.0) ha perso diversi secondi a causa della mancanza della deportanza normalmente garantita dal diffusore posteriore: nonostante tale inconveniente, l’estone è ancora abbastanza vicino al podio, quello che ci vorrebbe per concludere alla grande l’esperienza con M-Sport. Finalmente una giornata non troppo negativa per Hayden Paddon (+38.2), che riesce a rimanere piuttosto vicino alle posizioni di vertice senza perdere oltre un minuto come troppo spesso è accaduto quest’anno, specialmente nelle ultime uscite.

Sebastien Ogier (+47.9), rallentato dall’impossibilità di cambiare marcia con i paddle, si trova solo in ottava posizione con un gran distacco dalla vetta. Fortunatamente per lui il titolo è già stato conquistato, altrimenti la situazione sarebbe potuta diventare molto spinosa. Nono posto per Stephane Lefebvre (+57.3), il quale non ha vantato un gran passo durante questo Day 1; la foratura in cui è incappato durante la mattinata, sicuramente non lo ha aiutato.

Elfyn Evans (+1:13.8) continua la sua stagione altalenante, tra podi e prestazioni ai margini della zona punti: molto dipende dalla prestazione delle gomme DMACK, a volte migliori ed altre volte peggiori delle Michelin, tuttavia una forbice prestazionale del genere non aiuta la classifica. Addirittura fuori dalla top 10 Esapekka Lappi (+3:27.6), danneggiato dai problemi di cui sopra.

Nel WRC-2, troviamo in testa un Kalle Rovanpera (+4:57.5) senza rivali… non metaforicamente, è letteralmente senza rivali essendo l’unico iscritto. Il promettente finlandese, formatosi nel CIR, userà questa gara per accumulare esperienza per la prossima stagione, che probabilmente sarà interamente dedicata al Mondiale della seconda classe.

FIA WORLD RALLY CHAMPIONSHIPAUSTRALIA

Di seguito la classifica generale al termine della PS 8:

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Tags : Andreas MikkelsenHyundai MotorsportKris MeekeRally d'AustraliaThierry NeuvillewrcWRC 2017
Michele Nicolini

The author Michele Nicolini

Nasco in Liguria durante il GP di Spa 1998 e, come era prevedibile, dimostro fin da subito una grande passione per qualsiasi cosa abbia delle ruote e un motore indipendentemente dalla categoria. Su Fuori Traiettoria mi occupo del mondo rallistico ma non solo, occasionalmente trattando altri ambiti.