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Leclerc: “Il GP più divertente della mia carriera! A Max ho fatto capire che in pista ci sono anch’io…”





Una terza posizione agguantata, un distacco in classifica piloti che si riduce sensibilmente da quel Max Verstappen che rappresenta il “primo degli altri” ed una guida spettacolare che gli è valsa il titolo di Driver Of The Day: il GP di Gran Bretagna, sebbene concluso solamente sul gradino più basso del podio, per Charles Leclerc non è di certo stato uno dei peggiori della stagione. 

© Scuderia Ferrari Press Office
© Scuderia Ferrari Press Office

Anzi, verrebbe da dire che quella disputata dal giovane monegasco sull’asfalto di Silverstone sia stata finora una delle prove più convincenti della sua ancora breve carriera in F1, essendo stato veloce e concreto sin dalle FP3 del sabato ed avendo massimizzato il potenziale non troppo elevato della SF90 tra i cordoli dello storico tracciato inglese. A rendersi conto di aver messo in mostra un’ottima prestazione è lo stesso Leclerc, apparso soddisfatto davanti ai microfoni dei media che tentavano di carpirne dichiarazioni e sensazioni una volta smaltita l’adrenalina dovuta ai tanti duelli di cui il #16 si è reso protagonista nella domenica inglese. “Vissuta da dentro l’auto è stata una corsa fantastica, probabilmente la più divertente da quando sono arrivato in Formula 1 – ha esordito un sorridente Leclerc – “Per me quindi è stata una giornata positiva, anche perché il duello con Max è stato molto divertente e credo che sia stato parecchio entusiasmante anche per chi guardava la gara sugli spalti o da casa“. 

© Charles Coates / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Charles Coates / Getty Images / Red Bull Content Pool

E’ stato proprio il confronto con il #33 a tener banco nell’immediato post-gara inglese. A seguito del tanto chiacchierato sorpasso messo a segno dallo stesso Verstappen proprio ai danni di Leclerc nel corso del GP d’Austria, infatti, in molti hanno notato come il monegasco questa volta abbia affrontato in maniera diversa l’olandese. “Credo che il GP d’Austria mi abbia aperto gli occhi per quel che riguarda il limite che i giudici ci consentiranno di raggiungere nel corso dei duelli, e questo sicuramente è stato molto positivo” – ha proseguito Leclerc – Sono stato molto più aggressivo durante la corsa e non mi sono mai divertito così tanto, quindi penso che questo sia un bene. Nel duello con Max ho semplicemente cercato di fargli capire che la pista non è solo sua e che ci sono anche io, e sono davvero felice del fatto che ormai da un paio di gare ci lascino gareggiare in un modo che rispecchia quello che dovrebbe essere la Formula 1. Con Max lottiamo sin da quando eravamo sui kart, è bello poterlo fare ora che siamo in F1“. 

© ASPhotography
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Il confronto con la Red Bull, tuttavia, non deve e non può fermarsi alla semplice analisi del duello – bellissimo – andato in scena tra Leclerc, Verstappen e Gasly. A Maranello, infatti, devono interrogarsi sul perché la RB15, dopo un inizio di stagione apparentemente stentato, stia raggiungendo livelli di performance pari se non superiori a quelli offerti dalla SF90. “Il passo gara avuto dalle Red Bull per noi non è stata una sorpresa – ha dichiarato il #16 – “Sappiamo di essere attualmente in grado di mettere assieme un buon giro secco, ma loro sono più abili nella gestione delle gomme e quindi dopo pochi giri sono veloci come se non più di noi. Dobbiamo quindi concentrarci sul nostro passo gara, perché è lì che attualmente c’è qualcosa che non va. In più, ora con le Red Bull c’è lotta anche nei rettilinei: ho dovuto osare parecchio per superare Pierre, perché sul dritto era davvero molto veloce“.

© ASPhotography
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Qualche parola Leclerc la riserva ovviamente anche per la strategia Ferrari, colpevole al momento dell’ingresso della Safety Car di non aver immediatamente chiamato ai box il #16 – a differenza di quanto fatto da Red Bull con Verstappen – e di avergli dunque fatto perdere una posizione proprio ai danni dell’olandese. “Il nostro unico momento davvero negativo della gara è stato sicuramente l’ingresso della Safety Car – ha dichiarato infatti Leclerc – “Queste sono però cose per le quali non si può colpevolizzare nessuno. E’ semplicemente sfortuna il fatto che la Safety Car possa essere chiamata in causa nel momento sbagliato, ma dopo abbiamo pareggiato con la fortuna avuta nell’incidente con Max. Purtroppo anche Seb è rimasto coinvolto, ma ci ha consentito di raggiungere un 3° posto che per noi oggi (ieri, ndr) rappresentava il massimo risultato possibile“.

© ASPhotography
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L’aver nominato Vettel, ovviamente, ha portato la conversazione sul piano dei rapporti tra compagni di team, un team che ad inizio anno sembrava avere delle gerarchie interne che mai come ora appaiono pronte per essere ribaltate. “Non so come si comporterà la squadra. Credo che il team agisca sempre per il proprio bene, è questa la sensazione che ho avuto sin dall’inizio della stagione. A volte ovviamente viene avvantaggiato un pilota, altre volte viene avvantaggiato l’altro. Ci sono state diverse situazioni da inizio stagione in cui Seb ha tratto benefici da alcune situazioni, ma come ho già detto penso che la squadra pensi al proprio bene e che sia questa la linea che verrà mantenuta per tutto l’arco della stagione“, ha concluso in maniera molto diplomatica Charles Leclerc.





Tags : charles leclercf1f1 2019formula 1gp gran bretagnasilverstone
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow