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Formula 2: tutti i piloti della stagione 2023





Il 3 marzo partirà il campionato di Formula 2. Per prepararvi adeguatamente, vi abbiamo preparato una guida di tutti gli schieramenti dei team, con una breve descrizione per ogni piloti. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui 22 partenti della stagione 2023.

Getty Images

MP Motorsport

Con Drugovich costretto a partire per non poter difendere il titolo, nella squadra olandese si ricostruisce il duo che lo scorso anno correva in Prema: ma se Jehan Daruvala non sembra destinato a sbarcare in F1 (non è più annoverato tra i piloti Red Bull, ma in compenso è ora terzo pilota Mahindra in Formula E), potrebbe avere ancora una chance Dennis Hauger: il torello norvegese deve però recuperare dopo una stagione deludente, in cui ha mostrato solo qualche sprazzo della velocità che nel 2021 gli ha consentito di dominare in Formula 3. Resta comunque un pilota nella rosa dei favoriti, anche se non si sa se la MP riuscirà a difendere il titolo.

Carlin

Nella scorsa stagione la Carlin si è piazzata al secondo posto nella classifica a squadre, anche se complessivamente aveva probabilmente la miglior line up di piloti. Per questa stagione la squadra inglese ha però deciso di cambiare entrambi i sedili: Sargeant è stato promosso in F1 con la Williams, mentre Lawson, giunto terzo in campionato, è emigrato in Giappone per correre in SuperFormula. Al loro posto subentreranno Enzo Fittipaldi e Zane Maloney. Per quanto riguarda il brasiliano (ennesimo erede della stirpe dei Fittipaldi), la stagione 2022 è stata molto positiva, probabilmente più di quanto chiunque si aspettasse, e l’ha visto chiudere all’ottavo posto in classifica con la modesta Charouz ottenendo anche cinque podi. Risultati, questi, che gli hanno permesso di entrare nel rostro dei piloti della Red Bull, posizione che getta una buona luce sulle sue possibilità future. Al suo fianco, come detto, ci sarà Maloney, pilota proveniente dalla Barbados alla sua prima stagione completa nella categoria (ha già corso ad Abu Dhabi lo scorso anno con Trident); anche lui sotto l’egida della Red Bull, il pilota bajan (Wikipedia chiama così gli abitanti delle Barbados) è reduce da una fantastica stagione in F3, in cui ha chiuso al secondo posto e primo tra i rookie, e in carriera ha conquistato anche un quarto posto nella Formula Regional e una vittoria nel campionato inglese di Formula 4. Maloney potrebbe essere uno dei protagonisti di questo campionato, e sarà bene tenere gli occhi fissi su quello che farà.

ART Grand Prix

La formazione della squadra francese in realtà era abbastanza prevedibile da mesi: al fianco del confermato Theo Pourchaire salirà infatti il campione uscente della Formula 3, Victor Martins, a formare una coppia tutta transalpina in un team francese (ehi, ma è l’Alpine). Per Pourchaire il 2023 si tratterà probabilmente dell’ultima possibilità della carriera per vincere la serie cadetta e sperare in un posto in F1: già nel 2022 è stato dato per favorito, ma molto spesso ha deluso le aspettative, con errori e prestazioni sottotono. Per quanto riguarda invece Martins, avrà dalla sua le attenuanti dell’essere rookie, ma dovrà anche dimostrare che il titolo nella serie propedeutica non è stato un caso. Comunque, sono sicuramente tra i favoriti storici, insieme alla Prema e alla Virtuosi, ed è meglio non sottovalutare la squadra francese.

Prema Racing

La stagione 2022 per il team italiano è stata abbastanza sottotono, con pochi piazzamenti di rilievo e una coppia, formata da Hauger e Daruvala, che non è mai apparsa in grado di fare molto. Prema ha quindi deciso di cambiare, puntando (come ha fatto anche nelle due categorie inferiori) su un pilota Ferrari e uno Mercedes: dal lato del Cavallino, è stato promosso dalla F3 Oliver Bearman, giovanissimo talento inglese (classe 2005) che quest’anno ha chiuso terzo in Formula 3, dopo essere passato direttamente dalla Formula 4 (dominando sia la serie italiana che quella tedesca). Più di un paio di occhi saranno puntati su questo ragazzo, che sembra essere davvero un ottimo prospetto. Dal lato Mercedes, invece, la squadra riaccoglie il danese Frederik Vesti che, dopo una buona ma non eccelsa stagione d’esordio in F2 con ART, torna nella stessa squadra con cui ha corso in F3 nel 2020, giungendo al quarto posto. La squadra è buona, e come sempre la Prema punta al titolo: riusciranno a riscattarsi dopo il deludente 2022?

Hitech Grand Prix

Stagione senza particolari alti e bassi quella del team inglese, che ha chiuso al quinto posto in classifica con un paio di vittorie all’attivo, ma senza entusiasmare particolarmente. Anche la Hitech ha deciso di cambiare entrambi i piloti, affidandosi a Jak Crawford e a Isack Hadjar, entrambi rookie ed entrambi piloti Red Bull. Il primo, pilota americano, lo scorso anno ha conquistato un non eccitante settimo posto in Formula 3, mentre all’inizio di quest’anno, per esercitarsi, ha corso anche nel primo round della Formula Regional Middle East; il francese, al contrario, ha chiuso quarto lo scorso anno nella serie cadetta della serie cadetta, arrivando a giocarsi il titolo fino all’ultima gara ma perdendo tutto per un incidente nelle qualifiche di Monza, che l’ha costretto a partire in entrambe le gare dalle retrovie. Entrambi sono volti familiari alla Hitech: Crawford ha corso qui in Formula 3 nel 2021, prima di passare alla Prema, mentre Hadjar vi correva lo scorso anno.

DAMS

La squadra francese riparte da Ayumu Iwasa, pilota giapponese della Red Bull che nell’annata d’esordio ha ben impressionato chiudendo al quinto posto in classifica. Il corridore nipponico potrebbe essere uno dei favoriti d’obbligo di questa stagione, ma bisognerà vedere se la squadra, non esattamente un top team della categoria, riuscirà a supportarlo. Al suo fianco, al posto del partente Roy Nissany, siederà Arthur Leclerc, fratello minore, ovviamente, di Lorenzo Leclerc: il pilota della Ferrari Driver Academy sarà all’esordio della categoria, dopo due stagioni in Formula 3 con Prema in cui ha sì dimostrato una grande velocità, ma in cui è anche apparso spesso come molto aggressivo e soprattutto con qualche carenza in qualifica, che l’hanno costretto diverse volte a partire dal fondo. Per Iwasa questo sarà l’anno della conferma, mentre per Leclerc sarà quello della maturità. Riuscirà la compagine francese, con una squadra sulla carta molto solida, ad imporsi nella serie cadetta?

Virtuosi Racing

A vederla così in basso, al settimo posto, sembrerebbe che l’annata della Virtuosi sia stata deludente, ma la verità è che la squadra inglese ha potuto contare praticamente solo su Jack Doohan, mentre Marino Sato molto spesso è stato disperso. L’australiano, figlio del cinque volte campione del mondo motociclistico Mick e pilota Alpine, veniva da un secondo posto in Formula 3, e ha ben figurato nell’anno d’esordio, chiudendo sesto in classifica per un errore dei suoi meccanici ad Abu Dhabi, che non gli hanno correttamente fissato una gomma al pit stop. Per Doohan si prospetta un anno molto importante, e ha le qualità e i mezzi per vincere, cosa che gli aprirebbe le porte della F1 (anche se insomma, parlando di Alpine e di gestione dei giovani…). Accanto all’australiano ci sarà Amaury Cordeel, proveniente dalla Van Amersfoort, ma che non sembra accreditato per un piazzamento di rilievo, non avendo alle sue spalle dei risultati particolarmente interessanti (a parte la vittoria nel campionato spagnolo di Formula 4 nel 2018). Non è detto, comunque, che non possa stupire: in fondo, parliamo sempre di un classe 2002, che forse deve ancora raggiungere pienamente la sua maturità sportiva.

PHM Racing by Charouz

La squadra tedesca esordisce sia in questo campionato che in Formula 3, sostituendo il team Charouz, di cui però ancora per un anno manterrà il nome. La line up, tuttavia, non sembra essere particolarmente allettante: il primo pilota sarà l’israeliano della Williams Roy Nissany, giunto oramai alla sua sesta stagione nella categoria e in cui non ha mai conquistato risultati particolarmente interessanti. Insieme a lui, ci sarà un rookie, l’americano Brad Benavides, pilota che lo scorso anno ha chiuso in ventitreesima posizione in Formula 3. E non c’è altro da dire su questa squadra.

Trident

Dopo la vittoria nella Sprint Race del round inaugurale di Sakhir, sembrava che la squadra milanese potesse quantomeno installarsi nel centro gruppo, ma purtroppo è stato un fuoco di paglia, e la Trident ha chiuso al nono posto in classifica. Anche in questo caso entrambi i piloti sono stati sostituiti, e sono entrambe due vecchie conoscenze dai tempi della Formula 3, ossia Clement Novalak e Roman Stanek. Il francese arriva dopo una deludente stagione in MP, in cui non è riuscito a reggere il confronto con Drugovich, ma l’esperienza maturata sarà utile per questa stagione. Stanek, invece, sarà all’esordio, e arriva da un quinto posto in Formula 3, conquistato proprio con la Trident. Il ceco potrebbe essere una buona sorpresa per questa stagione, nonché il biglietto della squadra italiana per entrare tra i top team.

Van Amersfoort Racing

La stagione d’esordio per la squadra olandese non è stata delle migliori, ma tutto sommato poteva anche andare peggio. Per il 2023 la VAR ha deciso di affidarsi ad un pilota olandese, Richard Verschoor, proveniente dalla Trident, che vanta tra i suoi risultati di rilievo la vittoria del GP di Macao 2019 (l’ultimo disputatosi con le F3 prima del Covid). Al fianco di Verschoor ci sarà un gradito ritorno: dopo quattro stagioni, Juan Manuel Correa correrà di nuovo a tempo pieno in Formula 2. Per l’americano (che aveva già corso ad Abu Dhabi con lo stesso team) si tratta di un grandissimo traguardo, poiché nessuno immaginava che sarebbe tornato quando, nel corso della gara di Spa nel 2019, fu coinvolto nel terribile incidente che si portò via Anthoine Hubert. Certo però, questi sentimentalismi contano poco: per quanto faccia piacere rivederlo lì, Correa dovrà dimostrare di valersi il posto esattamente come gli altri, cercando di maturare la sua esperienza, nonostante questa risalga a più di quattro anni fa.

Campos Racing

Fanalino di coda la passata stagione, la squadra spagnola inizia il 2023 senza particolari aspettative, anche se c’è da dire che almeno non potrà andare peggio. La Campos ha deciso di affidarsi, per la terza stagione consecutiva, allo svizzero Ralph Boschung, che oramai è uno dei più esperti della storia della Formula 2. Boschung lo scorso anno non è neanche andato malissimo, soprattutto nelle prime fasi di gara, ma a castrarlo era il problema cronico del team, ossia la gestione delle gomme. L’altro sedile sarà occupato da Kush Maini, indiano proveniente dalla F3, fratello di Arjun e che con ciò porta a tre il numero di coppie di fratelli ad aver corso nella categoria cadetta (insieme ai Pic e ai Leclerc).

TeamPilotiAcademy
MP Motorsport-Dennis Hauger
-Jehan Daruvala
-Red Bull
-NA
Carlin-Enzo Fittipaldi
-Zane Maloney
-Red Bull
-Red Bull
ART Grand Prix-Theo Pourchaire
-Victor Martins
-Sauber
-Alpine
Prema Racing-Oliver Bearman
-Frederik Vesti
-Ferrari
-Mercedes
Hitech Grand Prix-Jak Crawford
-Isack Hadjar
-Red Bull
-Red Bull
DAMS-Ayumu Iwasa
-Arthur Leclerc
-Red Bull
-Ferrari
Virtuosi Racing-Jack Doohan
-Amaury Cordeel
-Alpine
-NA
PHM Racing by Charouz-Roy Nissany
-Brad Benavides
-Williams
-NA
Trident-Roman Stanek
-Clement Novalak
-NA
-NA
Van Amersfoort Racing-Richard Verschoor
-Juan Manuel Correa
-NA
-Sauber
Campos Racing-Kush Maini
-Ralph Boschung
-NA
-NA




Tags : f2f2 2023Formula 2
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.