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Verstappen l’ha fatto di nuovo: pole del #1 in Arabia Saudita! 2° Piastri, a muro Norris





È l’Arabia Saudita, ma sembra il Giappone. Usi, costumi, clima e geografia non c’entrano nulla con questa similitudine: il merito è infatti tutto di Max Verstappen che, a Jeddah come a Suzuka, confeziona una pole position destinata a essere ricordata a lungo.

qualifiche arabia saudita f1
© Alex Pantling/Getty Images

L’olandese della Red Bull, in una Q3 interrotta dalla bandiera rossa sventolata a seguito del grave errore commesso da Lando Norris, sigla il nuovo record della pista in 1’27″294 sfruttando al meglio la sua monoposto, il suo talento e anche la scia offertagli gentilmente da Yuki Tsunoda per scippare dalle mani di Oscar Piastri (comunque 2°) una pole position che probabilmente nessuno avrebbe immaginato di vedere non a tinte papaya. Bene anche George Russell e Charles Leclerc, ancora una volta primi degli altri, così come bene anche Andrea Kimi Antonelli e Carlos Sainz. Fatica ancora Lewis Hamilton, mentre deludono Alexander Albon, Esteban Ocon e, ovviamente, il già citato Lando Norris. Ecco la cronaca completa.

Il più veloce al termine della Q1 è stato Max Verstappen. L’olandese, in una manche durante la quale il grande spauracchio del traffico non ha causato particolari problemi, ha fermato il cronometro sull’1’27”778, riuscendo così a precedere per 27 millesimi Lando Norris e per poco più di un decimo e tre Oscar Piastri, 3° con la seconda delle MCL39. 4ª posizione per Andrea Kimi Antonelli, inseguito da Yuki Tsunoda e Alexander Albon, mentre George Russell, in una prima manche in cui sono stati diversi i piloti a toccare i muri di Jeddah senza però riportare danni, non è andato oltre la 7ª piazza riuscendo comunque a mettersi dietro la Williams di Carlos Sainz e la Ferrari di Lewis Hamilton. Il #44, che come Charles Leclerc ha montato due set di gomme Soft nuove in questa Q1, ha chiuso staccato di 594 millesimi dalla vetta della classifica, precedendo così gli ottimi Pierre Gasly e Oliver Bearman, approdati con merito in Q2 a differenza dei loro compagni di squadra. 12° ha chiuso Fernando Alonso, mentre Leclerc ha terminato la propria sessione solamente con il 13° tempo: il monegasco, che nel suo secondo tentativo ha commesso un errore in Curva 1 decidendo quindi di abortire il suo giro, con la sua SF-25 si è guadagnato l’accesso alla Q2 finendo davanti al duo Racing Bulls, con Lawson davanti ad Hadjar. A non essere riusciti a staccare il biglietto per la seconda manche delle qualifiche del GP dell’Arabia Sauditi sono invece stati Lance Stroll, Jack Doohan, Nico Hulkenberg, Esteban Ocon e Gabriel Bortoleto, con il brasiliano della Kick Sauber che si è anche reso protagonista di un testacoda senza conseguenze nel suo ultimo tentativo.

Nel Q2 è stato invece Lando Norris a conquistare la vetta della classifica. Il #4 della McLaren ha riportato la MCL39 davanti a tutti grazie al suo 1’27”481, un crono più rapido di 48 millesimi rispetto a quello messo a segno da Max Verstappen e di 64 millesimi rispetto a quello siglato da Oscar Piastri. 4ª posizione per George Russell, tornato vicino ai piani nobilissimi della classifica e davanti ad Andrea Kimi Antonelli, 5° a precedere la Ferrari di Charles Leclerc. Con un colpo di reni a tempo ormai scaduto si è poi issato in 7ª piazza Yuki Tsunoda, che dalla vetta ha però pagato oltre mezzo secondo di gap, mentre Carlos Sainz ha strappato l’accesso al Q3 grazie all’1’28”024 che gli è valso l’8ª posizione. 9° ha chiuso Pierre Gasly, e per soli 7 millesimi di secondo è Lewis Hamilton l’ultimo dei piloti qualificati all’ultima e decisiva manche delle qualifiche del GP dell’Arabia Saudita: l’inglese della Ferrari ha siglato un 1’28”102 che per un nonnulla gli ha permesso di precedere Alexander Albon, a sua volta primo degli esclusi davanti agli eliminati Liam Lawson, Fernando Alonso, Isack Hadjar e Oliver Bearman.

Dopo due manche assolutamente regolari e prive di colpi di scena, è il Q3 a regalare la grande sorpresa del sabato saudita: Lando Norris, alle prese con il primo tentativo della terza e ultima manche delle qualifiche, finisce infatti a muro con la sua McLaren condannandosi così a scattare dalle 10ª casella dello schieramento. Con il campo sgomberato dalla presenza del #4, così come accaduto in Giappone è di nuovo Max Verstappen a mettere a segno il giro perfetto. Il #1 della Red Bull, sfruttando anche la scia offertagli dal compagno di squadra Yuki Tsunoda all’inizio del giro decisivo, in un colpo solo sigla il nuovo record della pista in 1’27”294, conquista la 42ª pole position in carriera e strappa la partenza dal palo dalle mani di Oscar Piastri, 2° per appena 10 millesimi di secondo. 3ª posizione per l’ottimo George Russell, mentre chiude la qualifica in 1’27”670, a quasi 4 decimi di ritardo dalla prestazione dell’olandese, Charles Leclerc con la prima delle Ferrari. Ad aprire la terza fila è Andrea Kimi Antonelli, che dal crono del compagno di squadra paga poco più di 4 decimi, mentre Carlos Sainz si toglie la soddisfazione di mettersi davanti a un Lewis Hamilton parso ancora piuttosto in difficoltà al volante della sua SF-25. 8° è poi Yuki Tsunoda mentre, davanti al solo Lando Norris, chiude il proprio Q3 Pierre Gasly, che è comunque autore di un’ottima prestazione e che porta la sua Alpine dritta in 9ª posizione.

Ecco la griglia di partenza del GP d’Arabia Saudita di F1:

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© F1




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Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1" e dell'agenzia di comunicazione FT Communication, sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi Racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow.