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Hamilton punge le Ferrari: “Usano tattiche interessanti…”. Seb e Kimi: “Sciocchezze, può capitare”





“Tattiche interessanti”. E’ così che Lewis Hamilton, nelle interviste sul podio tenute da Martin Brundle, ha definito quanto andato in scena nel corso del primo giro del GP di Gran Bretagna. Il #44, in maniera neppure troppo velata, alludeva ad una presunta strategia messa in atto dalla Scuderia Ferrari per escluderlo dalla lotta per la vittoria, con Kimi Raikkonen sacrificato sull’altare della classifica piloti ed usato a mo’ di ariete dal team di Maranello per favorire la fuga di Sebastian Vettel. 

© Manuel Goria / Sutton Images
© Manuel Goria / Sutton Images

Una strategia che, se fosse stata davvero programmata a tavolino, sarebbe stata in grado di far impallidire Rommel, Napoleone Bonaparte ed Eisenhower in un colpo solo. Ma una strategia che, ovviamente, non era stata in alcun modo pianificata dagli uomini del Cavallino, che avrebbero probabilmente fatto volentieri a meno non solo dei 10″ di penalità comminati a Kimi Raikkonen, ma anche di tutte le polemiche innescatesi nel dopo gara a causa della manovra del #7. Dell’assoluta casualità dell’accaduto, tuttavia, in Casa Mercedes oltre a James Allison e Toto Wolff non è sembrato convinto neppure Lewis Hamilton, che dopo la battuta pronunciata sul podio ha rincarato la dose nel corso della Press Conference post gara. A chi infatti gli chiedeva se fosse stata la cattiva partenza la causa della sua gara difficile, il #44 ha risposto con un chiaro “Il mio problema non è stato alla partenza, ma è stata la Ferrari di Raikkonen che mi ha colpito in Curva 3” prima di proseguire sull’argomento.

GIORNALISTA: Lewis, sul podio hai detto “la definirei una tattica interessante da parte loro”, riferendoti ai piloti Ferrari. Credi che la collisione in Curva 3 fosse in qualche modo deliberata?

LEWIS HAMILTON: Tutto quello che posso dire è che ora sono due gare che le Ferrari hanno buttato fuori una Mercedes, e una penalità da 5″ ed un’altra da 10″ non sembrano essere sentite…in fondo così si rovina la gara. Io e Valtteri abbiamo perso molti punti recentemente in questo modo, che però è ovvio che sia una situazione di gara. Non posso vedere ciò che accade alle mie spalle, ma so che dobbiamo solo lavorare meglio per metterci in posizioni migliori e non essere esposti alle macchine rosse, perché chissà quando questo accadrà di nuovo. Dobbiamo assicurarci di lavorare meglio come team per provare a prenderci tutta la prima fila e piazzarci del tutto davanti a questi ragazzi.

GIORNALISTA: Nel dopo gara sembrava che ci fosse frustrazione – non la definirei rabbia – nel tuo linguaggio del corpo. Sembrava addirittura che non guardassi nella direzione di Kimi. Questa è un’analisi delle tue emozioni?

LH: No, per niente. E’ semplice per voi che sedete e guardate la gara. Ho dato tutto in questa gara, ho spinto al 100, al 1000 per cento. Ho dato tutta l’energia che avevo, non avevo più nulla quando sono rientrato ai Box. La gente si aspetta che tu esca dalla macchina sorridendo e salutando e cose simili, ma oggi ho dato tutto quello che avevo e facevo addirittura fatica a stare in piedi. Ad oggi guidare è molto più fisico che in passato, è una gara diversa quando sei davanti e puoi impostare il tuo ritmo. Stavolta stavo rimontando dal fondo, quindi non avevo molto tempo per rifiatare e nel dopo gara stavo semplicemente recuperando le energie. Non ho nessun tipo di problema con Kimi.

Kimi che, assieme a Sebastian Vettel, non è rimasto in silenzio decidendo di non replicare alle dichiarazioni del #44, anzi ci ha tenuto a dire la propria sull’argomento.

GIORNALISTA: Piloti Ferrari, volete rispondere? State utilizzando “tattiche interessanti”? Avevate deciso di partire e buttare fuori una Mercedes oppure è stata solo sfortuna?

SEBASTIAN VETTEL: Beh, sono cose che possono succedere, ma credo che sia abbastanza sciocco pensare che tutto quello che è successo sia stato programmato. Credo che farei davvero fatica ad essere così preciso nel buttare qualcuno fuori, credetemi. In Francia ho perso l’ala e ho rovinato anche la mia gara, è semplice attaccare e chiudere una grande manovra ma è altrettanto semplice avere un incidente. Io credo – perché l’ho visto prima rapidamente sui monitor – che non ci fosse alcuna intenzionalità.

KIMI RAIKKONEN: Le cose succedono a volte. E’ abbastanza divertente che iniziate a rimproverarci di averlo fatto apposta quando ho bloccato una ruota e sfortunatamente ci siamo toccati, pagando entrambi un presso: è così che va a volte. E’ facile dire dopo un paio di gare che stiamo improvvisamente tramando qualcosa contro di loro, ma noi stessi siamo stati colpiti parecchie volte: è così che vanno le cose, sfortunatamente.

Pratica archiviata dunque? Per ora sembrerebbe di sì, almeno a giudicare da come Lewis Hamilton ha definitivamente chiuso la questione.

GIORNALISTA: Lewis, sei preoccupato del fatto che in Ferrari abbiano “tattiche interessanti”? Parlerai con loro in futuro?

LH: No, non lo farò. Non lo farò perché non sono preoccupato.

Si prospetta una seconda metà di stagione infuocata…





Tags : f1formula 1gp gran bretagnagp silverstoneKimi Raikkonenlewis hamiltonsebastian vettel
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow