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Indycar: Alex Palou domina in Mid-Ohio davanti a Dixon e Power. Deludono Herta ed Ericsson





Alex Palou vince la Indy 200 del Mid-Ohio raggiungendo così la quarta vittoria stagionale su 9 appuntamenti, la terza di fila per il pilota catalano. Completano il podio Scott Dixon e Will Power, mentre delude il poleman Colton Herta, solo 11° al termine della gara. Si chiude subito la gara per il principale inseguitore di Palou in campionato, Marcus Ericsson, a causa di un contatto con Rosenqvist durante il primo giro.

Palou
© Joe Skibinski

Scattato dalla quarta posizione, Alex Palou ha costruito la sua terza vittoria consecutiva (dopo quelle di Detroit e Road America) grazie ad un primo stint molto intelligente nella gestione degli pneumatici a mescola dura con cui era partito e successivamente grazie ad un ritmo gara insostenibile per tutti gli altri. Dopo la prima sosta al giro 30 infatti Palou è riuscito a sopravanzare chi gli stava davanti grazie ad un perfetto overcut, e da lì in avanti è stato semplicemente irraggiungibile. Deludono invece Colton Herta e Graham Rahal: il duo di figli d’arte che componeva la prima fila dello schieramento in Mid-Ohio è stato infatti vittima di due episodi che li hanno visti scivolare alla 11^ e 7^ piazza finali rispettivamente, con il primo che ha subito un Drive Through per speeding nella pit lane durante la seconda sosta, mentre il secondo ha avuto un secondo pit stop lungo a causa della posteriore sinistra che non ne voleva sapere di avvitarsi.

L’unico pilota che è riuscito a tenere un ritmo gara non troppo inferiore a quello di Palou è stato Scott Dixon: il veterano 42enne 6 volte campione della IndyCar ha infatti chiuso al secondo posto a soli 5 secondi dall’imprendibile compagno di squadra, completando così una doppietta per il team Chip Ganassi Racing. Sul gradino più basso del podio troviamo infine Will Power, staccato di ben 18 secondi dal leader e davanti di un nulla a Lundgaard, 4°, e McLaughlin, 5°. Da segnalare inoltre la gara magistrale di O’Ward: partito 25° a causa di un testacoda durante le qualifiche, il pilota McLaren è stato autore di un grandissima rimonta che lo ha portato a chiudere in 8^ piazza, staccato di un nulla dal sesto posto di Malukas.

Oltre a Herta e Rahal, due grandi delusi al termine della gara in Mid-Ohio sono stati sicuramente i principali inseguitori in classifica di Alex Palou, ovvero Marcus Ericsson e Joseph Newgarden. Lo svedese ha concluso la sua gara al primo giro a seguito di un contatto con l’incolpevole Rosenqvist, mentre il vincitore della 500 miglia di Indianapolis non è riuscito a recuperare oltre al 12° posto dopo la deludente qualifica che lo ha visto scattare dalla 15^ piazza. La classifica generale vede ora un totale domino di Alex Palou, che ha ben 110 lunghezze di vantaggio su Scott Dixon: 377 i punti del catalano conto i 267 del neozelandese, mentre al terzo posto rimane Newgarden a soli 6 punti da Dixon, seguito da Ericsson a quota 255 e O’Ward a 250.

Cronaca della gara – Indy 200 Mid-Ohio

Seconda pole position consecutiva per Colton Herta, al cui fianco parte Graham Rahal per comporre una prima fila tutta di figli d’arte; il #26 del team Andretti riesce a mantenere la testa della corsa nelle prime curve grazie ad uno spunto migliore del #15 alla bandiera verde. Il primo grande colpo di scena della gara del Mid-Ohio avviene in posizioni più arretrate, quando Marcus Ericsson, secondo in classifica generale, non riesce a controllare il sottosterzo della sua Chip Ganassi e finisce letteralmente sopra ad un incolpevole Rosenqvist: l’ex F1 rompe il braccetto della sospensione ed è costretto al ritiro, mentre il pilota McLaren riesce a proseguire la sua corsa, pur compromessa. Viene subito chiamata in causa la caution, ma sono in pochi a provare subito ad approfittarne per effettuare la sosta.

Giro 6/80, la gara riparte tranquilla e la coppia di testa comincia a staccare gli inseguitori guidati da Kirkwood e Palou; ricordiamo che Herta è ancora alla ricerca del primo successo stagionale, nonché di un successo che manca da maggio 2022, e spera che in Mid-Ohio possa finalmente arrivare la tanto agognata vittoria, che è sfumata nello scorso appuntamento a causa di una strategia non ottimale.

Giro 19/80, Kirkwood è in evidente difficoltà con le sue gomme a mescola morbida ed è ormai a 4 secondi dai leader, mentre Palou dietro di lui ha molto più ritmo e attacca all’esterno lo statunitense: nel tentativo di difendere la sua terza posizione il #27 sale troppo sul cordolo interno e va in testacoda, scivolando così in nona posizione e distruggendo le sue gomme, mentre Palou si prende il terzo posto.

Giro 23/80, dopo essersi liberato di Kirwood, Palou ha subito mostrato un ritmo incredibile e ha ormai raggiunto Herta e Rahal: anch’essi come Kirkwood prima di loro stanno entrando in difficoltà con la gestione degli pneumatici a mescola morbida.

Giro 28/80, Herta apre le danze dei pit stop ed è il primo a fermarsi della top3: passa alle gomme a mescola dura e rientra decimo subito davanti ad O’Ward, che è il primo pilota in classifica ad aver già effettuato una sosta (al giro 17). Al giro successivo si ferma anche Rahal, che opta per gomme dure e all’uscita dalla pit lane subisce il sorpasso da O’Ward che arrivava con gomme molto più calde.

Giro 30/80, Palou si ferma ai box e passa alla mescola morbida: grazie ad un magistrale overcut riesce a stare davanti ad Herta all’uscita dalla pitlane. Anche altri piloti riescono a sfruttare un primo stint leggermente più lungo per recuperare terreno e stare davanti a Rahal; la classifica dei primi 5 dopo la prima sosta recita Palou primo davanti a Herta e Dixon, seguiti a loro volta da O’Ward e Power.

La gara entra in una fase centrale un po’ meno movimentata, con Palou che riesce a portare il suo vantaggio su Herta a ben 8 secondi entro il giro 40, che sancisce la metà della corsa in Mid-Ohio. Dietro allo statunitense il gruppo è molto più compatto, con distacchi di massimo 2 secondi tra i piloti, tra i quali ricordiamo O’Ward essere su una strategia completamente diversa; il messicano si ferma infatti già al giro 44 per la sua seconda sosta, e spererà in una caution per recuperare terreno prima dell’ultimo stint. Palou comincia a vedere il suo distacco su Herta ridursi a causa del doppiaggio complicato nei confronti di Pedersen: ricordiamo infatti che in IndyCar il pilota che subisce il doppiaggio non è costretto a spostarsi per lasciar spazio a chi è in testa alla gara ed è libero di difendersi e fare il suo ritmo.

Al giro 48, Palou riesce infine a liberarsi di Pedersen dopo un bellissimo duello che ha visto i due piloti affiancati ruota a ruota per 3 curve consecutive; il suo vantaggio su Herta si è dimezzato, ma il catalano riprende subito un ritmo gara di altissimo livello ed è in grado di girare ben 8 decimi al giro più veloce del poleman della gara.

Al giro 53, Palou effettua la sua seconda ed ultima sosta insieme a Scott Dixon: entrambi montano gomme dure e rientrano rispettivamente 8° e 10°, intervallati da O’Ward, che dovrà ancora fermarsi per un terzo pit stop. Nel corso del giro successivo anche Herta rientra in pit lane, ma così facendo supera il limite di velocità imposto dal regolamento e rimedia un Drive Through, che gli rovina la gara relegandolo in tredicesima posizione, con un distacco enorme dalla testa della corsa.

Poco dopo, al giro 57 anche Graham Rahal è vittima di uno sfortunato episodio nel corso della sua seconda sosta ai box: la sua posteriore sinistra non sembra volerne sapere di avvitarsi e il figlio d’arte rimane fermo per oltre 15 secondi, rientrando al settimo posto dietro a Malukas.

La nuova top 5 vede Palou sempre al comando con 6 secondi di vantaggio su O’Ward, seguito a 3 secondi da Scott Dixon. Will Power si trova quarto a 15 secondi da Palou e ha Lundgaard incollato ai suoi scarichi. Rahal è scivolato in ottava posizione mentre Colton Herta è solo 11°. Al giro 65, non essendo riuscito a sfruttare nessuna caution, O’Ward rientra ai box per la sua ultima sosta, e potrebbe regalare spettacolo in questi ultimi 15 giri con gomme molto più fresche dei suoi rivali, pur avendo scelto la mescola dura e non la morbida.

Nel corso degli ultimi 15 giri di gara assistiamo a due eventi in particolare: la rimonta di O’Ward che, dopo aver raggiunto l’ottava posizione, comincia a recuperare terreno su Rahal che è 7 secondi davanti a lui, e un fantastico duello dalla 10^ posizione in poi tra Rossi, Herta, Defrancesco, Newgarden, Grosjean, a cui si aggiungono negli ultimi giri anche Veekay, Kirkwood e Ilott. Tutti questi piloti danno un grande spettacolo nel corso degli ultimi giri, mentre O’Ward ha ormai raggiunto Rahal senza riuscire però a superarlo e Power difende il suo terzo posto dagli assalti di Lundgaard e McLaughlin.

Il nono appuntamento stagionale della IndyCar Series si chiude così nel segno di Alex Palou, dominatore incontrastato della gara in Mid-Ohio e ormai anche del campionato, con ben due gare di vantaggio sul primo degli inseguitori. Qualcuno riuscirà a fermare lo strapotere del #10? Lo scopriremo nel corso del prossimo appuntamento, nel cittadino di Toronto il 16 luglio!





Tags : alex palouganassiindycarindycar 2023mid-ohio
Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.