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C’era una volta FuoriTraiettoria.com





Non serve neppure che mi concentri troppo per rivedermi qui, in questa identica situazione, con cinque anni d’età in meno e distante circa 650 km da dove sono ora. Era un pomeriggio di fine ottobre quando, dopo mesi di entusiasmo e qualche giorno di dubbi, premevo il pulsante “Pubblica” su quello che sarebbe stato il primo di una lunghissima serie di articoli comparsi su FuoriTraiettoria.com. So benissimo che potrebbe sembrarvi la più scontata delle banalità, ma davvero mi sembra che siano trascorsi solamente pochi giorni da quel momento lì.

FuoriTraiettoria.com
© ASPhotography

Di tempo, in realtà, ne è passato un po’ di più. L’avventura del sito su cui state leggendo queste righe, infatti, è iniziata nel 2016. E di cose, da quel dì, ne sono successe parecchie. Si è parzialmente diradata, innanzitutto, la giungla di dubbi nella quale FuoriTraiettoria.com è nato. Venivo da una precedente – e infelice – esperienza editoriale, i numeri a mia disposizione non erano di certo quelli attuali avvicinandosi anzi pericolosamente ai 25 lettori di manzoniana memoria, e partendo da una pagina Facebook dal nome improbabile e dalla serietà discutibile pretendevo di trovare degli utenti (Pazzi? Sconsiderati? Incoscienti? Chi lo sa) disposti a leggere, in alcuni casi addirittura condividere, quella che era ed è tuttora la mia visione del mondo delle corse e dei motori in generale. Osservando tutto ciò con occhio critico – e cinque anni più in là –, oserei dire che in quel periodo non so quanto netto in me fosse il confine tra coraggio e arroganza.

La seconda cosa accaduta in questi quasi 48 mesi è il fatto che, indubbiamente, mi sia divertito. FuoriTraiettoria.com mi ha permesso di conoscere persone speciali, mi ha condotto in luoghi che mai avrei pensato di visitare, mi ha concesso di vivere delle esperienze che non osavo imprigionare nel cassetto neppure sotto forma di sogni. Non ultimo, FuoriTraiettoria.com – e Andare a pesca con un’Audi R18, sempre sia lodata – mi hanno concesso di trovare lavoro nel mondo che avevo troppo frettolosamente evitato una volta terminato il Liceo. Sono stati l’ascensore che mi ha riportato fin sulla finestra di quell’appartamento all’ultimo piano dalla cui porta io ero fieramente uscito senza neppure guardarmi indietro. Una sorta di seconda chance, ecco, in un mondo che è poco incline a metterti a disposizione persino la prima.

Tuttavia, come in tutte le storie che si rispettino, anche in quella di FuoriTraiettoria.com ci sono dei momenti oscuri. E in uno di essi, purtroppo, mi ritrovo impantanato da diverse settimane. Il sito, il blog, la creatura che ha visto la luce nel 2016 non è più quella che avrei voluto fosse. All’inseguimento delle logiche di Analytics, alla spasmodica ricerca del click abbinato al netto rifiuto del clickbait, legato a logiche di competizione con realtà differenti e diverse che fanno affidamento su altri metodi di comunicazione, FuoriTraiettoria.com – e noi che vi scriviamo con esso – hanno perso di identità. Di carisma. Forse addirittura di anima. Al punto tale da vedere man mano svanire quel divertimento di cui vi parlavo appena poche righe più sopra. Numeri e cifre hanno preso il sopravvento su cuore e passione: una sconfitta che lascia in eredità un’aridità senza pari.

Così, non più di qualche giorno fa, ci siamo guardati virtualmente negli occhi nel gruppo della Redazione e abbiamo deciso che in questo modo, semplicemente, non valga più la pena andare avanti. Per tutti coloro che compongono FuoriTraiettoria.com, scrivere è una pura e semplice passione. Non sono stato in grado di far fruttare economicamente il progetto, ho fallito dove altri sono invece riusciti e me ne dispiaccio molto. Avrei voluto sdebitarmi in qualche modo con chi in questi anni ha navigato con me a vista senza ben sapere che rotta stessimo seguendo, ma finora, semplicemente, non ce l’ho fatta.

In mancanza di viscerale passione e di rassicurante denaro, dunque, abbiamo tutti convenuto che fosse il caso di fare un piccolo passo indietro. Perché se è vero che i soldi non sono mai venuti a noi, è altrettanto vero che siamo stati noi e solo noi a lasciarci progressivamente alle spalle ciò che, a più riprese e in varie misure, ci ha sospinto verso il mondo dei motori. È tempo quindi di un sostanziale dietrofront, che riporterà – spero – questo sito a non essere più solo un semplice conglomerato di resoconti di FP e dichiarazioni pre e post gara, ma anche un luogo del web grazie al quale poter confrontare la propria opinione con la nostra e con quella di tutti coloro che ancora ci leggono. Torneremo a essere noi stessi, insomma, con buona pace della totale e maniacale copertura dei weekend di gara. Che resterà ove e quando possibile, non c’è dubbio, ma che potrebbe spesso e volentieri cedere il passo ad approfondimenti e considerazioni più personali – e perché no, a volte polemiche e impopolari – su questo o quel pilota, questa o quella gara, questa o quella ricorrenza storica.

C’era una volta FuoriTraiettoria.com. E stiamo cercando di farlo tornare proprio com’era quella volta.





Tags : fuoritraiettoriafuoritraiettoria.com
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow